TORNEI DI GROTTAFERRATA 2013, I VINCITORI DELLE FINALI NELLE CATEGORIE GIOVANISSIMI, ALLIEVI E JUNIORES

Come ogni anno la rassegna dei tornei di Grottaferrata vive un sabato di grande calcio in un 29 giugno dove si sono disputate le finali per le categorie Giovanissimi, Allievi e Juniores. Finalissime che curiosamente si sono concluse tutte nei tempi regolamentari con il punteggio di 1-0. A spuntarla nel 28.esimo troeo “Federico Marinetti” (Giovanissimi) sono stati i classe 1998 della Vivace che hanno superato la Fortitudo Roma, negli Allievi i classe 1997 del Tor di Quinto di mister Franzellitti hanno battuto il Savio di Roberto Belardo, mentre la serata nel giorno di San Pietro e Paolo si è conclusa con la vittoria dell’Ostiamare di Antonio Bellini che, nella categoria Juniores, ha sconfitto l’Albalonga di Claudio Simoni.

Tutte le gare saranno riproposte con la telecronaca integrale martedì 2 luglio (fianali giovanissimi ed allievi) e mercoledì 3 luglio 2013 (finale juniores) in entrambi i giorni a partire dalle ore 20 su “Rete Oro News” canale 210 del digitale terrestre.

A cura di Giovanni Crocè e Massimo Confortini

VIVACE GROTTAFERRATA-FORTITUDO ROMA  1-0

Ad aggiudicarsi la 28.esima edizione del trofeo “Federico Marinetti” sono i giovanissimi classe 1998 della Vivace Grottaferrata allenati da mister Giuseppe Molinari, che la spuntano con grande caparbietà in una partita tutt’altro che spettacolare e a tratti anche tesa, superando 1-0 la Fortitudo Roma. La Fortitudo ha il torto di giocare sempre molto bene in velocità e di riuscire a metterla spesso sul piano fisico, ma di non concludere mai davvero bene in porta, affidandosi troppo spesso alle poderose folate offensive del suo bomber Cannistraci, possente centravanti che però spesso si è  trovato a dover giocare da solo contro 2-3 difensori avversari, arrivando spesso stremato alla conclusione. Stesso copione che si è ripetuto nel primo e nel secondo tempo con la fortitudo che non ha saputo variare schemi offensivi. Già al 4′ parte in quarta il bomber della fortitudo Cannistraci, salta 2 avversari ma conclude sbilenco con l’esterno in fallo di fondo con Gori della Vivace che controllava tra i pali lo scorrere della traiettoria. Stesso canovaccio al 12′ e al 29′ del primo tempo, con due prepotenti fughe su lancio0 nel primo caso di Vari e nel secondo caso di Di Tondo, bravi a scatenare Cannistraci nello spazio largo, ma sempre conclusione alle stelle. In mezzo, al 15′ c’è stato il gol partita già nel primo tempo con il gol di colui che poi sarà incoronato come migliore in campo, Luca Petroni, agilissimo e ipertecnico centrocampista maglia numero 4 che nell’occasione dell’1-0 che deciderà la finale, sarà bravissimo a seguire l’azione di Fei che scatta sulla sinistra, scambia con il talentuoso Di Stefano, scarico appena fuori dal limite dell’area all’indietro, per l’accorrere di Petroni, che a rimorchio tira di piatto a cercare la precisione, e il gol arriva per una topica del portiere Fia, che impatta il tiro coi guantoni ma si lascia sfuggire il rasoterra in fondo al sacco quando aveva praticamente neutralizzato la conclusione. Va detto che seppur mai troppo pericolosa, la Vivace nel corso della gara ha almeno un paio di ghiottissime opportunità per raddoppiare, clamorosa quella al 25′ del primo tempo quando il numero 11  Gianmarco Di Stefano, ottima ala sinistra dei locali, si accentra dalla fascia verso l’interno del campo e coglie in pieno la traversa con un perfetto e potentissimo interno a giro a cercare il palo più lontano a Fia battuto: una conclusione classica di Alessandro Del Piero per il piccolo folletto della Vivace Grottaferrata. Nel secondo tempo invece è molto bravo il portiere della Fortitudo Fia a riscattarsi dalla papera in occasione del gol di Petroni disinnescando con una coraggiosa uscita bassa a corpo morto la conclusione a botta sicura di Tubani, che scattato sul filo del fuorigioco su lancio di Di Stefano, viene murato dal portiere dei rossoneri in calcio d’angolo. Brutta la coda che vede espulso proprio il numero 9 della Fortitudo, Daniele Cannistraci, che già ammonito, protesta per una decisione arbitrale e viene espulso per doppia ammonizione e dopo la cacciata decisa dal Signor Bernardini di Ciampino, si toglie la maglia ed esce dal campo furente. Il risultato non cambierà più ed incoronerà i giovanissimi ’98’ della Vivace di Molinari campioni a casa loro, per la gioia del pubblico amico, succedendo alla nuova Tor Tre Teste nell’Albo d’Oro della manifestazione.

 

SAVIO-TOR DI QUINTO 0-1

Anche la finalissima per la edizione 2013, la diciassettesima, della Coppa “Federico Marinetti”, si conclude col minimo scarto, vince 1-0 il Tor di Quinto di Franzellitti, highlander della panchina che riesce in quella che può essere etichettata come l’impresa di giornata, ovvero vincere il trofeo contro il Savio di Belardo, interamente composto da atleti del 1996 ovvero tutti di un anno più grandi dei ragazzi di Roma Nord, classe 1997. E come se non bastasse, oltre ad essere più grandi ed esperti, i calciatori del Savio rappresentano una delle migliori compagini appena uscite dal formativo campionato degli Allievi Elite, con elementi che hanno già debuttato nella Juniores di via Norma e già vinto con la rappresentativa regionale del Cr Lazio, come ad esempio il potente terzino Simone Pennicchi, maglia numero 3. Insomma, il Tor di Quinto sovverte completamente un pronostico che li vedeva partire in sordina rispetto alla squadra prenestina, e grazie ad un bel gol di Tamburlani al 15′ del secondo tempo messo a segno con una staffilata violentissima direttamente da calcio di punizione dal limite da posizione centrale, gela gli entusiasmi e gli ardori di un Savio che ha spesso cercato di fare la partita e buttarla sul ritmo e la fisicità, ma sbattendo sempre contro la perfetta organizzazione difensiva del Tor di Quinto, non per nulla un marchio di fabbrica storicamente noto per chi conosce come vengono allenati i calciatori a Via Del Baiardo fin dalla più tenera età. Lumicisi, poi espulso per una durissima entrata a centrocampo su Misuraca al 37′ della ripresa, nonostante la (piccola) macchia del cartellino rosso ricevuto dall’arbitro, è stato semplicemente monumentale arrivando dappertutto usando il fisico, il colpo di testa il senso della posizione, senza lasciare praticamente mai un metro nell’uno contro uno a talenti come Igliozzi e Passeri, le stelle offensive del savio che hanno sbattuto spesso contro un muro di gomma. E quando non c’è riuscita la munita retroguardia di Franzellitti, rigorosamente sempre con il libero, ci ha pensato Armenia, acrobatico e coraggiosissimo numero 1 del Tor Di Quinto, che dapprima nel primo tempo è indomito nel rischiare l’osso del collo nel primo tempo con due uscite a valanga a seguito di palloni messi in mezzo all’area da Sirocchi: al 13′ anticipa Massimiani (poi espulso anche il capitano del Savio al terzo minuto di recupero della partita, obbligato a stendere Cicchetti lanciato a rete alla ricerca del 2-0 del Tor di Quinto a partita ormai conclusa) che tentava il tocco vincente di testa e prende un colpo alla nuca, al 33′ anticipa Igliozzi lanciato da un millimetrico assist di Pennicchi dalle retrovie e viene colpito involontariamente alla spalla poco dopo aver respinto di pugno a volo d’angelo al limite dell’area. Ma quel che succede al 26′ del secondo tempo rappresenta la fotografia impeccabile della partita eccellente del portiere del Tor Di Quinto: palla dentro l’area di rigore a seguito di una punizione dal limite, prima stacca di testa Lisari e Armenia è pazzesco nel respingere lateralmente con un gran riflesso il colpo di testa da tre metri che si sarebbe insaccato al centro della porta, poi una frazione di secondo dopo da una selva di gambe sbuca Igliozzi che tira a botta sicura da dentro l’area e ancora Armenia respinge di piede con un riflesso incredibile da terra. A conti fatti poteva starci qualunque risultato, ma il Savio ha trovato un Tor di Quinto super organizzato, dal grande cuore e con un portiere spettacolare, Armenia, non per nulla eletto miglior portiere della manifestazione, e così il Tor di Quinto succede nell’albo d’Oro all’Ostiantica Calcio, vincintrice dell’edizione 2012.

OSTIAMARE-ALBALONGA 1-0

L’Ostiamare di Antonio Bellini, neotecnico della Juniores Nazionale dell’Ostiamare che succede a Paolo Cesaroni, è la vincitrice del 32.esimo Trofeo “Città di Grottaferrata”, battendo 1-0 al comunale di Via degli Ulivi l’Albalonga di Claudio Simoni grazie ad un bel gol di rapina, tocco a pizzicare d’esterno il pallone in rete sull’uscita del portiere, da parte di Daniele Sargolini, attaccante biancoviola. Per la seconda punta maglia numero 11, classe 1995, non poteva esserci modo migliore per festeggiare il suo 18esimo compleanno, avvenuto proprio il giorno della finalissima di Grottaferrata, il 29 giugno. E non sarebbe finita qua, perchè lo stesso Sargolini avrebbe potuto addirittura realizzare una tripletta in fotocopia con il gol della vittoria: al 37′ del primo tempo è andato in gol sfruttando un bel filtrante di Lupi nello spazio e toccando di rapina poco prima dell’uscita bassa del portiere dell’Albalonga Francavilla, mentra  al 23′ e al 30′ della ripresa, il numero 1 dell’Albalonga è stato bravissimo, con uscite identiche, a respingere le conclusioni del numero 11 ostiense salvando ripetutamente la propria porta, ma in realtà il portiere dei lidensi, Travaglini, ha dovuto lavorare poco o nulla dato che di conclusioni vere e proprie verso la sua porta non ne sono praticamente mai arrivate in tutto l’arco della partita, mentre l’Ostiamare, imperniata su una ottima coppia di difensori centrali (Cappelli, di professione centrocampista, ma provato da stopper, e l’Ex Urbetevere De Nicolò), sfiorano ancora il tris con l’ex superbomber degli allievi 1996 lidensi allenati proprio da mister Bellini, Emiliano Oliva, che al 20′ colpisce sporco un pallone giunto dalla destra e rimpallato prima da Sandroni, e rischia di far gol con una carambola di testa. Dunque l’Ostiamare di mister Bellini succede nell’albo d’oro del trofeo Juniores organizzato dalla società Castellana al Fidene e per i biancoviola si tratta del secondo successo ravvicinato dopo quello del 2011.