Play-off di Promozione, parla lo specialista Cornacchia: “Meglio giocare per vincere in questa categoria che vivacchiare in Eccellenza…”

Play-off di Promozione, parla lo specialista Cornacchia: “Meglio giocare per vincere in questa categoria che vivacchiare in Eccellenza…”

Negli ultimi due anni Simone Cornacchia ha vinto altrettanti play-off di Promozione.

La prima finale se l’è aggiudicata con la maglia della Cavese, superando la Polisportiva Monti Cimini.

La seconda, è storia di pochi giorni fa, insieme ai compagni della Pro Roma contro lo Sporting Genzano.

Niente male per un ragazzo che tra un mese soffierà su ventuno candeline e che, catapultato nel mondo dei dilettanti dopo esser stato svezzato dal Certosa, già da qualche stagione si sta facendo apprezzare per le sue qualità nei due maggiori campionati dilettantistici della nostra regione.

D’altronde, se sei un under e giochi da difensore centrale, le qualità tecniche e caratteriali le devi avere per forza.

Chiedere per informazioni al “Papero” Antonini che su Simone ha puntato forte ai tempi del Montecelio e si è ripetuto nella successiva esperienza cavisella, senza snaturarne il ruolo.

Terminate le fatiche stagionali, l’eclettico difensore romano può concedersi il meritato riposo, in attesa di sapere se condividerà con il club di via Verrio Flacco l’emozionante prima in Eccellenza o se il destino lo porterà altrove.

 

L’anno scorso la Cavese, quest’anno la Pro Roma.

Hai deciso di specializzarti in materia-play off?

“Beh, non sarebbe male.

Vincere è sempre bello ed io onestamente preferisco giocare per vincere in Promozione, piuttosto che vivacchiare in Eccellenza…”.

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All’inizio del torneo, in pochi scommettevano sulla Pro Roma, poi avete dato vita ad un duello entusiasmante con il Villalba Ocres Moca…

“Quando sono arrivato io, a dicembre, eravamo quarti o quinti in classifica e sembrava impossibile riprenderli.

Poi però grazie al grande gruppo che si è formato abbiamo espresso un ottimo calcio e li abbiamo ripresi nonostante più di un problema.

Fiorini, ad esempio, è stato out per un mese, ma siamo comunque riusciti ad essere costanti.

Loro forse erano superiori come rosa, anche se resta un po’ di rammarico per come è andato lo scontro diretto a poche giornate dalla fine.

Forse avremmo meritato qualcosina in più, però alla fine abbiamo centrato il nostro obiettivo e va bene lo stesso”.

alfonsi racing club

Com’è stato condividere lo spogliatoio con un mostro sacro come Alfonsi?

“Maurizio lo avevo già conosciuto l’estate precedente.

Da fuori può sembrare un tipo burbero, ma in realtà è una persona fantastica.

Al di là del giocatore che è, posso dire che la sua presenza mette allegria all’interno di un gruppo”.

A chi dedichi questo secondo successo consecutivo?

“Potrà sembrare banale, ma lo dedico a mio padre ed a mia madre.

Da quando gioco mi sono sempre stati vicino e non mi hanno mai messo pressione.

Vederli felici domenica scorsa ha reso felice anche me”.

L’anno prossimo la Pro Roma affronterà la sua prima avventura nel Campionato di Eccellenza.

Cornacchia resterà ancora in via Verrio Flacco?

“Io qui mi sono trovato benissimo.

La società è molto seria e puntuale e la mia priorità va certamente a questo club.

Mercoledì avremo la cena di fine anno e nei giorni seguenti avremo modo di parlare.

La precedenza, come detto, spetta alla Pro Roma, anche se non nascondo che qualche sirena ha già cantato (ride)…”.

Quest’anno avevi cominciato la stagione tra le fila del Team Nuova Florida.

Come mai hai deciso di scendere nuovamente di categoria?

“Per una serie di fattori.

Primo perchè mister Bussone ama fare tante rotazioni con i suoi calciatori ed io cercavo maggiore continuità, poi per la lontananza da casa.

Ci tengo comunque a ringraziare tutti, specie il dg Danilo Pizi che ha fatto di tutto per trattenermi ad Ardea”.

antonini cavese

Simone, il prossimo sarà il tuo ultimo anno da under.

Ti spaventa questa prospettiva?

“A dire il vero, ci penso molto poco.

Finora sono stato fortunato e spero che le cose continuino così.

Secondo me, uno deve giocare perchè merita e non per una questione di obbligo”.

Il primo a credere su di te è stato Fabrizio Antonini.

“Con il “Papero” c’è un rapporto speciale.

Lui mi ha sempre fatto giocare centrale nonostante la mia età, mentre altri preferiscono dirottare i giovani sulle fasce”.

E se nelle prossime settimane dovesse arrivare una chiamata da parte sua?

“Beh, certamente andrei in crisi, però mi piacerebbe proseguire qui…”.

 

 

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