Il Villalba Ocres Moca sta vivendo un inizio di stagione più problematico del previsto.
I tiburtini hanno incassato altrettante sconfitte nelle prime due uscite stagionali ed in casa biancorossoblu c’è comprensibile voglia di riscatto.
Diego Leone, arrivato alla corte del presidente Pietro Scrocca poco prima del giro di boa del passato campionato, si è immediatamente calato nella nuova realtà, facendosi apprezzare da società e tifosi, oltre che per le riconosciute qualità professionali, per la naturale sincerità.
E proprio attraverso la sua proverbiale schiettezza analizza l’avvio della stagione dei suoi uomini.
“In estate abbiamo improntato una preparazione tesa anche a ricercare l’amalgama necessaria ad una rosa che ha subito molte variazioni come la nostra – esordisce il mister – Attenzione, questo non vuole rappresentare un alibi per le due sconfitte, la mia è una semplice considerazione.
Soffermandoci sui match che abbiamo fin qui giocato, penso che le due partite siano state molto diverse nel loro sviluppo.
Ad Anzio abbiamo patito il grave infortunio occorso a Giustini a metà primo tempo e questa cosa ha inevitabilmente pesato sotto il profilo psicologico.
Nonostante questo, la squadra non mi è dispiaciuta: i ragazzi hanno giocato la loro partita e per le occasioni costruite avrebbero certamente meritato il pari”.
Quella che non è andata giù a Leone è stata la successiva prova casalinga con la Vigor Perconti.
“Sono rimasto un po’ sorpreso, perchè dallo scorso 5 agosto abbiamo deciso di intraprendere una certa strada dal punto di vista tattico e malgrado ciò abbiamo interpretato la gara in modo non consono: siamo stati piatti ed abbiamo fatto circolare troppo lentamente il pallone”.
L’assenza, purtroppo lunga, di un centrale dalle caratteristiche diverse rispetto a quelle di capitan Scotto di Clemente e di Ranieri non basta a giustificare una prova sottotono come quella contro l’undici di Francesco Bellinati.
“Ho avuto la sensazione che la squadra sia andata un po’ in blocco e tutti dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, trovando le soluzioni opportune per ripartire – prosegue senza fare drammi l’ex tecnico di Tor Sapienza, Santa Maria delle Mole e Montecelio – Due sconfitte possono voler tutto o niente, però i risultati hanno inevitabilmente una valenza, dunque dobbiamo assolutamente accendere la scintilla”.
Ecco perché in via Pantane si sta cominciando a lavorare in maniera certosina sulla trasferta di Aprilia, dove il Villalba Ocres Moca incrocerà i tacchetti con quella Virtus Nettuno reduce dalla sconfitta di Montespaccato, ma pur sempre in grado di battere all’esordio l’ambizioso Real Monterotondo Scalo.
“Già dall’allenamento di ieri ne stiamo parlando, sarà una gara difficile – riflette Leone – Tra le mura amiche loro sono ancor più pericolosi.
Conosco e stimo Panicci, un allenatore molto bravo e dotato di temperamento.
Mi aspetto quindi una risposta convincente da parte dei ragazzi, specie sul piano caratteriale
Quest’anno il Girone A è affascinante e forse ancor più impegnativo di quanto ci si attendesse-
Questo però non deve scoraggiarci ma dare a tutti noi una spinta a metterci qualcosina in più”.
Per trovare la quadra il Villalba Ocres Moca si affida con fiducia alle qualità del suo allenatore, sempre più calato della realtà tiburtina.
“A Villalba mi trovo benissimo e, come sempre, soprattutto nelle fasi più complesse emergono i rapporti più veri – chiosa Leone – Da questo punto di vista, è emblematico quello che ho con il presidente Scrocca.
Siamo entrambi persone genuine e schiette e queste qualità ci permettono di confrontarci sempre con la dovuta sincerità, analizzando anche le cose che non vanno.
Adesso sta a noi non farci prendere dalla frenesia che può provocare un momento-no.
Se lo affronteremo con determinazione, sono certo che la situazione presto migliorerà”.
