RACING CLUB ALL’ULTIMO RESPIRO, PRIMA SCONFITTA PER L’UNIPOMEZIA

RACING CLUB ALL’ULTIMO RESPIRO, PRIMA SCONFITTA PER L’UNIPOMEZIA

A cura di Simone Capone

RACING CLUB – UNIPOMEZIA VIRTUS  1 – 0

Racing Club: Cojocaru, D’Ambrosio, Oliva, Bisogno (34’st Petruolo), Ugolini, Chianelli, Seferi (32’st Priori), Buonocore, Celiani (24’st Placidi), Baraldi, Bozzoni   A disp.: Bergamini, Poklaki, Cesaretti, Mancini  All.: Petrelli

Unipomezia Virtus: Santi, Busti, Chirico, Princigalli, De Santis, La Forgia, Ricci, Cerro (1’st Pestrin), Laghigna (41’st Morelli), Valle, Elezi (40’pt Barbarisi)   A disp.: Scalibastri, Anselmi, Borshi, Pacillo   All.:Mancini

Arbitro: Truini di Latina

Marcatori: 45’st Buonocore

Note: ammoniti Busti (U), Oliva, Bozzoni, Seferi; espulso per doppia ammonizione Buonocore (R); espulso dalla panchina Celiani (R); recupero 1′ e 3′

Chi di spada ferisce di spada perisce: la Zona Cesarini che più volte in questa stagione ha regalato i 3 punti all’ Unipomezia stavolta si rivela avversa, visto che il Racing Club castiga i cugini pontini proprio al 90′ con Buonocore.

Nella splendida cornice della Pineta dei Liberti le squadre di Petrelli e Mancini si regalano un tempo per uno, affrontandosi alla pari come prevedibile.

I gialloverdi si schierano con il 4-3-3, con Celiani di punta ed i giovani Buonocore e Baraldi in mezzo al campo; gli ospiti rispondono con il collaudato 4-2-3-1, con il solito Laghigna in attacco e Princigalli nell’insolito ruolo di playmaker.

Il primo tempo è favorevole ai padroni di casa, che rintanano la capolista nella propria metà campo sfiorando la rete già all’ 8′ con una punizione battuta velocemente da Ugolini, che termina a lato di poco.

Seferi è imprendibile sulla destra e crea due pericoli in due giri di lancette, ma Buonocore prima e Bozzoni poi sono murati in area di rigore dalla difesa rossoblu.

L’unico squillo dell’Unipomezia, che fatica e non poco ad impostare la manovra, è un tiro dalla distanza di Princigalli, ben parato dal  portiere gialloverde.

Sul finale di tempo è ancora Racing Club, con il solito Seferi che prima calcia debolmente verso Santi e poi viene atterrato in campo aperto dall’intervento di Busti, punito con il giallo. Dalla punizione che ne consegue Ugolini prova ad aggirare la barriere, ma il suo tiro termina a lato.

L’undici di Mancini non riesce ad uscire dal guscio, così il tecnico pometino manda in campo Barbarisi per Elezi al 40′ e Pestrin per Cerro ad inizio ripresa.

I cambi portano i loro effetti benefici, l‘Unipomezia cresce e riesce ad impensierire la retroguardia di casa con un colpo di testa di Ricci al 2′, terminato a lato, ed un tiro dalla lunga distanza di Pestrin al 10′, bloccato da Cojocaru.

Il Racing non resta certo a guardare, così lo scatenato Seferi prova l’ennesima percussione solitaria che termina con un tiro di un soffio a lato.

Dall’altra parte le geometrie di Pestrin illuminano finalmente le manovre degli ospiti, che hanno l’occasione più grande per portarsi in vantaggio al 17′: il lob del metronomo rossoblu raggiunge Laghigna in area che difende palla e scarica un bolide sulla traversa di Cojocaru.

Quest’occasione fa sbandare la squadra di Petrelli, che rischia ancora sulla punizione di Barbarisi e sulla percussione di Valle, caparbio nel recuperare questo pallone che poi sibila vicino l’incrocio dei pali.

Quando il pareggio sembra materializzarsi alla Pineta dei Liberti, ecco arrivare la rete che fa esplodere i tifosi di casa: la difesa dell’ Unipomezia si fa trovare impreparata sul rinvio di Cojocaru, Buonocore è velocissimo nell’infilarsi tra le maglie arancioni e freddare Santi proprio al 90′. L’esultanza poco composta del giovane numero 8 frutterà anche il secondo giallo, che però non inciderà sulle sorti dell’incontro.

Grande prova di forza e personalità per il Racing Club, che conferma il suo trend positivo nell’ultimo mese ed approfitta anche dello stop del Real Colosseum per portarsi a meno uno dalla zona play-off; di contro l’Unipomezia raccoglie la sua prima sconfitta stagionale, unico neo di un girone d’andata che resta a dir poco strepitoso per i colori rossoblu.