Valmontone, Bellotti non si nasconde: “Vogliamo vincere, non ci poniamo limiti”

Valmontone, Bellotti non si nasconde: “Vogliamo vincere, non ci poniamo limiti”

A cura di Matteo Lanzi

Puntare sempre più in alto, stagione dopo stagione. Il Valmontone 1921 non si nasconde, non l’ha mai fatto. Il pensiero di una crescita continua e vincente regna sovrano in Via della Pace, dove quest’anno l’obiettivo prefissato è ancora più grande: il salto di categoria con entrambe le prime squadre, maschile e femminile. Complesso? Sicuramente. Impossibile? Assolutamente no. Parola allora al presidente della squadra, Massimiliano Bellotti. Un uomo di sport che, insieme al suo amico e socio Manolo Bucci, patron del club, è deciso a portare il Valmontone nell’Elite del calcio laziale.

Presidente, lunedì scorso è stato sorteggiato il girone che vedrà protagonisti i ragazzi della Promozione, il girone D. Che impressioni avete avuto?

E’ un girone importante, formato da società importanti che hanno allestito rose importanti. E’ un raggruppamento molto competitivo, simile per certi versi a quello dove militammo lo scorso anno, che si rivelò il più difficile dei 5 e l’unico combattuto fino all’ultimo. Per un discorso geografico ci aspettavamo questo tipo di scelte, ci sono molte società a noi vicine“.

State allestendo una rosa di primo livello. A che punto siete?

Sta nascendo un gruppo di ragazzi dall’altissimo valore tecnico. Credo ci sia il giusto mix tra elementi più esperti ed under di qualità. Qui mi voglio soffermare un attimo: possiamo contare su una decina di under nati tra il 2003 ed il 2004, di cui almeno 5 vengono dal nostro settore giovanile. Questo è motivo di grande orgoglio perchè vuol dire che stiamo lavorando bene sui nostri ragazzi. E’ fondamentale per noi creare il giusto connubio tra i giovani del territorio che entrano nella nostra società e la Prima Squadra. Ritengo che la squadra sia completa e pronta a competere per il nostro obiettivo dichiarato: il salto in Eccellenza. Perciò abbiamo scelto anche un tecnico esperto di vittorie: Cristiano di Loreto, protagonista solo pochi mesi fa dell’ennesimo successo con l’Aurelianticaurelio. Ci fidiamo molto dei nostri uomini“.

Ai cambiamenti in rosa sono stati accompagnati anche dei cambiamenti nello staff tecnico-dirigenziale. Due nomi su tutti: Mauro Ventura nuovo direttore sportivo e Gennaro Palazzino nuovo team manager.

“Abbiamo voluto fare le cose in grande perchè crediamo che per vincere serva lavorare su ogni dettaglio, dirigenza compresa. Ventura non lo devo di certo presentare io, Palazzino è un ex arbitro di serie A abilitato a ricoprire il ruolo di team manager. Sono sicuro che le scelte fatte porteranno successi. Abbiamo lavorato per rimediare agli errori dello scorso anno“.

Ecco, lo scorso anno. Cosa è mancato per centrare l’obiettivo?

Credo che anche lo scorso anno avessimo una rosa di primissimo livello. Ci è mancato un pizzico di esperienza e un pò di fortuna. Parlo di fortuna perchè abbiamo avuto tanti, troppi infortuni. Di esperienza perchè forse a livello medico e atletico qualcosa in più si poteva fare. Ma l’esperienza non si compra, bisogna maturarla sul campo. Questo vale anche per la guida tecnica: ritengo che il tecnico uscente, Aurelio Sarnino, sia tra i più preparati della regione ma, per questa stagione, abbiamo scelto di puntare su un uomo abituato da anni a lottare per il vertice in queste categorie“.

Lavori in grande per la promozione maschile, lavori in grande anche per l’eccellenza femminile.

Su questo settore l’investimento è stato, se possibile, ancora più forte. Lo scorso anno avevamo scelto di puntare su tutte le ragazze della vecchia rosa, che hanno vissuto il passaggio dal calcio a 5 a quello a 11, e abbiamo chiuso con un piazzamento di metà classifica, altamente dignitoso. Quest’anno la scelta è stata diversa: anche qui vogliamo vincere per ottenere l’accesso alla Serie C. Per fare ciò abbiamo cambiato gran parte della rosa, inserendo dentro anche delle atlete straniere sicuramente più pronte. Oltre a ciò abbiamo scelto di cambiare anche guida tecnica. Siamo gli unici nel nostro quadrante ad avere il femminile, questo per noi è un grande vanto ed orgoglio. Ma non vogliamo essere semplicemente dei figuranti in questa categoria, anzi: vogliamo essere pieni protagonisti come in ogni campionato al quale partecipiamo“.

Una società importante deve avere anche un settore giovanile importante.

Questo è un altro punto forte del nostro credo: vogliamo portare il grande calcio giovanile a Valmontone per far vivere ai nostri ragazzi le emozioni del calcio d’Elite. In quest’ottica voglio citare il primo Memorial Pio Lena, che si svolgerà a settembre nel nostro impianto e che vedrà coinvolte le migliori squadre del Lazio nella categoria Under 17. Ci siamo rifatti a voi di Sport in Oro: come organizzate a Roma il Beppe Viola, il miglior torneo di calcio giovanile del Lazio, così vogliamo portare simili eventi in provincia, per coinvolgere i nostri ragazzi. Farlo legando il torneo al nome di Pio Lena è per me motivo di grande orgoglio: è stato un mio tecnico, ha allenato tantissimi ragazzi della zona della mia età e quando il figlio ci ha proposto quest’idea non ci abbiamo pensato due volte. Mi auguro che sia un evento che si possa ripetere anno dopo anno. La nostra volontà è di creare un legame forte con il territorio già dalla scuola calcio, ma non ci poniamo limiti: dobbiamo diventare punto di riferimento per tutto il quadrante, non solo per Valmontone“.

Un grande progetto quello del Valmontone, portato avanti insieme all’amico e socio Manolo Bucci.

Io e Manolo siamo amici da quando avevamo 3 anni e, oltre ad una grande connessione umana, ci siamo trovati sulla stessa linea d’onda anche a livello professionale. Lui ha lavorato per anni nel professionismo ed ha portato questa sua mentalità nel nostro mondo, aiutandoci tantissimo a crescere sotto moltissimi aspetti. Siamo allineati al 100%“.

Uno sforzo umano ed economico importante che sta iniziando ad essere riconosciuto anche dalle istituzioni, le quali, finalmente, hanno dato una piccola apertura al club concedendogli, al momento solamente per alcuni gruppi della scuola calcio, lo Stadio dei Gelsi. Un modo per alleviare l’impatto sul campo principale e per poter organizzare al meglio il lavoro dei tecnici. Un passo in avanti, l’ennesimo, di un percorso che possa nel futuro condurre il Valmontone a sempre maggiori soddisfazioni.