Una scelta coraggiosa, quella del Riano in questa estate, con i tiberini che hanno iniziato un progetto di riscostruzione dopo la retrocessione nel campionato di Promozione.
La nuova vita del club è partita con il ritorno del direttore sportivo Francesco Alessandri e con la scelta di affidare la panchina a un giovane allenatore come Luca Scrocca, con un passato importante da calciatore (nel ruolo di difensore), dove ha vestito diverse maglie nei club più titolati del calcio dilettantistico laziale.
Quest’anno, l’inizio di campionato, nel bellissimo girone B, è stato più travagliato del previsto, ma domenica scorsa è arrivata finalmente la prima vittoria, su un campo non facile e contro un temibile avversario come il Passo Corese.
Primi tre punti da tecnico nella categoria, appunto, per il giovanissimo allenatore, che ha tracciato un primo bilancio a sole cinque giornata dall’inizio del campionato.
Mister, domenica, finalmente, è arrivata la prima vittoria, dopo un periodo difficile. Immagino sia stata un’iniezione di fiducia, quale è il riassunto di questo vostro inizio di campionato?
“Siamo una squadra che è stata completamente ricostruita da zero.
Devo fare pubblicamente i complimenti alla mia società e al direttore perchè non era facile rifondare tutto così rapidamente.
Per noi, questo è l’anno zero. Abbiamo una squadra giovane e di talento, con alcuni calciatori più esperti fondamentali per la crescita dei ragazzi e per dare solidità in un campionato tosto come quello di Promozione.
L’inizio non è stato facile, con un pareggio e tre sconfitte, ma domenica abbiamo vinto una partita non semplice contro una squadra che darà del filo da torcere a tutte le altre partecipanti al girone.
Siamo stati veramente bravi a sbloccare la gara e l’abbiamo gestita nel migliore dei modi.”
Che tipo di lavoro sta impostando in queste prime partite? Da ex difensore, quanto è importante riuscire ad avere una buona solidità nel reparto e riuscire a trovare il migliore rendimento di squadra al più presto?
“Contro il Passo Corese è già la seconda partita in cui riusciamo a mantenere la porta inviolata e mi posso ritenere soddisfatto.
Stiamo lavorando bene e con serenità e devo veramente ringraziare la società perchè non mi stanno mettendo troppe pressioni.
Stiamo cercando di trovare la migliore quadratura, sperimentando anche con gli schemi di gioco.
Dare dei principi generali è la cosa più importante e anche se può sembrare una scusa, quando i risultati non arrivano, è la pura verità.
Trovare solidità e creare un bel gruppo è la prima cosa da fare”.
Dato che siamo ancora all’inizio, non posso esimermi dal chiederle quali sono le favorite del girone e come lo valuta a livello di gioco e per le compagini che lo compongono?
“Devo dire che è un girone meraviglioso e molto equilibrato.
Non a caso l’anno scorso, si è deciso soltanto con i play-off tra Romulea e Fiano Romano e quest’anno mi sembra ancora più livellato.
Ogni partita è aperta e può succedere sempre di tutto poichè nessuna gara è scontata e semplice da preparare e affrontare.
A mio giudizio, l’Amatrice ha creato una squadra molto forte, con giocatori importanti per la categoria.
Mi parlano tutti molto bene dello Sporting Montesacro e del suo gioco. Loro saranno i nostri prossimi avversari (Riano-Sporting Montesacro, domenica 13 novembre) e sono sicuro che sarà una gara difficilissima.
Poi, se devo citare un’ultima squadra, questa è sicuramente il Real San Basilio, che per pubblico, progetto e per l’allenatore che ha scelto, farà sicuramente cose molto interessanti.”
Se è vero che la società non le ha messo pressioni, possiamo capire, dunque, quale sarà il reale obiettivo stagionale del Riano, che rimane comunque una grande formazione per blasone e anche soltanto per essere una nobile retrocessa dell’ultima Eccellenza.
“Devo dire che non ci poniamo obiettivi a lungo termine. Chiaramente, vogliamo vincere la prossima partita con lo Sporting Montesacro e successivamente quella con il Valle del Peschiera e via via tutte le altre.
L’obiettivo è quello di collaudarci il prima possibile, per poi riuscire a pensare, di giornata in giornata, a vincerle tutte e ottenere il miglior risultato possibile.”
