TORNEO REGIONI, IL CR LAZIO JUNIORES BATTE 2-0 IL VENETO: IN FINALE LA LOMBARDIA!

TORNEO REGIONI, IL CR LAZIO JUNIORES BATTE 2-0 IL VENETO: IN FINALE LA LOMBARDIA!

Come in una marcia che non conosce più argini e intoppi viene regolato 2-0 in semifinale anche il temibile Veneto che paga l’inconsistenza della propria offensiva e viene punito da una rete per tempo prima di Patrick Perelli e poi di bomber Vittorio Attili, quinto centro in cinque gare. Domattina alle 10,30 la sfida finale contro la Lombardia che ha surclassato la Puglia per 4-1 dopo i calci di rigore e che rappresenterà un banco di prova importantissimo. Finalissima che sarà trasmessa anche sul satellite canale Raisportsat 1. il Lazio tenterà di riportare in regione l’alloro Juniores, vinto per l’ultima volta nel 1993 dalla squadra allora allenata da mister Iannone. Come per le semifinali, se domattina sarà 0-0, dopo i tempi regolamentari, subito calci di rigore.

Pochi istanti dopo il fischio finale del signor Deiana di Cagliari, esplodoono i festeggiamenti: al centro bomber Attili, suo il gol del 2-0 al Veneto.
Pochi istanti dopo il fischio finale del signor Deiana di Cagliari, esplodono i festeggiamenti: al centro bomber Attili, suo il gol del 2-0 al Veneto.

Neppure il Veneto riesce ad arrestare la corsa del Cr Lazio Juniores di Giuliano Giannichedda, i classe 1995 più temibili di tutto il lotto vincono anche stavolta 2-0 contro il Veneto di mister Toniutto. Le basi per il successo sono le solite, piacevolissime costanti dei nostri talentini laziali: difesa granitica, rapida, veloce nelle coperture, con Rebecchini del Futbolclub e Perelli (è proprio il difensore del Fregene Calcio a sbloccare il punteggio col gol di testa dell’1-0 al 29′) che si aiutano benissimo nel controllo dell’area di rigore e non fanno passare grattacapi a Placidi, tornato in porta dopo aver recuperato dai malanni che gli avevano fatto saltare la sfida alla Calabria, Maffeo va in panchina. In aggiunta, pur senza un vero centravanti classico, il talento è tantissimo e diffuso alla perfezione in tutte le zone del campo: un centrocampo con Bensaja vertice basso, Bendia dietro le punte ed Attili in avanti a fare da cuneo per aprire la difesa possono vantarlo in pochissimi, forse nessuno, valutando che anche in panchina il folletto dell’Urbetevere Troccoli è un lusso utilissimo a partita in corso per tenere ancora di più palla e far sfiatare il Veneto in rincorse affannose a vuoto alla ricerca del pallone. E soprattutto i ragazzi di Giuliano Giannichedda appena possono, tirano in porta senza pensarci.

A cura di Giovanni Crocè

PRIMO TEMPO: BENDIA ATTIVISSIMO, IL VENETO SUBITO AMMUTOLITO

Proprio Luca Bendia, che gode assieme ad Attili, Bensaja e Schiavon di una forma impressionante, è il primo a provare la via del gol al secondo minuto di gioco: sventola da 25 metri che centra in pieno la traversa a portiere battuto e pallone sul fondo. Inizio fulmineo del Lazio che si conferma con il cross di Gelonese che attiva lo stacco di testa di Cacchioni: palla alta di pochissimo. Le fasce della nostra rappresentativa funzionano come sempre benissimo. Risposta un minuto dopo di Luca Gallina, numero 6 veneto che raccoglie un cross dalla destra e mette alto di testa, ma la stanchezza dei veneti è evidente, hanno recuperato peggio del Lazio dalle fatiche di tutte queste partite ravvicinate e si vede fin da subito la loro scarsa brillantezza atletica. Al 12′ Fiore attiva il centrocampista del Terracina, ex Tor Tre Teste e Urbetevere, Schiavon, che tira di prima intenzione dal limite dell’area ma il portiere Hu è bravo a bloccare in presa bassa un pallone non facile. Nel primo tempo scena muta in fase offensiva del Veneto, in compenso al 29′ Perelli da corner trova di testa la perla dell’1-0 del Lazio grazie ad uno stacco imperioso che coglie tutti impreparati.

SECONDO TEMPO: ANCORA VITTORIO ATTILI GOL, E IL LAZIO CHIUDE LA PARTITA

La compagine veneta, interamente composta da giocatori che giocano in Eccellenza, e con diversi ragazzi del 1994 in campo, non trova il bandolo della matassa, eppure su punizione del numero 14 Mignoli, Boldraa poteva pareggiare: la sua girata di testa da centroarea finisce miracolosamente a lato di centimetri e nel momento di massima reazione del veneto due minuti dopo ancora Mignoli, migliore dei suoi, non trova lo specchio con una magistrale punizione a giro dal limite che esce di un soffio. Tutto vano perchè dopo aver rischiato, il lazio mette in ghiaccio il match già al minuto 12′  grazie al 2-0 di Attili, che controlla di testa e in corsa prima si sposta il pallone sul destro e dopo due passi in diagonale verso la porta, dal limite trova l’angolo giusto: pallone sul palo e poi in rete per il quinto centro nell’edizione 2013 della punta ex Tor di Quinto, faro della Monterotondo Lupa in Eccellenza Laziale.

Addirittura sprecona al 36′ la nostra selezione che si divora con Attili il gol de possibile 3-0, bel lancio di Troccoli, subentro di lusso, per lo scatto del centravanti con la insolita maglia numero 2, e uno stop imperfetto permette all’estremo difensore veneto Hu di salvare i suoi con una miracolosa uscita bassa, pallone che sbatte su di lui e poi va sul fondo. Onorevole la reazione di orgoglio del Veneto che per due volte, tra il 38′ ed il 40′ cerca almeno il gol che potrebbe riaprire la partita: prima un collo-esterno sinistro da fuori area del numero 4, il colored Mohamet Cissè esce ancora una volta di poco graziando Mattia placidi sfiorando il palo alla sua sinistra, e 120′ secondi dopo un traversone fortissimo dalla destra di Petrovic non trova nessuno dei suoi pronto alla deviazione a pochi passi dalla porta. In definitiva un avversario meritevole, ma anche stavolta la squadra di Giannichedda ha mostrato di meritare il successo senza alcun regalo, anche mangiandosi qualche buona palla gol per triplicare le marcature. Prossimo decisivo incontro contro la Lombardia, che batte ai calci di rigore un’arcigna Puglia. 1-1 dopo il 90′ regolamentari e 4-1 per la Lombardia nella lotteria dagli 11 metri (dopo che la Puglia era addirittura andata in vantaggio per prima al 39′ del primo tempo), dunque un avversario che dovrebbe essere leggermente più sfiancato dei nostri. Nessun espulso o indisponibile nella sfida ai veneti, segno di una contesa dunque ben arbitrata e correttissima, tutti i ragazzi del Lazio sono abili ed arruolati. Partita che per la sua importanza sarà trasmessa in diretta dalla 10,30 su Raisport 1.

LE DICHIARAZIONI DEL DELEGATO DARIO SCALCHI (CR LAZIO): Come sempre nel postpartita Dario Scalchi, dirigente accompagnatore del Cr Lazio Dario Scalchi ci racconta le emozioni dei suoi per la finalissima raggiunta: “Mi faccio portavoce della gioia del Mister Giannichedda e di tutti i ragazzi che non hanno mai smesso di crederci e adesso sono a un passo dalla vittoria, bissando l’alloro vinto con gli allievi l’anno passato con lo stesso gruppo di calciatori classe 1995, perchè questa è stata la nostra scelta: formare i ragazzi giocando sotto età contro ragazzi che, come oggi quelli del veneto, giocavano tutti in Eccellenza. Se dovessi trovare un neo, ci manca un vero numero 9 opportunista uomo d’area di rigore, ma stiamo sopperendo con la vena strepitosa di Attili che fa di tutto oltre a trovare gol importanti. In alcuni frangenti mi ricorda Roberto Mancini o il Bruno Giordano della Lazio, per come sa allungare la squadra e darle profondità, ha genio, fantasia, speriamo possa trovare una squadra professionistica prestissimo, dopo aver perso la possibilità di approdare alla Lazio Primavera: credo che con tutti questi osservatori presenti alle nostre partite, ce lo porteranno presto via” Interrogato su chi dall’anno passato lo ha sorpreso maggiormente come crescita psicofisica personale, Scalchi dice: “cito Bendia, un ragazzo che avremmo convocato anche se fosse rimasto nel settore giovanile del Savio perchè gioca con grande maturità, per il resto dal trionfo con gli allievi, ho visto benissimo Rebecchini e Schiavon, migliorati tantissimo, ma in generale la nostra crescita è stata uniforme, costante”. La speranza – conclude Scalchi – è di far tornare nel Lazio questo trofeo che ci manca dal 1993 per la categoria Juniores, sarebbe qualcosa di storico, cercheremo di farlo con  la forza del gruppo, perchè qua tutti stanno con tutti e fanno gruppo alla perfezione, a patto di non ripetere il brutto primo tempo con la Liguria, non è un caso che gli unici due gol incassati li abbiamo subiti all’esordio: eravamo partiti con un po’ troppa sufficienza, poi i ragazzi hanno capito che bisognava correre e darsi una mano e la svolta è arrivata col gol di del 2-2 di Bendia alla Liguria: con quel siluro al 50′ del secondo tempo abbiamo idealmente iniziato il nostro cammino e speriamo di concluderlo vincendo il Torneo”

con la maglia numero 4 del Cr Lazio, il centrocampista del Fregene Nicholas Bensaja festeggia la vittoria del torneo delle regioni dell'anno passato, categoria allievi
Da sinistra verso destra: Biagiotti, Attili, Bensaja e della Vecchia festeggiano la vittoria del torneo delle regioni dell’anno passato, categoria allievi. Domani potrebbe arrivare il bis un anno dopo contro la Lombardia Juniores.

LAZIO-VENETO 2-0
RETI: 29′ pt Perelli; 12′ st Attili
LAZIO: Placidi; Tofani (30′ st Sandroni), Perelli, Liardo, Fiore; Bensaja, Cacchioni (11′ st Maffeo), Gelonese, Rebecchini, Schiavon; Attili (46′ st Rausa), Bendia (21′ st Troccoli); a disp. Della Vecchia, Gesmundo, Maestrelli, Migliozzi; All. Giannichedda.
VENETO: Hu; Bressan (1′ st Salvadori), Gallina (24′ st Gardoni), Irpati, Luise; Righetti, Petrovic (19′ st Cissè), Mignolli (38′ st Marchi), Ibrahim; Boudraa, Lovato; a disp. Noe, Gomiero, Riello, Trentin. All.Toniutto.

Nessun ammonito.

ARBITRO: Deiana di Cagliari