Romulea: continua la dinastia Vilella, Nicola è il nuovo Presidente

Romulea: continua la dinastia Vilella, Nicola è il nuovo Presidente

Di Massimo Confortini

Una storia romantica, quella della Romulea.

Forse una delle ultime del nostro calcio, sempre più travolto dalla frenesia e dal pragmatismo.

Una storia romantica che ora vive un altro momento importante del suo intreccio. E’ notizia di questi giorni del passaggio di consegna ufficiale della Presidenza della Romulea dalle mani di Vito Vilella a quelle di suo figlio Nicola.

Scelta fatta nel nome della continuità, quella stessa continuità che da 47 anni mantiene la famiglia Vilella al timone di una delle realtà dilettantistiche più vincenti d’Italia.

Pino, Vito e Nicola. Tre nomi che rappresentano tre generazioni diverse, ma con i colori amaranto e oro come tratto distintivo.

A segnare questo percorso fu Pino Vilella, che divenne Presidente nel lontano 1970.

Il presidente Piero Vilella con gli Allievi che nel 93 vinsero il torneo Superga
Il presidente Pino Vilella con gli Allievi della Romulea (Finale Torneo Superga 1993)

Fu un innovatore, che riuscì ad avere prima di altri una visione moderna del calcio.

Costruì una società stabile e vincente, per 18 stagioni consecutive nel campionato Interregionale, addirittura vicinissima al professionismo a metà degli anni ’70, seconda alla sola Sassari Torres in quella che oggi si chiama Serie D.

Tantissimi giocatori fatti crescere e preparati per il calcio che conta, ma anche titoli, tanti: sette volte campione regionale nel Lazio, una volta sul tetto d’Italia con i Giovanissimi nell’annata 1983/84.

Nel 1996, dopo una lunga malattia, Pino Vilella lasciò la società nelle mani del figlio Vito, che continuò a condurre la Romulea seguendo la scia segnata. Sotto la sua Presidenza i risultati arrivarono copiosi: 6 titoli regionali, addirittura 5 finali scudetto, con le due vittorie consecutive nel biennio 2002/2003 come fiore all’occhiello di un percorso entusiasmante.

Una storia difesa con le unghie e con i denti, anche quando nel 2008 la Romulea rischiò di scomparire per via del progetto della stazione Amba Aradam/Ipponio della Metro C, che coinvolgeva il terreno su cui sorge il campo Roma.

Il "Campo Roma" e alle spalle la Basilica di San Giovanni
Il “Campo Roma” e alle spalle la Basilica di San Giovanni

Una lunga battaglia, ma ancora una volta la famiglia Vilella riuscì a spuntarla, mantenendo la propria casa a via Farsalo dopo la storica manifestazione “Salviamo la Romulea” del 2009.

Anni di grandi successi, ma anche di difficoltà da superare.

E’ in questo periodo che al campo Roma comincia ad affacciarsi il giovane Nicola, classe ’86.

Poco più di un bambino, cresce a pane e Romulea per tutta la sua infanzia ed inizia ad innamorarsi di quella società che lo vedrà crescere come uomo e come sportivo, nella quale entra ufficialmente nel 2007.

Fa la gavetta vera, Nicola: Dirigente Accompagnatore, Segretario prima della Scuola Calcio e poi dell’Agonistica, Collaboratore Sportivo, poi Direttore Sportivo ed infine Direttore Generale.

Nicola Vilella è uno dei protagonisti principali della rinascita della Romulea, ripartita attraverso l’incubo della chiusura, passata tra i campi sterrati dei campionati Provinciali, e ritornata finalmente dove le compete, sul tetto del Lazio, sotto la sua Direzione Generale lo scorso anno con gli Allievi ’99 allenati da Roberto Belardo, a dodici stagioni dall’ultimo alloro regionale firmato Andrea

Nicola Vilella
Nicola Vilella

Stramaccioni.

La continuità è arrivata quest’anno, con i successi nel Trofeo Elio Tortora con la Juniores di Fabrizio Feroce e nel Torneo Beppe Viola con i Giovanissimi di Stefano Benedetti, successo ancor più carico di significato perché arrivato a via Farsalo dopo il lontano 1996, anno dell’ultimo saluto a Nonno Pino.

Un filo che dunque si ricuce, ed ora col nuovo incarico di Presidente, Nicola Vilella avrà il compito di trascinare la Romulea verso il suo Centenario, nel 2021, e verso obiettivi sempre più importanti.

Perché, come dicevamo, il matrimonio tra la famiglia Vilella e la Romulea è una delle ultime storie romantiche del nostro calcio.

Una storia romantica, ma soprattutto vincente.

Buon sangue non mente.

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Romulea campione del XXXIV Torneo Beppe Viola