ROCCASECCA-ARCE: ECCO UN MODO POSSIBILE PER FARE PACE…

ROCCASECCA-ARCE: ECCO UN MODO POSSIBILE PER FARE PACE…

Roccasecca-Arce non si è conclusa domenica al triplice fischio dell’arbitro Capone di Cassino e non c’entrano eventuali polemiche sul risultato acquisito, con merito, dalla squadra di Davide Mancone ai danni di quella di Alessio Mizzoni.

Ad amareggiare gli ospiti è stato il trattamento riservato ai propri tifosi dalla società ospitante.

Già domenica, pochi minuti dopo la fine del derby un messaggio apparso sulla pagina Facebook dell’Arce recitava testualmente: “Premesso che l’Us Arce rende onore all’undici roccaseccano di Mister Mancone, per il risultato acquisito sul campo, non possiamo non rimarcare all’opinione pubblica il deplorevole e meschino trattamento riservato alla nostra tifoseria, tra l’altro legata a quella locale da un gemellaggio.

In uno scaricabarile generale di responsabilitá, i sostenitori gialloblu, dietro un’inflazionata frase “per motivi di ordine pubblico”, sono stati, infatti, confinati in un pollaio da terza categoria alla modica cifra di 7 euro, negando, come si evince dalle foto, anche a bambini, anziani e donne di accedere alla tribuna coperta……onore ai vincitori, ma occhio, che in questo sport, la palla gira”.

Un messaggio neppure troppo sibillino e confermato successivamente dallo stesso presidente Alessandro Marrocco in un’intervista resa alla stampa locale.

“Tutta la situazione si commenta da sola – ha dichiarato ai colleghi ciociari il numero uno gialloblu – Nonostante il trattamento riservatoci, i nostri tifosi hanno dovuto pagare ben sette euro per assistere al match.

marrocco arceMi è dispiaciuto veramente tanto quello che è accauduto, perchè ritengo che per una partita di calcio dilettantistico non si può arrivare a ciò, soprattutto se i rapporti tra le tifoserie sono ottimi.

Si è provato a giustificare il tutto dietro quelle classiche dinamiche di ordine pubblico, ed i carabinieri ci hanno detto che vi era stata una segnalazione da parte della Questura.

Fatto assolutamente non vero, in quanto settimanalmente ci interfacciamo con essa e non ne eravamo a conoscenza.

Poi, ci è stato consigliato anche di non lamentarci, poichè con il Cassino tutti i tifosi azzurri, inclusi i disabili, erano stati messi lì.

Bella cosa, mi viene spontaneo dire.

Ripeto, situazione imbarazzante che si commenta da sola.

Ognuno a casa propria fa come vuole, alla fine – ha proseguito Marrocco che ha poi concluso con malcelato sarcasmo – Noi continueremo a comportarci educatamente come sempre, anche perchè i nostri genitori questo ci hanno insegnato.

Le buone maniere non sono per tutti”.

La replica del Roccasecca non si è fatta attendere.

Attraverso il proprio profilo sul medesimo social network, il club biancoceleste ha così risposto: “Premesso che l’asd Roccasecca tst rende onore all’US Arce per la sportività dimostrata sul campo,anche nella sconfitta; ciò nonostante, le esternazioni riguardanti il trattamento “deplorevole e meschino” riservato ai suoi tifosi, in particolare donne,bambini ed anziani, chiediamo: “Cosa c’entra l’Asd Roccasecca?

manconeQuale legge ci darebbe la possibilità di decidere dove collocare la tifoseria?”.
Le disposizioni sono di organi competenti alla sicurezza e NON della società che, comunque, si scusa per il disagio”.

Capitolo chiuso?

Ce lo auguriamo, ma allo stato attuale delle cose ne dubitiamo ed è un peccato perchè entrambi i club stanno rendendo onore alla Provincia di Frosinone nel massimo campionato regionale.

La speranza è che a breve i massimi esponenti delle due società si chiariscano a quattr’occhi, chiudendo definitivamente la questione magari con una bella amichevole a scopo benefico e destinando il ricavato ad un ente da loro prescelto.

Noi proviamo a lanciare questa idea e, conoscendo la sensibilità di entrambe le piazze, ci auguriamo che possa venire almeno presa in esame.