SALFA E I SASSOLINI DI MONTECELIO: “IL TITOLO? PER ME PUO’ FINIRE ANCHE A NEW YORK…”

SALFA E I SASSOLINI DI MONTECELIO: “IL TITOLO? PER ME PUO’ FINIRE ANCHE A NEW YORK…”

Nei giorni scorsi, abbiamo ospitato sul nostro sito le opinioni del presidente del Montecelio, Emilio Piervincenzi, con il quale abbiamo esplorato passato e futuro del club tiburtino.

Nell’ambito dell’intervista al patron rossonero, tra i vari passaggi d’interesse uno in particolare aveva suscitato curiosità tra gli addetti ai lavori.

Patron Piervincenzi aveva infatti dichiarato di volersi togliere un sassolino circa la fine della sua collaborazione con l’ormai ex ds Fausto Salfa, accusato di aver “manifestato immediatamente un atteggiamento di chiusura circa il progetto di creare un connubio con il Borussia per il settore giovanile, diffondendo voci in base alle quali il titolo sportivo sarebbe stato spostato nella Capitale o addirittura ceduto ad altra realtà”.

Parole che hanno spinto Salfa ad una replica che, doverosamente, gli concediamo, non foss’altro perché trattasi di persona credibile ed operante nel calcio da quarant’anni.

“Chi mi conosce sa che non amo scendere in polemica con nessuno, ma le parole del presidente Piervincenzi meritano una risposta.

Nell’avventura di Montecelio il sottoscritto ci ha messo tutto se stesso.

Se gente come i vari Mereu, Silvestrini, Minelli, Bertino e Sansotta è scesa di categoria, il merito è mio e lo stesso dicasi dello staff, composto da grandi professionisti come Pino Giubilei, che è un fenomeno, o dallo stesso preparatore Giangirolami”.

Il presidente ha dichiarato che i problemi tra di voi sono sorti a fine anno.

“Assolutamente no.

I primi contrasti tra di noi sono nati in occasione della trasferta a Rieti.

La verità è che c’erano molti problemi di natura logistica, legati anche alla mancanza di abbigliamento sportivo e di uno staff medico.

In aggiunta a questo, dico pure che Giancarlo Oddi, una persona stupenda e disponibile, un paio di volte durante il campionato aveva deciso di rassegnare le proprie dimissioni per le troppe difficoltà sorte e sono stato io a convincerlo a restare in panchina.

Nessuno può smentire poi il fatto che io e Oddi siamo andati ben oltre le nostre competenze.

Un esempio?

Ne ho più d’uno.

Innanzitutto, gli under che arrivavano da fuori andavamo a prenderli io ed Oddi alla fermata del pullman per condurli al campo.

In aggiunta a questo, ricordo al presidente che il sottoscritto è riuscito anche a fargli prendere delle buone sponsorizzazioni.

Per ultimo ricordo pure che per quanto riguarda i palloni, che mancavano, ci siamo adoperati sempre io ed il mister.

Non temo smentite, potete chiedere tranquillamente ai vari Mereu e Silvestrini”.

Patron Piervincenzi ha anche detto che lei avrebbe diffuso in giro la voce che il titolo sportivo avrebbe preso altre rotte…

“Questo è un argomento che non m’interessa minimamente.

Per me il titolo può restare dov’è o essere spostato ovunque.

Anche a New York”.