Un eroico Pomezia piega il Livorno ai rigori: è Serie D in un Comunale ricolmo di passione

Un eroico Pomezia piega il Livorno ai rigori: è Serie D in un Comunale ricolmo di passione

POMEZIA-LIVORNO 2-1 (7-5 dcr)

Marcatori: 36’ Teti (P), 45’ Gallo (P), 50’ rig. Vantaggiato (L)

Sequenza rigori: Vantaggiato (parato), Teti (gol), Gelsi (gol), Celli (parato), Gargiulo (gol), Fusaroli (gol), Giuliani (gol), Fiorentini (gol), Ferretti (gol), Massella (gol), Petronelli (parato), Manga (parato), Ghinassi (parato), Otero (gol).

 

POMEZIA: De Angelis, Bianchi (dal 70’ Fusaroli), Cardinali, Fiorentini, Ruggiero, Passiatore (dal 79’ Celli), Teti, Lo Pinto (dal 70’ Lahrach), Massella, Cano (dal 55’ Otero), Gallo (dal 55’ Manga).

A disp.: Pinna, Kepi, Oi, Mezzina.

All.: Stefano Scaricamazza.

 

LIVORNO: Pulidori, Giampa’ (dal 46’ Ghinassi), Apolloni (dal 54’ Gelsi), Torromino (dal 93’ Panebianco), Gargiulo, Vantaggiato, Palmiero (dal 45’+ 12’ Petronelli), Giuliani, Frati (dall’82’ Ferretti), Pecchia, Russo.

A disp.: Fontanelli, Milianti, Marinai, Durante.

All.: Giuseppe Angelini.

 

Arbitro: Alessio Marra (sez. di Mantova)

Ass.: Domeico Lombardi (sez. di Chieti) e Stefano Carchesio (sez. di Lanciano)

 

NOTE. Ammoniti: 11’ Gallo (P), 34’ Russo (L), 44’ Apolloni (L), 45’+4’ Passiatore (P) e Torromino (L), 45’ + 5’ Scaricamazza (P) e Pinna (P) (non dal campo), 63’ Bianchi (P), 112’ Ghinassi (L).

Espulso al 17’ Ruggiero (P) per comportamento non regolamentare a gioco fermo.

Espulso all’84’ Russo (L) per fallo da ultimo uomo su Teti (P).

Espulso al 117’ Scaricamazza (P) per proteste.

Angoli: 4-10.

Recupero: 13’ pt, 5’ st, 0’ pts, 1’ sts.

 

Eccellenza – Ritorno finale nazionale play-off promozione

Domenica, 19 giugno 2022 ore 16:30

Stadio ‘Comunale’ di Pomezia

 

Dopo due anni di purgatorio in Eccellenza e una stagione straordinaria, con un campionato vinto senza appelli e una promozione rimandata soltanto di un mese, a seguito dello sfortunato triangolare con Tivoli e Lupa Frascati, il Pomezia torna finalmente in Serie D.

La squadra del patron Bizzaglia è stata più forte di tutto e alla fine di 210’ intensissimi più i rigori tra andata e ritorno contro un grande avversario può liberare giustamente l’urlo di gioia tanto agognato per l’approdo nel vecchio campionato Interregionale. Al Livorno non è bastato il blasone di una storia ultrasecolare e la carica di una tifoseria che merita sicuramente altre categorie per staccare un pass per il salto di categoria, che potrebbe comunque arrivare attraverso il ripescaggio.

Per l’ultimo atto di una stagione massacrante Scaricamazza conferma il 3-5-2 di sette giorni fa, questa volta con Teti dal 1’ accanto a Massella in avanti, mentre dall’altra parte Angelini orfano ancora di Luci infortunato e di Franzoni ammonito all’andata e squalificato, recupera capitan Vantaggiato e lo schiera al centro dell’attacco nel 4-3-3 con Torromino e Frati larghi ai suoi lati.

Pronti, via, il clima è infuocato in campo e sugli spalti, tra il caldo torrido e la presenza massiccia di tifosi pometini e soprattutto livornesi, giunti in oltre 400 dalla Toscana.

Il Pomezia prova a buttarsi subito in avanti alla ricerca del gol che significherebbe qualificazione, ma dopo un buon inizio con il cross velenoso di Gallo sventato in angolo da Giuliani, al 17’ arriva l’episodio che dà la prima svolta al match: dopo un contrasto tra Teti e Giampà a centrocampo, si scatena un parapiglia che vede coinvolti i giocatori in campo e le panchine. Al termine della rissa a farne le spese è Ruggiero, che su segnalazione del primo assistente Lombardi viene espulso da Marra, con i rossoblù dunque in dieci per i restanti 73’.

Nel frattempo sulle tribune succede di tutto, con i tifosi labronici che cominciano un lancio di oggetti e fumogeni verso la tribuna centrale e l’arbitro costretto a sospendere la partita per 12’. Soltanto grazie al provvidenziale intervento dei giocatori ospiti e delle forze dell’ordine, la calma viene ristabilita e la gara può riprendere.

Al 36’ nonostante l’inferiorità numerica, il Pomezia passa in vantaggio: gran lancio in profondità di Fiorentini per lo scatto di Gallo, che dal fondo pesca in area Teti tutto solo e libero di spingere in rete in diagonale alle spalle di Pulidori il pallone dell’1-0.

Passano 5’ e il Livorno ha una colossale chance per pareggiare, ma il tocco di prima intenzione di Apolloni dopo inserimento a fari spenti su splendida imbucata verticale di Vantaggiato, finisce fuori di un soffio.

Scampato il pericolo, gli uomini di Scaricamazza si ricompattano e trovano addirittura il raddoppio grazie all’invenzione di Gallo, che al 45’ sfonda sulla sinistra, supera Palmiero con un tunnel e col mancino scarica sotto la traversa una sassata che non lascia scampo a Pulidori.

Si va così al riposo sul 2-0 dopo 13’ di recupero e un Comunale in visibilio, come non accadeva da tempo.

La ripresa si apre con Ghinassi per Giampà nel Livorno, che dopo 2’ ha subito la chance per riaprire la gara grazie al calcio di rigore conquistato da Apolloni messo giù da Massella con un impercettibile tocco all’ingresso del lato corto destro dell’area di rigore.

Dal dischetto Vantaggiato calcia basso a incrociare col destro, De Angelis intuisce l’angolo ma non riesce a respingere e dopo 50’ il punteggio tra andata e ritorno è lo stesso: 2-1.

Il Pomezia prova generosamente a reagire, ma il destro da posizione defilata di Teti al 59’ finisce tra i guantoni di Pulidori.

A questo punto i ritmi si abbassano, con le squadre stanchissime e in preda ai crampi e il gran caldo che non dà tregua.

Al 77’ i toscani hanno la possibilità di porre fine alla contesa, ma il colpo di testa di Frati su cross di Vantaggiato va a sbattere sulla traversa a De Angelis battuto.

Il match sembra in controllo dei toscani, ma all’84’ anche loro rimangono in dieci: progressione devastante di Teti sulla destra e fallo da ultimo uomo di Russo che stende il 7 rossoblù al limite dell’area e salva i suoi da guai peggiori, ristabilendo però la parità numerica. Sul susseguente calcio di punizione Celli scavalca a giro la barriera, ma il pallone termina alto.

Le squadre già provate e sotto entrambe di un uomo si allungano e gli spazi si aprono in maniera copiosa. All’87’ Ferretti cerca la girata volante in area, trovando sulla sua strada un prodigioso De Angelis.

Il portiere pometino è prodigioso anche in pieno recupero quando, vola sulla sua sinistra per respingere il tiro a giro dal limite di Vantaggiato, scaltro a rubare il pallone a un ingenuo Lahrach.

Il punteggio dopo 5’ di recupero non cambia: si va ai supplementari.

Dopo i 90’ succede poco, con l’unico brivido rappresentato da un tiro centrale dal limite di Petronelli al 98’.

Nella ripresa dei tempi extra regolamentari il Pomezia va due volte vicino al gol, ma Massella non riesce a impattare il pallone sui cross di Lahrach e Manga.

Al 119’ è Teti a divorarsi il gol del 3-1, calciando addosso a Pulidori in area piccola sullo splendido invito di Manga dalla sinistra.

Dopo le proteste rossoblù per un calcio di rigore non concesso per trattenuta su Massella non succede più nulla, con la lotteria dei calci di rigori a decidere la contesa.

Dal dischetto sbagliano Celli e Manga per il Pomezia, e Vantaggiato, Petronelli e Ghinassi per il Livorno, mentre la rete decisiva che consegna la Serie D ai rossoblù pontini è di Pau Otero.

Il club del patron Bizzaglia torna in D a distanza di due anni dall’ultima partecipazione al Girone E, terminato anzitempo con una retrocessione d’ufficio a causa della pandemia, mentre per il Livorno rimane lo spettro di un altro anno di sabbie mobili in Eccellenza, che solo un comunque molto probabile ripescaggio potrà scacciare.