SEMPREVISA, SCARFINI CI CREDE: “SE BATTIAMO IL RACING CLUB, POSSIAMO ANCORA FARCELA…”

SEMPREVISA, SCARFINI CI CREDE: “SE BATTIAMO IL RACING CLUB, POSSIAMO ANCORA FARCELA…”

Da quando è arrivato a Carpineto e si è calcato con cura sulla testa il berretto biancoverde, le cose sono decisamente cambiate.

Del resto, aver incamerato diciannove punti sui ventiquattro disponibili nei due mesi di lavoro al Galeotti obbliga a disamine precise sul lavoro fin qui svolto dall’ex tecnico di Zagarolo e Pomezia.

Dal suo arrivo (e da quello di quei calciatori che indubbiamente hanno alzato il livello qualitativo della rosa) la Semprevisa ha radicalmente cambiato passo, abbandonando i risucchi di una classifica che si era fatta limacciosa e cominciando a strizzare cautamente l’occhio ai piani nobili della stessa.

La sconfitta di due settimane fa a Ciampino, abbinata ad una marcia comunque costante da parte delle prime, ha però riportato Venerelli e compagni a dieci punti di distanza da quel terzo posto che rappresenta il gusto del proibito, quell’Eden cui i tifosi pensano sospirando.

E sul gradino più basso del podio sono attualmente arroccate in due: uno è il Real Colosseum, per il quale logica impone di fare il tifo, per motivi d’interesse e non d’amore, in Coppa Italia, l’altro è il Racing Club, prossimo avversario in campionato della Visa.

Ciò implica uno sviluppo abbastanza naturale: alla Pineta dei Liberti si alimenteranno o si consumeranno i sogni di gloria della truppa biancoverde.

Scarfini lo sa e si prepara al confronto a distanza con il mostro sacro Petrelli.

 

Facciamo un passo indietro: per te questa è la prima esperienza in una categoria del tutto nuova come la Promozione.

Com’è nata la possibilità di allenare a Carpineto?

“Essenzialmente per due motivi.

In primis, perchè tutti mi avevano parlato bene di questa società.

In secundis, perchè ero curioso di vivere da dentro questa grande passionalità che caratterizza i tifosi della Semprevisa.

semprevisaComunque, è accaduto che una domenica mi è stato chiesto di venire a vedere la squadra e l’impatto con questo contesto è stato immediato e forte.

Ciò mi ha spinto a vivere questa nuova esperienza, consapevole del fatto che scendere di categoria comporta sempre dei rischi.

Per fortuna, le cose sono andate bene praticamente da subito”.

In passato, soprattutto da calciatore, tu hai avuto modo di vivere sulla pelle l’amore viscerale della gente, quando ancora il nostro calcio era seguito da un folto pubblico.

Ciò che si registra a Carpineto Romano può essere considerato un unicum da questo punto di vista?

“Sì, è senza dubbio così.

La Semprevisa può essere considerata una mosca bianca, un’isola felice.

In questo periodo storico tifoserie importanti si sono un po’ distaccate dalle proprie squadre forse perchè non vivono le categorie di una volta.

tifosi semprevisaQui è diverso: i tifosi hanno sempre sostenuto la squadra a prescindere dal momento specifico.

Poi chiaramente ci sono i normali sbalzi d’umore dovuti ai risultati: un grande amore può portare ad esaltarsi facilmente o a deprimersi altrettanto rapidamente, a seconda dei risultati ottenuti sul campo.

Ciò però non toglie che la passione di questa gente deve costituire per tutti noi uno stimolo a dare sempre il massimo”.

Siete stati artefici di una grande rimonta in campionato e adesso vi trovate di fronte ad un bivio.

E’ corretto dire che la partita di domenica prossima sul campo del Racing Club può rappresentare l’ultima chance per continuare ad accarezzare il sogno-play off?

“Onestamente penso di sì.

Dieci punti sono tanti e purtroppo noi siamo nelle condizioni di non poter più fallire una gara.

Peccato perchè eravamo arrivati a -7 dal terzo posto, poi è arrivata la sfortunata sconfitta di Ciampino contro il Garbatella.

Se domenica batteremo il Racing Club, si potrebbe riaccendere un lumicino di speranza, altrimenti dovremo probabilmente concentrarci sull’ottenimento dei punti che ci separano dalla salvezza”.

Sarà interessante anche il confronto a distanza con Pino Petrelli, anche se il tecnico gialloverde per squalifica non potrà sedere in panchina.

Che opinione hai di lui?

“Quando penso al mister, mi viene subito in mente quella stagione in cui condusse l’Ostiamare alla vittoria del campionato.

Penso che lì la gente lo ricordi ancora con grande affetto, d’altronde all’epoca già era considerato un innovatore.

petrelliIo credo che la decisione di lavorare in questo campionato da parte di tecnici dai trascorsi prestigiosi come lui o lo stesso Mario Santececca costituisca un segnale per tutti noi.

Ora come ora un progetto valido è più importante della categoria.

Domenica sarò felice di salutarlo.

Ed ancor di più, se sarà possibile, di batterlo (ride)…”.

 

Con la dirigenza vi siete già seduti attorno ad un tavolo per parlare di futuro o è ancora prematuro farlo?

“C’è tempo.

Adesso siamo tutti focalizzati su questo campionato e sulla piega che può ancora eventualmente prendere.

Essere riusciti a tirarci su da una condizione di classifica delicata come quella in cui ci trovavamo due mesi fa è stato già un traguardo importante.

Adesso siamo vicini alla quota-salvezza, però vogliamo ancora credere di poter raggiungere una meta di maggior pregio.

Per riflettere sul futuro insieme alla società non mancheranno le occasioni”.

 

Domenica prossima le telecamere di “Sport in Oro” saranno presenti alla “Pineta dei Liberti” per riprendere gli interi novanta minuti della sfida tra Racing Club e Semprevisa.