Villalba, continua il tabù casalingo: Cissè ancora decisivo per il Montalto

Villalba, continua il tabù casalingo: Cissè ancora decisivo per il Montalto

Tanto rammarico nella sconfitta interna del Villalba Ocres Moca 1952 contro il quotato Montalto.

La formazione ospite arriva coperta in difesa, corta tra i reparti e con una punta che, da sola, ha fatto il bello e cattivo tempo li davanti.

Giocatore di categoria, tale Cisse’, che a conti fatti ha determinato il risultato con due spunti letali.

La formazione di mister Mauro Ferranti si e’ presentata con il “cobra” Onorati punta centrale, l’under Zanoletti e Prioteasa sugli esterni.

In difesa Pomposelli e Pulci centrali, play Muzzachi e Loreti incontrista, Nasti tra i pali.

Insomma, formazione ardimentosa e piena di soluzioni, seppur priva in partenza di alcuni elementi interessanti nello scacchiere a disposizione della formazione tiburtina.

La sua manovra ha offerto scampoli di buon gioco, con cambi di campo e buoni fraseggi tra gli attaccanti.

Predominio tutto sommato sterile, con entrambe le compagini più attente a non subire che ad offendere.

Nella prima frazione poche emozioni concentrate soprattutto nella zona nevralgica del campo, dove Muzzachi e Loreti hanno tentato di avere il predominio, con un possesso palla ragionato e attento e veloci ripiegamenti per impedire le sortite avversarie.

Nella ripresa Ferranti cambia alcune pedine ed entrano in campo i protagonisti delle azioni più pericolose dei secondi 45 minuti.

Alessio Bari a centrocampo e Fagioli in attacco offrono spunti e verve alla manovra offensiva dei padroni di casa, con ottime trame almeno fino al limite dell’area.

E’ mancata la zampata vincente, il gesto tecnico che rompesse gli equilibri, per Prioteasa e compagni.

Neanche l’innesto di Libertini ha consentito il cambio di marcia.

Eppure il Villalba e’ andato vicinissimo al vantaggio, negato dal portiere avversario e dal caso: uno-due in velocità di Zanoletti con la collaborazione di Prioteasa dal vertice destro dell’area di rigore del Montalto; dal fondo il giovanissimo millennial mette un rasoterra sul primo palo che Fagioli intercetta sotto misura.

Fortunato l’estremo ospite a ritrovarsi il pallone fra i piedi, senza neanche averlo visto partire.

Per un paio di minuti il forcing del Villalba si fa insistito e pericoloso, ma senza portare al gol.

Gol che arriva invece dalla parte opposta, con il maestoso centravanti di colore che approfitta di un infortunio della difesa e mette dentro per il tapin del vantaggio.

Dopo appena una manciata di minuti arriva anche il raddoppio, ad opera stavolta dello stesso numero nove ospite che deposita a porta vuota, dopo una incomprensione tra il portiere e un difensore.

Risultato: due errori veniali e due gol. Una categoria che non perdona, questa.

Ma lo si sapeva.

Il Villalba sta prendendo coscienza del percorso che attende tutti, giocatori in campo, dirigenti e tifosi sugli spalti. Sta crescendo domenica dopo domenica, sia nel gioco che nella convinzione.

Manca lo spunto, il cambio di marcia, l’accelerata verso un nuovo cammino.

Domenica la prima della classe potrebbe dare quell’input che manca per svoltare una intera stagione.

La Brigata ci crede, e prepara bandiere e striscioni per la trasferta contro l’Astrea.

 

(Ufficio Stampa Villalba Ocres Moca)

 

 

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