Tra Sora e Costantini è già amore: “Questi tifosi sono uno spettacolo, il 7 maggio vogliamo che leggano il nostro nome in cima alla classifica”

Tra Sora e Costantini è già amore: “Questi tifosi sono uno spettacolo, il 7 maggio vogliamo che leggano il nostro nome in cima alla classifica”

Il Sora è tornato da Ferentino con un’altra scorpacciata di gol dopo quella già consumata la settimana prima ai danni del Terracina e con ulteriori certezze nella testa.

Il passo falso della prima giornata ad Itri è stato brillantemente superato dalla squadra di Alessio Ciardi, da molti reputata la maggior favorita nella corsa al titolo.

Peraltro, sarebbe difficile non considerare tale una rosa che annovera tra le sue fila numerosi interpreti tra i più talentuosi e titolati del nostro calcio.

Un lotto straordinario nel quale spiccano la classe e l’esperienza di Andrea Costantini, giunto in via Sferracavallo con il chiaro intento di cogliere nuovi allori dopo quelli di Monterosi e Frascati e riportare il club volsco su livelli più consoni alla sua splendida tradizione sportiva.

Il Capitano sa che indossare quel pezzettino di stoffa a corredo della maglia bianconera rappresenta motivo di vanto, ma trasmette pure indubbie pressioni.

Costantini però non si è mai sottratto alle proprie responsabilità e con la profonda intelligenza che lo ha sempre contraddistinto sonda gli umori del momento al Tomei, analizzando i primi sussulti del Girone B di Eccellenza.

 

Ferentino poteva rappresentare la classica buccia di banana e invece ne siete usciti alla grande, salvo un momentaneo black-out.

È una vittoria che lancia un chiaro segnale al campionato o è ancora presto?

“Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile: loro sono una buona squadra, ben allenata e che gioca insieme da tempo.

Siamo stati bravi a sbloccarla subito ed a metterla in discesa, poi ce la sia complicata da soli, anche se va pure detto che nell’azione che ha portato al loro secondo gol c’era un fallo netto su di me di Andrea De Iuliis.

Fortunatamente poi loro sono rimasti in dieci e potevamo dilagare già nei minuti finali del primo tempo”.

Le due rotonde vittorie contro Terracina e Ferentino hanno cancellato lo sfortunato esordio di Itri.

Cosa vi ha insegnato quel k.o.?

“Quella sconfitta ci ha fatto capire che in questo girone è necessario muoversi con i piedi di piombo contro chiunque.

Questo è un campionato tosto, molto più competitivo rispetto al Girone C della passata stagione e vi sono state inserite anche squadre insidiose come Luiss e Pro Calcio Tor Sapienza.

Partite facili non se ne giocheranno, anche se noi non possiamo nasconderci.

La squadra è stata costruita per vincere e stiamo lavorando per migliorare prima possibile alcuni aspetti, come la compattezza e gli equilibri di squadra”.

Spiegati meglio.

“La rete con cui perdiamo ad Itri arriva con una loro ripartenza dopo una nostra grande occasione.

Oltre all’approccio dobbiamo curare le coperture preventive ed essere pronti ad accettare i duelli e gli uno contro uno a tutto campo.

La nostra è una squadra fortissima dalla cintola in su e questo, a volte, può rappresentare un problema per noi difensori (ride)…”.

Sei reduce dall’ennesimo trionfo personale con la maglia della LVPA Frascati.

C’è un consiglio che ti senti di dare ai ragazzi più giovani su come si fa a mantenere un livello fisico e mentale come il tuo?

“Con tutti gli infortuni che ho subito in carriera, ormai posso dare solo consigli relativi all’aspetto mentale (sorride).

Scherzi a parte, ai ragazzi ricordo sempre di non accontentarsi mai e di tenere ben presente che anche la singola partita o il singolo allenamento possono insegnarti tanto.

Se un giocatore riesce a ridurre i momenti di pausa ed arriva al punto di non assentarsi mai, ne guadagna decisamente in termini di intensità”.

Il Girone B sembra molto livellato verso l’alto quest’anno.

Quali credi possano essere le squadre più insidiose per voi nella corsa alla Serie D?

“Credo il Colleferro per il suo blasone e per i colpi anche prestigiosi che ha condotto in porto durante il mercato, ma mi piacciono anche il Gaeta, che nella scorsa stagione ha raccolto meno di quanto meritasse e si è rafforzato ulteriormente con gente come Bellante, ed il Città di Anagni, che si è rinforzato moltissimo.

A dicembre il campionato farà comunque stilare un significativo bilancio a tutti e vedremo chi sarà competitivo e chi invece deciderà di tirare i remi in barca.

Da parte nostra, sappiamo che il Presidente Palma non si tirerà assolutamente indietro, se la squadra necessiterà di ulteriori rinforzi”.

Domenica prossima al Tomei arriva l’Atletico Torrenova che, pur essendo una matricola, è una formazione molto insidiosa.

Che partita ti aspetti?

“Conosco bene le qualità di Lalli, che lo scorso anno era con me a Frascati, e di Federici, che è un ottimo attaccante.

Non li sottovaluteremo, anche se noi giocheremo in casa e potremo contare sul consueto sostegno dei nostri spettacolari tifosi”.

A proposito di questo, i tifosi del Sora vogliono tornare a respirare presto l’aria del calcio che conta.

Capitan Costantini che tipo di messaggio vuole mandare al popolo bianconero?

“Loro non hanno certo bisogno di messaggi da parte mia.

Fin dalle prime amichevoli sono al nostro fianco e ci trasmettono tutta la loro passione.

In squadra poi abbiamo ragazzi che sono nati qui e sanno perfettamente cosa significhi vestire questa maglia e quanta voglia ci sia nella piazza di compiere il salto di categoria.

Da parte nostra posso garantire che non mancherà mai il massimo impegno.

Ora come ora la classifica conta poco.

La speranza è che il 7 maggio 2023 la nostra gente la guardi e legga il nome del Sora più in alto di tutti”.