SCORSINI: “PER NOI LA COSA PIU’ IMPORTANTE E’ CHE BENDA STIA BENE, MA NESSUNO SI PERMETTA DI DIRE CHE SIAMO ANTISPORTIVI”

SCORSINI: “PER NOI LA COSA PIU’ IMPORTANTE E’ CHE BENDA STIA BENE, MA NESSUNO SI PERMETTA DI DIRE CHE SIAMO ANTISPORTIVI”

Non si spegne l’eco delle polemiche sull’asse Monterotondo-Monterosi.

La partita di ieri è stata infatti sospesa a causa di un brutto scontro di gioco tra il secondo portiere eretino, Paolo Alessandri, ed il suo compagno Alessio Benda alla mezz’ora del primo tempo.

Ad avere la peggio è stato quest’ultimo, rimasto a terra privo di sensi nel panico generale.

Decisivo l’intervento del medico sociale del Monterotondo che, con grande prontezza e capacità, ha rianimato il difensore, poi trasportato in ospedale per ulteriori accertamenti.

Il Monterotondo, che in quel momento era sotto di un gol e di un uomo a causa dell’espulsione del numero 1, Carlo Alessandri, si è rifiutato di riprendere il gioco, contro il parere del Real Monterosi che invece voleva proseguire la partita.

In serata i gialloblu hanno tacciato di anti-sportività i viterbesi attraverso un comunicato stampa.

Nella giornata di oggi è arrivata la replica, signorile ma decisa, dell’allenatore del Real Monterosi, Scorsini: “Faccio una premessa: per noi la cosa più importante in assoluto è che Benda stia bene, ma trovo molto ingiusto sentire che il Monterosi non si è comportato bene in questa vicenda.

La loro è stata una decisione unilaterale e ci ha lasciati esterrefatti.

Quando il ragazzo è andato via in ambulanza, era cosciente, lo hanno visto tutti.

Aggiungo pure che alle 15 il sottoscritto in persona ha chiamato l’allenatore del Monterotondo per sincerarsi delle condizioni di Benda e questo non mi pare un atteggiamento degno di quelle persone senza cuore che sarebbero i tesserati del Real Monterosi”.

Alla fine, il tecnico viterbese si pone un quesito.

“Mi chiedo: se fossimo stati sullo 0-0 ed in parità numerica, ci sarebbe stata la stessa presa di posizione?”.

Nella giornata odierna abbiamo provato a sentire anche la campana eretina, come etica giornalistica imporrebbe,  ma per ora non ci è stato possibile avere un contatto diretto con il club per ragioni che francamente ci sfuggono.

Qualora la dirigenza gialloblu volesse dire la sua sull’argomento, saremo lieti di dar voce anche alla sua analisi dei fatti attraverso le colonne di questo sito.