Vis Sezze, Catanzani lancia i dadi: “Adesso è come giocare a Monopoli: peschi un imprevisto e salta tutto. Per il titolo dico Sora, ma occhio al Terracina”

Vis Sezze, Catanzani lancia i dadi: “Adesso è come giocare a Monopoli: peschi un imprevisto e salta tutto. Per il titolo dico Sora, ma occhio al Terracina”

Dal 23 dicembre scorso, giorno dello sfortunatissimo scontro diretto giocato a Ferentino e perso di misura dopo un primo tempo in cui i rossoblù avevano sciupato un discreto numero di occasioni prima di soccombere all’eurogol di Del Signore nella ripresa, la Vis Sezze non è più tornata in campo.

I due rinvii consecutivi contro Città di Monte San Giovanni Campano e Terracina hanno fin qui impedito ai pontini di rompere il ghiaccio con il 2022 e dopo la sospensione decretata dal Comitato Regionale Lazio non resta che attendere sviluppi e dedicarsi all’analisi di quanto ha espresso il girone d’andata di un torneo, il C di Eccellenza, in cui tra gli stessi setini, il Terracina di Gerli, il Sora di Ciardi, la Lupa Frascati di Pace ed il Ferentino di Pippnburg, che ha giocato una gara in più dei rivali e che al momento guarda tutti dall’alto verso il basso, nelle zone nobili del torneo si vive un momento di grande bagarre.

Flavio Catanzani, ormai da qualche stagione alla guida dei rossoblù del Tasciotti, riflette sul prossimo futuro e traccia un bilancio sui primi mesi dei suoi.

 

Quanto pesa psicologicamente non aver ancora avuto l’opportunità di tornare in campo dopo l’epilogo amaro della sfida di Ferentino?

“Sotto profilo mentale non pesa molto perché siamo gruppo abbastanza giovane e cerchiamo di interpretare ogni gara allo stesso modo, dando sempre il massimo.

Quello che pesa piuttosto risiede nella gestione delle soste, perché prima di Natale avevamo fatto dei carichi di lavoro particolari pensando ad una settimana di stop, mentre ora dovremo fare delle integrazioni che ho pura possano determinare infortuni”.

Secondo te, che voto merita complessivamente la squadra al termine del girone d’andata?

“Direi che un otto ce lo siamo guadagnato.

I ragazzi hanno prodotto un buon calcio, forse ci mancano i punti che non siamo riusciti a cogliere contro formazioni che attualmente stanno più in basso di noi in classifica come Morolo e Città di Paliano, ma la squadra è stata anche brava in altre occasioni a conquistare quelle vittorie “sporche” che nel calcio sono sempre importanti, quindi va bene così.

Sono estremamente soddisfatto della crescita dei nostri giovani, che stanno dimostrando di avere voglia di far bene e ci hanno permesso di sopperire in qualche modo all’assenza prolungata di un paio di giocatori per noi molto importanti.

Noi non abbiamo una rosa molto profonda, anche se a pieno organico possiamo giocarcela alla pari con tutti.

Adesso il nostro obiettivo è proiettarci con fame ed impegno verso il 30 gennaio, sperando che per quella data si possa tornare in campo.

Ora come ora, sembra quasi di giocare al Monopoli: se peschi un imprevisto, ti saltano i piani e buonanotte…”.

Molti pensavano che la Lupa Frascati potesse fare il vuoto, ma finora non è stato così.

Pronostici troppo avventati o questo girone si sta rivelando più competitivo di quanto si pensasse?

“Questo è campionato che, secondo me, rispetto ad altri gironi si è molto livellato.

Di recente molte squadre si sono rinforzate: penso al Città di Paliano con Pintori, al Città di Monte San Giovanni Campano con Giglio, al Terracina con Marciano o al Colleferro con Giustini.

Io vedo un girone di ritorno molto duro e penso che la squadra tra le prime in classifica che riuscirà a conquistare trentacinque punti dei quarantacinque a disposizione molto probabilmente arriverà prima.

La Lupa Frascati sotto certi aspetti mi ricorda quel Città di Ciampino con cui all’epoca battagliò il mio Anzio.

Alla fine del girone d’andata eravamo distanti una dozzina di punti, poi riuscimmo a rimontare e per poco non li riagganciammo.

Quest’anno ci sono più squadre competitive rispetto ad allora e, se devo essere onesto, per me la vera favorita è il Sora.

Alle spalle dei bianconeri vedo molto bene il Terracina e mi piace sottolineare il lavoro del ds Fiore e di mister Gerli che, a mio giudizio, stanno facendo cose straordinarie ed hanno rinforzato la squadra in maniera intelligente dopo le difficoltà d’inizio stagione”.

E la Vis Sezze?

“Noi abbiamo stilato un progetto di crescita costante in questi anni e probabilmente i tempi non sono ancora maturi per il salto di categoria.

Siamo consapevoli di avere una buona squadra nell’undici-base e, se avremo la possibilità di recuperare tutti, ce la giocheremo con tutti.

Il problema è che in questo campionato gli infortuni ci sono ed alla ripresa probabilmente dovremo fare a meno di gente come Giannone e Lauri, che per noi sono fondamentali.

Per il momento ci teniamo la soddisfazione di aver sempre giocato per lo meno alla pari con tutti i nostri avversari”.

Più di qualcuno ha ritenuto tardiva la decisione di sospendere i campionati dopo i tentativi del 6 e del 9 gennaio.

Che opinione ti sei fatto in merito?

“Per me la sospensione era divenuta ormai obbligatoria, probabilmente è stata anche tardiva.

Fosse dipeso da me, avrei seguito l’esempio della Lombardia, che ha fermato i campionati per un mese in attesa che si normalizzasse la situazione.

Questo avrebbe avuto più senso, invece ora dovremo ricorrere ai turni infrasettimanali, senza dimenticare che di mezzo c’è anche la Coppa Italia e che in tarda primavera ci saranno anche gli spareggi nazionali.

Insomma, incastrare le varie esigenze rischia di diventare complicato, anche perché noi non siamo la Serie A e non possiamo attingere alla Primavera in caso di problemi.

Probabilmente anche una formulazione diversa dei calendari, sul modello della sosta invernale dei tedeschi per intenderci, non sarebbe stata errata…”.