UniPomezia, Recchia: “Arriviamo a 40 punti, poi vediamo che succede”

UniPomezia, Recchia: “Arriviamo a 40 punti, poi vediamo che succede”

(Foto Laura Del Gobbo)

Partendo con i gradi di neopromossa, l’obiettivo principale della stagione era quello di mantenere l’Elite, persa due stagioni fa e conquistata con pieno merito nel passato campionato Regionale.

L’obiettivo sembra ormai vicino, visto che con il successo contro la Pro Calcio Tor Sapienza, la Juniores rossoblù ha toccato quota 37 punti. Ora, con tutte le cautele del caso, l’asticella in casa Unipomezia si è alzata.

Il nuovo traguardo è quello di conquistare il quarto posto, che porterebbe alla partecipazione al Tortora, la Coppa Lazio di categoria. “Se pensiamo a quello che dovevamo conquistare ad inizio anno sono più che contento – esordisce mister RecchiaSiamo momentaneamente al quinto posto, anche se con la Boreale che è come noi a 37 punti dobbiamo ancora giocare e all’andata finì 2-2 con un gol preso nel recupero. Sarà una lotta dura, perché la classifica è molto corta ed ogni settimana puoi passare dal quarto al settimo posto in un attimo. Finora abbiamo disputato una grande stagione, visto che spesso abbiamo dovuto lavorare in grande emergenza. Come nello stesso match di sabato. Un nome su tutti, era assente il nostro bomber Carlino, squalificato, che tornerà per il prossimo match. Tra le assenze poi ora dobbiamo mettere anche Salvoni, il difensore che ora è titolare in prima squadra”.

Prossimo match che non sarà una gara come le altre. “Assolutamente no. Per me il derby è un’altra sfida. All’andata abbiamo perso meritatamente, perché il Pomezia ha giocato meglio di noi e ci ha messo in difficoltà. Anche noi non disputammo una bella gara, come non è accaduto nelle sfide contro il Montespaccato. La nostra è una squadra che deve dare il massimo sempre, a livello di gioco, agonismo e tensione, per riuscire a fare bene, come sta facendo. Il derby sarà quindi un match da giocare con grande attenzione. In caso di successo raggiungeremmo quei 40 punti che, se non matematicamente, ci avvicinerebbero ad una percentuale vicina al 100% alla salvezza matematica. Quindi con una vittoria centreremmo due obiettivi”.

(Ufficio Stampa Unipomezia 1938)
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