Pioggia di ammoniti, due espulsi e un gol annullato: la battaglia tra T. N. Florida e Carbonia finisce 1-1

Pioggia di ammoniti, due espulsi e un gol annullato: la battaglia tra T. N. Florida e Carbonia finisce 1-1


Team Nuova Florida-Carbonia 1-1

Marcatori: 63’ Gjuci (C), 72’ rig. Chavez (TNF)

TEAM NUOVA FLORIDA: Giordani, De Marchis, Scardola, Porfiri, Iacoponi (dall’85’ Stefani) Toskic, Tamburlani, Gambioli (dall’83’ Miola), Chavez, Capparella (dal 61’ Pallocca), De Costanzo (dal 72’ Moretti).

A disp.: Aniello,Scognamiglio, Conti, Magri, Gargiulo.

All.: Andrea Bussone.

CARBONIA: Carboni, Russu (dall’85’ Soumare), Fredrich (dal 76’ Isaia), Serra (dal 55’ Palombi), Cestaro, Bagaglini (dal 55’ Berman), Gjuci, Piredda, Stivaletta (dal 79’ Odianose), Mastino, Cannas.

A disp.: Odianose, Pischedda, Bigotti.

All.: Marco Mariotti.

Arbitro: Gabriele Totaro (sez. di Lecce)

Ass.: Riccardo Persichini (sez. di Macerata) e Justin Dervishi (sez. di San Benedetto del Tronto)

NOTE. Ammoniti: 5’ Cestaro (C), 14’ Serra (C), Capparella (TNF), 25’ Porfiri (TNF), 33’ Cestaro (C), 64’ Scardola (TNF), 66’ Chavez (TNF), 68’ Pallocca (TNF), 70’ Piredda (C), 72’ Carboni (C), 73’ Russu (C), 82’ Moretti (TNF), 86’ Stefani (TNF), 88’ Odianose (C).

Al 23’ Gjuci (C), fallisce un calcio di rigore colpendo il palo.

Al 64’ gol annullato a Toskic (TNF) per fuorigioco.

Espulso Pallocca (TNF) al 69’.

Espulso Palombi al 90’+4’ (C).

Angoli: 9-7.

Recupero: 0‘ pt, 4‘ st.

Serie D (Girone G), 4ª giornata

Domenica 18 ottobre 2020, ore 15

Stadio ‘Marco Mazzucchi’ di Ardea

Bussone schiera i suoi con il 4-2-3-1 con De Costanzo, Chavez e Iacoponi alle spalle dell’unica punta Gambioli, mentre Mariotti dall’altra parte risponde con il 4-3-1-2 con Stivaletta alle spalle di Cannas e Gjuci.

La prima occasione del match è per i padroni di casa al 7’, con Chavez che prova la conclusione a giro dal limite ma non inquadra di poco lo specchio.

La risposta sarda non si fa attendere: passa un minuto e Stivaletta si accentra bene dal limite per scaricare un destro violento dal limite che sfiora il palo alla destra di Giordani, che non deve intervenire.  

I laziali cercano ancora di rendersi pericolosi al quarto d’ora con il calcio di punizione dal limite di Chavez che finisce fuori di un soffio, poi al 22’ arriva l’episodio che potrebbe sbloccare la gara: punizione di Piredda dalla trequarti, Cannas va a terra nella mischia e per Totaro è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta l’ex Monterosi Gjuci, che però angola troppo la conclusione e colpisce il palo sinistro, graziando così Giordani e la squadra di Bussone.

Il match prosegue sul filo dell’equilibrio fino alla fine del primo tempo, con tanta lotta a centrocampo e poco spettacolo. Nel finale di prima frazione la gara si accende, con i padroni di casa vicini al gol con Iacoponi e Toksic, con il primo che accarezza il palo alla sinistra di Carboni dopo lo scivolone di Frefdrich sul rinvio lungo di Giordani, e il secondo che calcia col destro a giro dai venti metri ma ancora una volta senza inquadrare la porta.

L’ultima chance dei primi 45’ è per i sardi con il sinistro dalla distanza di Piredda alzato in angolo da Giordani poi Totaro fischia due volte e manda le squadre al riposo sullo 0-0.

La ripresa si apre senza cambi e con il Carbonia che dopo un minuto ha la prima opportunità co Cannas che si invola sulla destra e da posizione defilata chiama Giordani a una comoda parata a terra. L’equilibrio regna sovrano fino al 63’ quando Gjuci sblocca il risultato: tocco filtrante di Stivaletta per l’attaccante italo-albanese, che si incunea in aria e da distanza ravvicinata batte Giordani in diagonale per lo 0-1.           

La reazione laziale è veemente: punizione di Toskic dal vertice sinistro dell’area, il pallone si insacca all’incrocio dei pali, ma Totaro annulla per una posizione di fuorigioco attivo di un giocatore biancorosso che ha evidentemente influito sulla traiettoria.

I padroni di casa protestano in maniera furibonda, e un minuto dopo rimangono addirittura in dieci a causa dell’espulsione del neoentrato Pallocca, che dopo un contrasto con un avversario tra le due panchine viene rispedito negli spogliatoi dal direttore di gara nella successiva mischia.

A questo punto la gara si infiamma e fioccano le occasioni: prima Stivaletta va vicino al raddoppio con un bel diagonale da buona posizione deviato in angolo coi piedi da Giordani, poi Scardola ha una doppia occasione pochi minuti più tardi ma né il suo colpo di testa su calcio d’angolo né il suo tiro nel cuore dell’area trovano la porta.

Il Team Nuova Florida però è vivo e al 72’ perviene all’insperato pareggio: De Marchis fa tutto da solo, entra in area e viene steso da Berman, guadagnandosi un preziosissimo calcio di rigore. Dal dischetto Chavez trasforma di potenza a incrociare e fa eplodere i pochi spettatori presenti al Mazzucchi per l’1-1.

Il finale è una vera e propria battaglia, con i padroni di casa che paradossalmente spingono alla ricerca del vantaggio nonostante l’uomo in meno, e i sardi che fanno enorme fatica a rispondere adeguatamente. A 3’ dal 90’ i pontini hanno una colossale chance con il colpo di testa ravvicinato di Tamburlani, respinto miracolosamente da Carboni, prima dell’ultimo brivido portato dallo stesso numero 13 di casa, spostato nel finale nel ruolo di punta, che sfrutta un errore di Carboni nel rinvio, ma calcia debolmente tra le braccia del portiere.

In pieno recupero c’è spazio per il secondo cartellino rosso di giornata, con Palombi che viene rimandato anzitempo negli spogliatoi dopo una manata rifilata al neoentrato Stefani, prima del triplice fischio di Totaro che pone fine alla contesa.

E’ questo l’ultimo episodio di una gara intensissima e scoppiettante, che termina in parità, con più rimpianti per il Team Nuova Florida che per il Carbonia, ordinato per 70’, paradossalmente incapace di sfruttare l’uomo in più e che alla fine può accontentarsi del primo punto in trasferta. Gara gagliarda e orgogliosa invece della squadra di Bussone, che forse ai punti avrebbe meritato anche qualcosina in più per lo sforzo profuso nell’ultima parte di match, oltretutto con l’uomo in meno.