Ronciglione, parla il giovane Bragalone: “Per il quarto posto ci credo ancora. Questo gruppo si merita i play-off”

Ronciglione, parla il giovane Bragalone: “Per il quarto posto ci credo ancora. Questo gruppo si merita i play-off”

 

A cura di Roberto Matrisciano

 

L’esterno del Ronciglione United, Edoardo Bragalone, classe 97 e Top Player del trentesimo turno, è stato intercettato dai microfoni di Sport in Oro. Ecco le sue dichiarazioni alla vigilia delle ultime e decisive due gare della stagione.

 

Edoardo, questa lotta al quarto posto continua in maniera serrata, ed al momento grazie alla classifica avulsa vede leggermente favorito il Fiumicino.

Voi che momento state vivendo?

“Vedo molto bene la squadra, anche se gli alti e bassi a livello di risultati ci sono tutt’ora.

In casa riusciamo ad esprimerci meglio grazie anche all’aiuto del pubblico che è sempre molto presente nelle nostre gare interne, e questo è un fatto che ci stimola parecchio.

In trasferta molto probabilmente avvertiamo questa mancanza, soprattutto quando ci sono stati gli scontri diretti con Fiumicino ed Aranova.

Comunque a parte questo, siamo soddisfatti di come stanno andando le cose”.

Mister Scorsini in passato ha più volte ribadito che il Ronciglione, in questa stagione, a differenza di altre, non era partito con ambizioni di alta classifica.

Ora invece vi ritrovate a giocarvi la quarta posizione, che potrebbe valere l’accesso ai play-off.

Cosa è cambiato in questi mesi?

“Ad un certo punto della stagione siamo entrati in condizione, ci siamo sentiti bene e siamo riusciti a fare quelle quattro vittorie consecutive che ci hanno permesso di agganciarci a questo treno.

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Bragalone con il portiere Iacomini

Il merito è del mister che ci ha fatto allenare intensamente, creando un bel programma di allenamento, dalla quale abbiamo ottenuto subito benefici.

Poi purtroppo è arrivato un altro momento negativo, dalla quale siamo usciti con tre successi di fila, ed ora eccoci lì, a giocarci le nostre chance.

Grandi meriti vanno dati anche ai veterani del gruppo, Iacomini, Luciani, Piergentili, Baronci, solo per citarne alcuni, che sono stati bravi a dare quell’equilibrio nei momenti complicati, facendo davvero un lavoro determinante”.

Quante chance pensate di avere nella rincorsa alla quarta posizione?

“Sono rimaste due partite e dobbiamo dare tutto quello che abbiamo, senza fare calcoli, anche perché non siamo nella posizione di poterli fare.

Al momento il Fiumicino è avvantaggiato, non solo negli scontri diretti, ma anche per un calendario non impossibile, visto che le avversarie non hanno quasi più obiettivi, però può succedere ancora di tutto e noi in tal caso dovremmo farci trovare pronti.

Io ci credo ancora,sarebbe il giusto premio per questo bel gruppo, questa bella squadra”.

Dalle tue parole traspare tanto entusiasmo.

Suppongo che ti sia trovato davvero bene a Ronciglione?

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Esultanza nello spogliatoio dopo la grande vittoria in casa del Play Eur. 

“Per me questa è stata una stagione fondamentale sotto tanti aspetti, mi ha aiutato tantissimo nella crescita, sia a livello calcistico che umano.

Ho giocato in un ruolo nuovo, infatti da intermedio del 4-3-3, mister Scorsini mi ha chiesto di giocare sulla fascia nel 3-5-2 per sfruttare la mia corsa a tutto campo.

Inoltre penso di essere maturato molto, grazie anche all’aiuto dei tanti calciatori esperti di cui sono circondato.

All’inizio non è stato semplice, ma una volta entrato nei meccanismi della squadra è stato tutto più bello, grazie soprattutto a tutte le brave persone che sono qui a Ronciglione, squadra, tecnico e società compresa”.

Quale partita ricordi più piacevolmente o quella che ti ha soddisfatto di più a livello personale?

“La penultima casalinga con il San Lorenzo Nuovo, quando abbiamo vinto al 92′ grazie ad un mio gol.

Successo troppo importante, che ci permette ancora di sperare in un qualcosa di grande.

Ma non dimentico assolutamente anche la sfida interna con il Monti Cimini, persa ma con grande onore.

Fui soddisfatto della mia prestazione, ma soprattutto giocammo da squadra, perfetti per quasi tutti i novanta minuti, nonostante la gara arrivava dopo tre sconfitte consecutive, e cinque nelle ultime sei partite.

Perdemmo per una zampata di Giurato a pochi minuti dal termine, ma quella prova ai limiti della perfezione mi fece capire che eravamo una squadra destinata a risalire la classifica”.