Tivoli 1919, così non vale: al Galli arriva anche Daniele Piro

Tivoli 1919, così non vale: al Galli arriva anche Daniele Piro

Senza esclusione di colpi.

La Tivoli 1919 sembra avere le idee assai chiare sul ruolo che ambisce a rivestire nella prossima stagione in Eccellenza.

Gli accordi già blindati (verranno ratificati dopo il 1°luglio all’apertura delle liste) con Diego Tornatore e Simone Calabresi hanno già rinfocolato l’entusiasmo di una piazza che continua a festeggiare il primo centenario della sua nobile storia.

Patron Serafino Caucci però è uno abituato al meglio e così, nel pomeriggio di ieri, ha praticamente chiuso un altro ingaggio di assoluto rango.

Sì, perchè da Ardea, più precisamente dal Mazzucchi, arriverà uno di quelli in grado di infiammare le platee con la propria classe.

Parliamo di Daniele Piro, esterno d’attacco classe 1989, che nella passata stagione ha centrato il double con la maglia del Team Nuova Florida.

Piro in compagnia del dg del Team Nuova Florida Pizi
Piro in compagnia del dg del Team Nuova Florida Pizi

Rifinitore straordinario (pochi mesi fa Andrea Bussone si spinse persino a dichiarare che in Serie A c’è gente che crossa assai peggio di lui, ndr), ma anche calciatore in grado di trovare la via del gol con discreta frequenza, Piro è esploso con la maglia della Nuova Tor Tre Teste con cui si regalò più di una soddisfazione a livello giovanile e di prima squadra.

Di lì in avanti ha cominciato a girovagare con qualche tappa in C tra Cosenza, Vasto e Brindisi e parecchia D, distribuita quasi equamente tra Ostia e Monterosi.

Piro ai tempi dell'Ostiamare
Piro ai tempi dell’Ostiamare

Nella passata stagione la scelta di tornare dopo dieci anni in Eccellenza e la soddisfazione di aver dato un contributo rilevante alla cavalcata trionfale della squadra cara a patron Marcucci.

Adesso per lui si apre una nuova avventura.

La Tivoli 1919 ed Andrea Di Giovanni lo aspettano a braccia aperte e lui è pronto ad infiammare l’Olindo Galli con giocate che in Eccellenza si vedono assai di rado.

E, come avrebbe detto il buon Corrado Mantoni, non finisce qui…

 

 

 

 

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