Pro Roma, Pascucci: “Per noi era una giornata di festa, il rammarico c’è, ma ripartiamo da qui”

Pro Roma, Pascucci: “Per noi era una giornata di festa, il rammarico c’è, ma ripartiamo da qui”

A cura di Andrea Curati De Pietro

 

Mister Pascucci, allenatore del Pro Roma, è stato intercettato dai nostri microfoni a margine della semifinale persa contro la Vigor Perconti.

Un Pro Roma epico, che per la prima volta arrivava a tagliare questo traguardo, con il grande merito di averci provato fino alla fine al cospetto dei Campioni d’Italia.

Buonasera Mister,

Una gara giocata ad alti livelli soprattutto nel primo tempo, nella ripresa è calato il ritmo. Siete rimasti in gara fino al secondo gol della Vigor, è mancato, forse, un po’ di coraggio?

“Non lo so se è il coraggio o l’inesperienza a giocare certe partite. Peccato perché il primo tempo è stato molto equilibrato, siamo andati sotto uno a zero su una deviazione dove la palla si è impennata sotto la traversa. Dopo cinque minuti abbiamo avuto una palla gol con Simone (Pascucci ndr) quando da solo davanti la porta ha strozzato la conclusione. Sinceramente pensavo di soffrire molto di più.”

Una partita preparata nei minimi dettagli, con uno schieramento a specchio fra le due formazioni.

“La scelta è stata fatta sulla base di quello che abbiamo visto mercoledì contro la N. Tor Tre Teste. Abbiamo giocato bene nel secondo tempo con il 4-2-3-1 e ci abbiamo voluto riprovare anche perché sapevamo che anche loro giocavano così. Il primo tempo di oggi è stato bellissimo, i ragazzi sono stati perfetti. Ripeto, se Pascucci segnava dopo cinque minuti parlavamo di un’altra partita. Peccato per il gol annullato a Stefanelli, lì potevamo veramente rientrare in partita.”

Merito per averci creduto e lottato fino alla fine.

“Io l’ho detto prima della partita, qualsiasi cosa succeda non voglio vedere facce che piangono. Per noi oggi era una festa, peccato per il passivo troppo pesante ed immeritato. Sicuramente è questo quello che ci fa più male. Ci tengo a sottolineare l’etica Pro Roma, non abbiamo fatto scendere nemmeno un giocatore dalla prima squadra, perché ho ritenuto fosse giusto portare chi questo obiettivo l’aveva guadagnato sul campo. Questo è un motivo di orgoglio per noi, sono ragazzi eccezionali e gli faccio i miei complimenti e si meritavano un platea del genere oggi.”

Questa è la finale aspettata da tutti fin da settembre. Un pronostico?

“Non te lo so dire. Ad inizio anno si diceva che il Girone B fosse più debole fra i due, ma oggi non ho avuto questa impressione. Il Tor di Quinto è una corazzata e secondo me ha qualcosa in più a livello fisico, ma comunque andrà, sarà una gara spettacolare. La Vigor Perconti ha dalla parte sua un allenatore bravissimo che ne sa una più del diavolo. Lui è l’uomo in più per questa squadra.”

Un obiettivo raggiunto dopo un anno strepitoso. Il Pro Roma deve ripartire da qui?

“Noi in rosa abbiamo otto ragazzi classe ’99, terremo due fuoriquota, e abbiamo già preso qualche giocatore per il prossimo anno. In più abbiamo un gruppo di ragazzi 2000 che non vede l’ora di aggregarsi e andremo avanti così. L’obiettivo per l’anno prossimo dovrà essere quello di mantenere questo risultato e di centrare di nuovo le finali.”

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