Real Monterotondo Scalo, Centioni sprona i suoi: “Non siamo inferiori a nessuno, è ora di dimostrarlo”

Real Monterotondo Scalo, Centioni sprona i suoi: “Non siamo inferiori a nessuno, è ora di dimostrarlo”

Il bel successo di domenica scorsa ai danni della capolista Vis Artena ha inevitabilmente riacceso l’entusiasmo in casa-Monterotondo Scalo dopo le tre battute d’arresto consecutive dei turni precedenti.

Può essere questo un fattore a cui aggrapparsi in vista delle ultime cinque uscite del torneo per gli eretini di David Centioni?

Abbiamo attinto alla fonte diretta, chiedendo al tecnico romano di illustrarci il momento dei suoi in vista di un delicatissimo rush finale che si aprirà con il delicatissimo scontro-salvezza con il Tolfa di Paolo Caputo.

La vittoria ai danni della capolista Vis Artena vi ha permesso di guadagnar punti su tutte le rivali.

Com’è stata assorbita dallo spogliatoio durante la settimana?

 “Sicuramente ha portato una ventata di entusiasmo e maggiore consapevolezza dei nostri mezzi.

Come ho avuto già modo di dire, da tempo stiamo lavorando bene, e abbiamo sempre disputato gare alla pari con l’avversario di turno raccogliendo forse meno di quanto seminato. Ma la realtà della classifica è quella e dobbiamo accettarla ed adattarci.

I ragazzi lo stanno facendo con molta serietà e il fatto di aver recuperato tutti gli elementi della rosa è sicuramente un’arma in più.

Siamo ben consapevoli che a livello di classifica è cambiato poco o nulla rispetto ad altre domeniche in cui il risultato magari ci era stato sfavorevole.

La strada è lunga, non lunghissima, ma ci sono ancora tanti scontri diretti e margini per poterne uscire”.

 Tabarini sta attraversando un gran momento e adesso è tornato a disposizione anche Nardecchia.

Quanto è importante il suo recupero?

“Tabarini è la nostra “croce e delizia” come si dice… 

E’ un giocatore dai mezzi fisici di altra categoria, ma ha faticato un po’ più degli altri ad adattarsi ad obiettivi magari diversi da quelli cui era stato abituato.

Non dimentichiamoci che è un classe ’95 a cui non si possono dare troppe responsabilità.

Lui deve solo pensare a migliorare i suoi difetti in allenamento come sempre gli dico e ad esaltare le sue qualità all’interno del nostro sistema di gioco.

I compagni, la società e anche io abbiamo molta fiducia in lui.

Fino ad ora l’ha ripagata a fasi alterne, ma siamo consapevoli che lui è una delle armi migliori del nostro arsenale.

Nardecchia è un giocatore importante che è stato praticamente fermo quattro mesi e per uno con la sua struttura fisica è come dover ricominciare tutto daccapo a stagione in corso.

Sta faticando a trovare il top della forma ma migliora allenamento dopo allenamento.

Di certo il solo averlo a disposizione è un grande vantaggio per noi e uno spauracchio per l’avversario”.

Domenica arriva un bivio importantissimo a Tolfa.

Ti aspetti una partita bloccata?

“Non penso.

Entrambe le squadre hanno necessità di fare punti e un pareggio penso non serva a nessuna delle due.

Domenica inoltre ci sono altri due scontri diretti in basso e una vittoria potrebbe essere linfa vitale in ottica dello sprint finale. Noi ci arriviamo con il morale molto alto e con una condizione fisica invidiabile in questo momento della stagione, per questo devo ringraziare il Prof. Balducci che sta facendo un lavoro egregio insieme al preparatore dei portieri Brizzi”.

A tuo giudizio, farà differenza conoscere già i risultati delle rivali?

“Certamente si.

Loro sono abituati a giocare con questo vantaggio, noi lo scopriremo domenica.

L’approccio mentale sarà come sempre fondamentale in una partita in cui l’emotività può giocare un ruolo fondamentale e decisivo prima ancora che gli aspetti tecnici o tattici”.

Attraverso quale strada passa la salvezza del Real?

“Allenarsi con la massima intensità e guardare una partita alla volta affrontando l’avversario come se ogni volta incontrassimo la prima della classe; con il giusto e dovuto rispetto, ma pure con la determinazione di non essere inferiori a nessuno”.

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