Real Monterotondo Scalo, parla il neo-presidente Saccà: “Sul ripescaggio attendiamo sviluppi. La fusione? Ipotesi percorribile…”

Real Monterotondo Scalo, parla il neo-presidente Saccà: “Sul ripescaggio attendiamo sviluppi. La fusione? Ipotesi percorribile…”

Da circa ventiquattro ore Bruno Saccà è il nuovo presidente del Real Monterotondo Scalo.

Succede ad Aldo Merli, che alla scadenza del suo mandato ha deciso di dedicarsi allo sviluppo della scuola calcio e del settore giovanile del club.

Ci è dunque parso doveroso fare la conoscenza del nuovo numero uno del “Pierangeli” attraverso una chiacchierata dalla quale è emersa nitidamente la figura di un uomo molto perbene e con le idee chiare circa il futuro prossimo del club.

 

Presidente, innanzitutto congratulazioni per la sua nomina.

Essere al vertice di una realtà calcistica così importante e che catalizza l’amore di tanta gente rappresenta di certo una bella responsabilità.

Come la si affronta?

“Si affronta avendo maturato già un pizzico di esperienza, essendo stato vicepresidente per cinque stagioni.

E’ chiaro che adesso le responsabilità sono maggiori, trovandomi sul gradino più alto, però spero di far bene.

Diventare presidente di un club che è emanazione del paese dove sono nato, dove vivo e dove lavoro rappresenta però un grandissimo onore”.

bruno saccà real monterotondo scalo

In questo momento, come direbbe il Sommo Dante, siete fra color che son sospesi.

Come vivete questa fase di attesa di un ripescaggio probabile, ma non ancora certo in Eccellenza?

“La viviamo molto male, è inutile negarlo.

Con un pizzico di presunzione, dico che negli ultimi anni ci eravamo abituati ad una condizione molto diversa, essendo sempre stati promossi in maniera consecutiva dalla Seconda Categoria all’Eccellenza.

Purtroppo, dopo lo splendido quinto posto della stagione 2016/17 siamo incappati in una battuta d’arresto, in un’annata sfortunata.

Il problema principale è che, non sapendo ancora con certezza a quale categoria parteciperemo, non possiamo muoverci come vorremmo per comporre la rosa…”.

dirigenza real monterotondo scalo

L’ultimo campionato è stato contraddistinto da numerosi elementi avversi.

Che cosa non ha funzionato, secondo lei?

“Non amo aggrapparmi alla sfortuna, ma di certo quest’anno non siamo stati particolarmente fortunati.

Per tutti cito l’infortunio che ha tenuto fuori il nostro attaccante di riferimento, Valerio Nardecchia, per molto tempo.

Sicuramente sono stati commessi degli errori: forse il nostro spogliatoio si era un po’ esaurito.

Capita, è naturale che gli stimoli possano venir meno dopo anni che giochi nello stesso posto.

Sono elementi che non abbiamo saputo prendere in considerazione probabilmente, ma anche questo accresce l’esperienza.

Qualunque sia la nostra prossima categoria, siate certi che ripartiremo con grande umiltà”.

David Centioni Allenatore
David Centioni

Ripartirete anche da mister Centioni.

Quali sono le motivazioni che vi hanno indotto a confermare l’allenatore romano?

“Centioni è un tecnico molto preparato e sa porgersi con grande educazione e rispetto nei confronti di tutti.

Questa è una dote imprescindibile per noi del Real Monterotondo Scalo.

I “parolacciai” non sono i benvenuti qui da noi…”.

Presidente, non le chiedo di fare le veci del direttore sportivo Albanesi: i nomi degli eventuali nuovi arrivi non glieli domando.

Provo a dirottare le mie attenzioni sui confermati….

“Qualche idea ce l’abbiamo, però preferiamo attendere la collocazione definitiva della squadra.

Parlare prima equivarrebbe a mancare di rispetto a tanti ragazzi meravigliosi che attendono una chiamata da parte nostra”.

dino alessandri monterotondo
Dino Alessandri, presidente Eretum Monterotondo

Provo allora a stuzzicarla su un altro fronte.

In un’epoca di convergenze che prima parevano quantomeno improbabili e che invece si stanno realizzando per far fronte alla dilagante crisi economica che investe il Paese, è davvero impossibile ipotizzare in futuro un cammino insieme con i cugini dell’Eretum Monterotondo?

“Tutt’altro, le dico anzi che è estremamente ipotizzabile.

Già nell’ultima stagione c’erano stati approcci concreti.

Per quanto mi riguarda, io sono affezionatissimo a Dino e ad Athos Alessandri e so che anche loro nutrono la medesima stima nei miei confronti.

A non farci “quagliare” come avremmo voluto sono state essenzialmente le nostre difficoltà nel corso del campionato appena trascorso, ma la volontà di creare un’unica società in grado possibilmente di portare Monterotondo ai livelli che noi riteniamo meriti rimane intatta.

Siamo due realtà belle, solide, abbiamo due meravigliosi impianti in gestione per sette anni ciascuna, quindi dobbiamo continuare a lavorarci.

Contrariamente a quanto si potrebbe credere abbiamo avuto delle risposte positive da parte di quei tifosi che abbiamo interpellato in merito.

Non è un progetto accantonato, ne riparleremo più avanti”.

saccà real monterotondo scalo

Quale obiettivo si augura di conseguire Bruno Saccà nel corso del suo mandato da presidente?

“Nel corso di questi anni ho speso gran parte del mio tempo a seguire la prima squadra, ora mi sto appassionando anche al settore giovanile grazie al lavoro svolto dal mio predecessore Aldo Merli.

Sarebbe splendido riuscire a far crescere qualche ragazzo di talento, ci proveremo.

L’obiettivo che mi pongo è portare a termine il mio mandato, lasciando tutte le categorie giovanili nei campionati regionali”.

 

 

 

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