Rotta verso UniPomezia-Vis Artena/ Punzi e lo spauracchio-Delgado: “Vietato fare fallo fino alla trequarti”

Rotta verso UniPomezia-Vis Artena/ Punzi e lo spauracchio-Delgado: “Vietato fare fallo fino alla trequarti”

La Vis Artena si avvicina alla partitissima di domenica sul campo dell’UniPomezia con la serenità d’animo che da sempre contraddistingue il suo allenatore.

Francesco Punzi non può che essere soddisfatto dell’applicazione che i suoi ragazzi stanno esibendo da inizio campionato ed il primato nel Girone A di Eccellenza rappresenta un giusto riconoscimento per il lavoro che tutti i membri della famiglia rossoverde stanno svolgendo dallo scorso mese di agosto.

I numeri danno ragione a Monteforte e compagni: diciotto punti in sette uscite dall’inizio del 2018 e l’attacco più prolifico del torneo rappresentano un biglietto da visita da ostentare con orgoglio alla vigilia di uno snodo della stagione particolarmente importante.

“Probabilmente non ce l’aspettavamo di essere lassù a questo punto del campionato, anche perchè per l’80% dei suoi componenti la squadra è stata rinnovata e ringiovanita rispetto alla passata stagione – esordisce Punzi – Come sapete, però, il calcio è fatto anche di lavoro e di applicazione quotidiana e di questo devo ringraziare i ragazzi, oltre al presidente ed al direttore sportivo che in estate li hanno scelti.

Stiamo facendo benissimo, però la nostra strada è fatta di altre dieci partite che dobbiamo interpretare nello stesso modo in cui abbiamo interpretato quelle precedenti”.

Impostare una rosa dall’età media piuttosto bassa e ritrovarsi al comando della classifica dopo ventiquattro giornate costituisce un segnale ben preciso al campionato.

“Tutto vero, però io sono dell’idea che, al di là della carta d’identità, in un calciatore contino qualità come la fame e la voglia di dimostrare il proprio valore – sottolinea il tecnico – Secondo me, già a diciannove o venti anni un giocatore deve possedere la capacità di raggiungere determinati obiettivi.

I nostri ragazzi stanno facendo benissimo, anche se in alcuni casi un pizzico di esperienza in più nel gestire determinate fasi di gioco non guasterebbe…”.

Domenica per Punzi sarà la prima da ex contro una squadra con cui dodici mesi fa vinse la Coppa Italia.

“I ricordi legati all’UniPomezia sono solo positivi e colgo l’occasione per complimentarmi con loro per il successo di ieri in Sardegna che rappresenta una buona ipoteca sul passaggio del turno – riflette Punzi – Non credo che pagheranno lo scotto del doppio impegno.

La completezza e la profondità della rosa a loro disposizione sono evidenti, poi le vittorie restituiscono morale.

Dodici mesi fa, ad esempio, noi pareggiammo la gara di ritorno con il Tortolì e pochi giorni dopo battemmo il Serpentara”.

L’UniPomezia è però anche reduce dal k.o. di Ladispoli che ha fatto scivolare Valle e compagni a dieci punti dai rossoverdi.

“Loro giocheranno al massimo delle loro possibilità, perchè un successo li rimetterebbe pienamente in corsa – dissente il tecnico – Questo è un campionato equilibrato come non mai e possibilità di successo finale ne hanno ancora tutte le squadre fino al Cynthia, a mio giudizio.

Ricordatevi cosa fu in grado di fare l’Albalonga di Gagliarducci qualche anno fa.

Ad oggi, vincendo tutte le partite rimaste l’UniPomezia chiuderebbe a quota 71 e con quel bottino di punti per me si vincerebbe il torneo.

Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che saranno deconcentrati, ma andare lì e cercare, come sempre, di imporre il nostro gioco.

Lo ripeto: pensiamo a noi, altri dettagli non devono interessarci.

Pensiamo unicamente alla nostra prestazione, dobbiamo lavorare sui nostri limiti ed evitare disattenzioni come quella che domenica scorsa ha permesso alla Monti Cimini di realizzare la rete del 3-2.

Qui però la responsabilità principale me la prendo io, dal momento che sono stato io ad aver impresso questa filosofia di gioco ultra-offensiva nella testa dei ragazzi”.

Oltre a Punzi, l’altro ex di turno che domenica mattina varcherà i cancelli di via Varrone sarà Laghigna, reduce dalla tripletta di domenica.

“Erik veniva da un infortunio e sta riacquisendo la miglior condizione – analizza il mister – In una squadra piuttosto dotata di talento dalla cintola in su, lui è il giocatore che più di tutti riesce ad attaccare la profondità”.

All’andata il confronto tra le due squadre si risolse in un match folle e terminato con la vittoria per 5-4 dei pometini, trascinati da uno straordinario Delgado.

“Mi auguro che una partita del genere non sia replicabile – scherza l’allenatore – Per evitare problemi, ho comunque chiesto ai miei di non concedere calci di punizione dalla trequarti in avanti”.

 

 

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