Pomezia, Baylon senza paura: “A Sinalunga sarà come una finale. Proveremo a regalare una gioia ai nostri tifosi…”

Pomezia, Baylon senza paura: “A Sinalunga sarà come una finale. Proveremo a regalare una gioia ai nostri tifosi…”

Sotto il profilo del risultato, sostanzialmente è come se gara-1 tra il Pomezia e la Sinalunghese non si fosse neppure giocata.

Lo 0-0 maturato in via Varrone rimanda ancor di più qualsiasi discorso al decisivo snodo dell’Angeletti, dove domenica prossima (fischio d’inizio fissato per le ore 16:30) si dovrà determinare la squadra che avrà diritto a giocare la finale contro Porto d’Ascoli o Classe.

Al di là dei freddi numeri, tuttavia, la prima sfida tra la formazione di Bussi e Gagliarducci e quella di Fani di contenuti ne ha lasciati in dote parecchi.

Il primo è relativo alla conferma della solidità dell’undici senese: la difesa comandata da Calveri è assai ben registrata e difficile da sorprendere sia centralmente che sugli esterni.

Le statistiche, peraltro, già raccontavano di come i toscani avessero incassato pochissime reti nel corso del loro campionato (meglio hanno fatto solo i campioni regionali dell’Aglianese, ndr).

Il secondo poggia invece sull’interpretazione che Montagnoli e compagni hanno dato alla partita giocata al Comunale: compertura massimale degli spazi, baricentro basso e ripartenze ficcanti e pericolose.

In soldoni, il tipo di gara che il Pomezia si aspettava e proprio per questo motivo ha spesso provato a saltare il centrocampo avversario onde evitare di perdere il pallone in zone che risultassero pericolosissime vista la velocità di gente come Vasseur e Redi.

bizzaglia

Il terzo, che ci piace sottolineare, è il clima di grande fair play che si è respirato nel corso della partita e che, a nostro giudizio, è stato riassunto al meglio dal gesto del patron pometino Alessio Bizzaglia che, subito dopo il triplice fischio, si è immediatamente recato a bordo campo per stringere la mano a tutti i calciatori toscani.

Cartoline di una domenica con vista sulla Serie D, insomma.

Carlo Baylon ci pensa, ma preferisce tenere il più possibile sgombra la testa in vista della delicatissima gara di ritorno.

Il capitano del Pomezia di partite da dentro o fuori ne ha giocate parecchie nel corso di una carriera che ha fatto apprezzare le doti tecniche, ma ancor più quelle caratteriali.

Domenica scorsa il suo duello con il centravanti della Sinalunghese, il temutissimo Lucatti, è stato duro, a tratti spigoloso, ma mai irrispettoso.

Una sorta di sfida nella sfida che è stato molto apprezzato da chi ama soffermarsi su questi dettagli.

Non può che essere il centrale rossoblu ad avviarci verso quella semifinale di ritorno che da tanta gente viene attesa con comprensibile trepidazione.

 

Capitano, dall’alto della tua esperienza come ci si prepara a gare come quelle di domenica prossima?

“Io credo si debba stare più sereni possibile ed evitare di caricarsi troppo.

Ogni giorno in allenamento faremo un tipo di lavoro diverso in previsione del match e dobbiamo concentrarci sul quotidiano”.

baylon pomezia

Domenica avete mosso molto il pallone, ma non siete riusciti a trovare lo spunto vincente.

Merito dei toscani o potevate fare meglio in alcune circostanze?

“Dalle informazioni che avevamo preso su di loro, io credo che noi siamo riusciti a snaturare in parte le loro caratteristiche.

E’ vero che sono molto forti in fase di ripartenza, ma sono anche bravi a palleggiare e questo non glielo abbiamo consentito.

Con la Sinalunghese è rischioso cercare certe giocate in zone pericolose del campo perchè sono abili a rubar palla ed andare in contropiede.

Per il resto, va dato merito agli avversari di aver tenuto bene il campo ed accorciare”.

Lo 0-0 è un risultato che lascia tutto aperto.

Da parte dei vostri rivali ti aspetti un’interpretazione del match simile a quella di tre giorni fa o che magari proveranno a fare la partita?

“Il pareggio dell’andata farà del match di ritorno una sorta di gara secca, una vera e propria finale.

Domenica loro hanno avuto modo di conoscere le nostre caratteristiche, ma anche noi le loro.

Penso che davanti al loro pubblico proveranno ad avere un’attitudine di gioco diversa e magari palleggeranno di più rispetto a quanto fatto tre giorni fa…”.

pomezia

Il tuo duello con Lucatti è stato molto avvincente.

Che tipo di attaccante è il centravanti senese?

“E’ una prima punta molto fisica, ma dotata anche di una buona tecnica e progressione.

La nostra sfida è stata dura ma corretta ed all’insegna del rispetto reciproco.

Chi pratica questo sport sa bene che le botte si danno e si prendono, ma poi finisce là…”.

baylon lucatti

Dalla tribuna ho avuto la sensazione che, al di là delle venti reti che ha saputo realizzare nel corso della sua ottima stagione, Lucatti funga anche da specchietto per le allodole nel piano tattico di Fani.

Si abbassa ed apre spazi per chi viene da dietro…

“E’ così.

Lui fa il vertice alto, ma poi si abbassa e favorisce gli inserimenti dei due esterni, ma anche delle mezzali.

I toscani cercano costantemente di mettere in pratica quelle due o tre situazioni di gioco che riescono loro molto bene.

Dobbiamo tenerlo presente anche domenica prossima”.

Il terreno di gioco della Sinalunghese è in erba naturale.

Può rappresentare un’ulteriore insidia, arrivati a questo punto della stagione con il serbatoio in comprensibile riserva?

“Lo sarebbe stato in un periodo invernale, ma adesso non credo possa influire più di tanto.

Al massimo potrebbe farlo, se fossero presenti buche che obbligassero a giocate di un certo tipo”.

dragone pomezia

 

Carlo, a Sinalunga sarete seguiti da un centinaio di tifosi, pronti a sostenervi.

Te la senti di inviar loro un messaggio?

“Avere la nostra gente al seguito ci fa piacere e ci stimola ancor di più.

L’importante è che, al di là della posta in palio, sia sempre una festa dello sport.

L’augurio è che la nostra squadra si dimostri all’altezza della situazione e che possa regalar loro una gioia”.

 

 

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