Tersigni lancia il Sora: “Abbiamo imparato dai nostri errori, ora proviamo a realizzare un sogno”

Tersigni lancia il Sora: “Abbiamo imparato dai nostri errori, ora proviamo a realizzare un sogno”

A cura di Giorgio Attolico

 

 

Il tecnico del Sora Antonio Tersigni parla a trecentosessanta gradi sul finale di stagione della sua squadra che è tornata in corsa, dopo un periodo difficile, per la promozione in serie D.

 

 

 

Dopo un periodo nero siete reduci da otto risultati utili di fila, condito da cinque vittorie e tre pareggi.

La società le ha dato sempre fiducia anche nel momento più delicato…

“Assolutamente sì.

La società ha sempre avuto fiducia nei miei confronti considerando il fatto che a dicembre sono state fatte delle valutazioni sbagliate a livello di ambiente.

In questi tre anni, abbiamo fatto un ottimo lavoro con i giovani del posto partendo dalla prima Categoria con un progetto di crescita che si sta realizzando.

Devo dire che abbiamo raggiunto grandi obiettivi con loro ma il livello tecnico in Eccellenza è salito rispetto alla Promozione tenendo presente che siamo una matricola.

Voglio sottolineare il fatto che a dicembre, quand’eravamo in testa alla classifica con otto punti sulla seconda, abbiamo commesso qualche errore nella finestra di mercato che ci ha bloccato facendo tanta confusione e non riuscendo più a trovare il bandolo della matassa.

In seguito, la squadra si è poi ritrovata con la formazione d’inizio stagione.

Abbiamo commesso l’errore di cambiare il gruppo che si conosceva da tre anni: con il senno di poi, abbiamo compreso che non andava toccato…”

E domenica prossima andrà in scena il big-match al “Castelli” contro la capolista Pro Calcio Tor Sapienza che ha raccolto cinque pareggi nelle ultime sette partite.

“La Pro Calcio Tor Sapienza è anch’essa una squadra molto giovane e probabilmente hanno cominciato a sentire molto la pressione.

Al di là della classifica, è la squadra meglio allenata del raggruppamento con dei giovani molto bravi.

Inoltre, ha dei numeri da primato dato che ha subìto solo due sconfitte dall’inizio della stagione ed ha anche la miglior difesa del campionato.

Dobbiamo giocare con la testa cercando di ottenere il massimo”.

E’ tornato l’entusiasmo del pubblico a Sora dopo questi ultimi risultati?

“Nel modo più assoluto.

E’ tornato il tifo organizzato e tanti sostenitori saranno anche presenti domenica al “Castelli”. Abbiamo una società molto diversa rispetto al passato e questa società ha un progetto serio.

Mi piace ricordare che in Prima Categoria abbiamo fatto millecinquecento spettatori al “Tomei” con dei giocatori che erano molto attaccati alla maglia.

Sora è una piazza molto esigente considerando il fatto che fino al 2005 ha militato in serie C1 ed era in serie D fino al 2015.

Nella nostra città, c’è sia l’esigenza di avere giocatori validi sul piano tecnico che quella di vincere il campionato.

Abbiamo a disposizione un budget normale ma capisco che il tifoso sorano vuole vincere.

E’ una città che vive di calcio ed allo stadio sono presenti spesso tanti addetti ai lavori tra cui ex giocatori ed allenatori che hanno fatto grande il Sora nel passato”.

Il Sora punta molto sulla valorizzazione dei giovani in età di lega…?

“Certamente.

I giovani sono il nostro fiore all’occhiello.

Domenica scorsa, nella gara contro la Pro Roma, avevamo in campo ben sei under ed abbiamo finito la partita con due 2000 ed un 2001 e la nostra panchina era piena di giovani.

Vogliamo ritornare ad essere competitivi anche nel settore giovanile con l’obiettivo di tornare presto nelle categorie più importanti.

I fallimenti purtroppo provocano anche tanti problemi nel settore giovanile.

Speriamo di vincere la Juniores regionale B per tornare nell’Elite nella prossima stagione”.

Tersigni, chi vincerà il campionato?

“Sarà una grande lotta a sei fino alla fine.

Il Pomezia e l’Insieme Ausonia hanno qualcosa in più sul piano tecnico, mentre la Pro Calcio Tor Sapienza ha gli under più forti del raggruppamento.

Arce e Audace giocano molto bene ed hanno anche loro dei giovani importanti che possono fare la differenza.

A questo punto, essendo tornati in corsa per la promozione, noi viviamo alla giornata ricordando che siamo una matricola ma vogliamo fare il massimo fino alla fine.

Abbiamo un sogno: arrivare in serie D…”.  

 

 

 

 

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