VITTORIO ATTILI: IL TITOLO JUNIORES, LA MONTEROTONDO LUPA E UNO SGUARDO AL PROFESSIONISMO

VITTORIO ATTILI: IL TITOLO JUNIORES, LA MONTEROTONDO LUPA E UNO SGUARDO AL PROFESSIONISMO

Due chiacchiere con la giovane promessa del Monterotondo Lupa…

di Di Ceglie Serena

 

COSI’ GIOVANE E GIA’ COSI’ TITOLATO! LO SCORSO ANNO HAI VINTO IL TORNEO DELLE REGIONI PER LA CATEGORIA ALLIEVI, E QUEST’ ANNO HAI BISSATO CON LA CATEGORIA JUNIORES!

Eh si… sono emozioni indelebili! Rappresenti la tua regione, e ti scontri con avversari di livello perché la scrematura nelle rappresentative è tanta! Quest’ anno devo dirti che ha avuto anche un sapore più dolce poiché eravamo sotto età e nessuno ci dava per favoriti… ma noi sapevamo quanto valevamo e speravamo di poter portare a casa il titolo! Vorrei ringraziare tantissimo Giannichedda e Sposani per l’ opportunità che mi hanno dato e per essermi stati così dietro e dedico la vittoria a tutti quelli che credono in me e soprattutto alla mia famiglia che mi ha sempre supportato!

QUEST’ ANNO HAI RITROVATO MOLTI DEI VECCHI COMPAGNI?ATTILI1

C’erano Bensaja, Bendia, Rausa e Perelli… per il resto tutti volti nuovi. Il gruppo però è stato solido sin da subito, merito ovviamente del mister, ma anche della maturità di ognuno di noi che sin dall’ inizio ha messo nel progetto tanta serietà , già dalle prime riunioni… ponendo la vittoria come unico obiettivo!

SEI CRESCIUTO AL TOR DI QUINTO. QUANTO INCIDE QUESTO SECONDO TE NELLA FORMAZIONE DI UN GIOVANE CALCIATORE?

Tor di Quinto si sa, è una piazza ambitissima. La maggior parte dei romani che poi approdano al calcio professionistico partono da lì. E’ un ambiente dove tutto viene curato nei minimi dettagli e dove si cresce tanto, soprattutto sotto il punto di vista caratteriale. Lavorano moltissimo sulla cattiveria agonistica, ti insegnano a non mollare mai e questo, in un ragazzo che sta ancora lavorando sulla personalità, sicuramente forma…

ATTILI3HAI AVUTO L’ ONORE DI CONOSCERE PAOLO TESTA…

Si, è stato mio allenatore per due anni… e scusami, ma ancora non riesco a parlarne…

CERTO, NESSUN PROBLEMA! CAMBIANDO ARGOMENTO… COME TI TROVI ORA AL MONTEROTONDO LUPA?

Benissimo! E’ la mia prima squadra “vera” e mi sono sentito subito a casa! Il gruppo mi ha voluto bene dal primo minuto e mi hanno coccolato come un fratello minore! Siamo partiti in ritardo, puntando alla salvezza… e ora invece ci giochiamo il titolo, con tutte le difficoltà che ci sono in una società ovviamente, ma a denti stretti! Devo molto al mister Paris, cura molto i giovani, e con lui sono cresciuto davvero tanto, mi ha insegnato moltissimo… ad attaccare gli spazi, andare in profondità, difendere il pallone spalle alla porta… tutte cose che prima onestamente non ero in grado di fare! Devo molto a tutto l’ambiente veramente… al presidente Della Longa, al DG Di Santo, a Cocco… è una società sana e serissima…

E HAI ACCANTO L’ ETERNO BAMBINO ANTONELLI…

Stefano è un grande, in tutto! Porta allegria in campo, nello spogliatoio, ti fa sempre ridere con poche battute, è giocherellone ma allo stesso tempo una spalla seria, non fa differenze d’ età o spessore, usa con tutti lo stesso trattamento! Hai detto bene, l ‘eterno bambino! Oltre all’ indiscussa qualità che è ancora quella di un ventenne infatti, Stefano ha proprio lo spirito di un bambino, con la serietà e la professionalità di un vero uomo però, quale è! E’ eccezionale…

SIETE SECONDI DIETRO UN TERRACINA CHE SEMBRA DAVVERO NON MOLLARE. CON SINCERITA’, A COSA PUNTATE?

Mah! Ci giocheremo le nostre carte, ormai il gruppo tutto crede nell’ impresa e ci siamo scoperti da tempo. Abbiamo anche lo scontro diretto da giocare ancora, vediamo…

RISULTATE AD OGGI ANCORA IMBATTUTI! QUAL E’ IL VOSTRO PUNTO DI FORZA?

L’esperienza dei grandi secondo me. Ci sono nomi del calibro di Piccheri, Doudou, De Vizzi, lo stesso Antonelli. Loro aiutano sia sul piano tecnico che della personalità e anche noi giovani cresciamo grazie a loro. In più all’interno dello spogliatoio hanno un peso non indifferente, e questo aiuta non poco!

PARLANDO UN PO’ DI TE… COS’ ALTRO FAI NELLA VITA?ATTILI2

Vado a scuola ancora! Sono al quarto anno di ragioneria…

IL CALCIO TI TOGLIE MOLTO TEMPO LIBERO?

Quasi tutto, ma lo faccio più che volentieri! Sono dell’ idea che i sacrifici vanno fatti per riuscire nella vita, soprattutto quando hai una passione grande come la mia! Io da bambino dormivo col pallone piuttosto che con i peluches… e sono disposto a tutto pur di arrivare!

E NEL POCO TEMPO LIBERO CHE RIMANE COSA FAI?

Sto sempre con gli amici! Rimango vicino casa magari, in qualche pub o in qualche ristorante. Nulla di eccessivo, gli eccessi non possiamo concederceli se vogliamo giocare ed allenarci seriamente…

PRIMA DI SALUTARCI, TI FACCIO UNA DOMANDA UN PO’ PARTICOLARE, PERCHE’ IO SONO TRA CHI SCOMMETTEREBBE SU DI TE SE SI POTESSE! PENSI AL PROFESSIONISMO?

Ogni giorno, ma vivo la cosa con serenità. L’ ambizione c’è, ma non mi faccio pressioni, vivo giorno per giorno col pensiero “un giorno, magari…”! Io credo di avere le carte giuste e soprattutto la testa giusta, metto in campo la giusta cattiveria, quella sana ovviamente, ed ogni giorno mi alleno con impegno e serietà… però è chiaro che serve una buona, buonissima dose di fortuna, e quella o ce l’ hai o non ce l’ hai! Quindi ti dico che mi sto impegnando al massimo, poi potrò anche non riuscire, ma almeno ce l’ avrò messa tutta e non avrò rimpianti…

GRAZIE VITTORIO! DOMANDA DI RITO ALLORA…CHI VINCERA’ IL TUO GIRONE?

Preferisco non sbilanciarmi…

Il giovane Attili non si sbilancia per scaramanzia, ma noi sappiamo cosa avrebbe voluto rispondere! Chissà come finirà questo girone davvero agguerritissimo, proprio ieri la Montelupa si è aggiudicata nel recupero uno scontro diretto molto importante contro il Morolo continuando a mantenere l’ imbattibilità! Chissà cosa sarà del Monterotondo Lupa, e chissà cosa sarà del giovane ma grande Attili… ragazzino di ottime speranze e con la testa e i piedi giusti per fare il grande salto! Speriamo di poterlo intervistare tra qualche anno, una volta coronato il suo sogno, per ricordargli il suo “un giorno, magari…”! In bocca al lupo!