Piccheri indica la strada al Pomezia: “Per arrivare in alto serve lucidità. Il Sora ci dirà di che pasta siamo fatti…”

Piccheri indica la strada al Pomezia: “Per arrivare in alto serve lucidità. Il Sora ci dirà di che pasta siamo fatti…”

Il convincente successo di domenica ai danni dell’ostico Lavinio Campoverde ha risollevato morale e quotazioni del Pomezia nel Girone B di Eccellenza.

La squadra di Cristiano Gagliarducci si è resa interprete di una buona prestazione, anche se probabilmente ha denotato ancora un pizzico di mancanza di cattiveria nel chiudere le partite, evitando patimenti nel finale.

Di certo, comunque, il bicchiere pometino è tornato ad essere mezzo pieno.

Il rammarico, semmai, è legato ai tre punti sottratti dalla giustizia sportiva in merito alla famosa partita casalinga con il Latina Scalo Sermoneta.

Avendoli a disposizione, la classifica assumerebbe tinte ben più rosee e sospingerebbe gli uomini di patron Alessio Bizzaglia a soli due punti dalla vetta occupata da quel Sora che domenica riceverà al Tomei Baylon e compagni.

Un appuntamento che può certamente fornire risposte sullo stato dell’arte per quanto riguarda bianconeri e rossoblu.

Se tuttavia la squadra di Antonio Tersigni, che oggi tornerà ad allenarsi dopo il roboante successo di Morolo, potrà immediatamente canalizzare le proprie energie fisiche e mentali verso il big match, non altrettanto potrà fare il Pomezia, atteso già domani dalla complessa sfida di ritorno di Coppa Italia contro quella Campus Eur che un paio di settimane fa ha inflitto a Laghigna e soci un pesante 3-1.

Insomma, per il Pomezia si apparecchia una settimana da vivere intensamente e, se viene chiamata in causa l’intensità, l’associazione mentale con Alessio Piccheri scatta istantanea.

Il pluridecorato centrale classe 1975 ha fatto domenica scorsa il proprio esordio dal primo minuto in campionato domando, in coppia con Di Nezza, due clienti scorbutici come il talentuoso Recupero e l’esperto Ciccarelli.

A lui affidiamo quindi il compito di guidarci nel cuore di una settimana che dalle parti di via Varrone si vive con una certa ansia.

 

Partiamo dal match di domenica scorsa.

Per l’ambiente era davvero fondamentale tornare al successo dopo una settimana un po’ complicata…

“Sono state giornate all’insegna degli alti e dei bassi.

Sinceramente speravamo che i tre punti del match con il Latina Scalo Sermoneta non ci venissero tolti, adesso speriamo che il ricorso della società vada a buon fine.

Domenica scorsa era una gara da prendere con le molle: pur essendo una matricola, il Lavinio Campoverde ha costruito una buona squadra, realizzando il giusto mix tra elementi giovani ed esperti.

Grazie ad un approccio quasi maniacale, abbiamo però disputato un’ottima partita, specie nella mezz’ora iniziale, vincendo con merito”.

pomezia

Nonostante per te fosse l’esordio dal primo minuto, te la sei cavata egregiamente contro due avversari scorbutici come Recupero e Ciccarelli.

Ti senti già al top della condizione?

“Fino ad una decina di giorni fa avevo solo un tempo nelle gambe, ma contro la Campus Eur in Coppa Italia il mister mi ha chiesto di stringere i denti per tutti i novanta minuti a causa delle tante indisponibilità.

Non nascondo che alla fine ero abbastanza in debito di ossigeno.

Negli ultimi giorni però la situazione è decisamente migliorata: il prof ha fatto svolgere a me ed a Battaglia una mini-preparazione e già domenica mi sentivo bene.

Diciamo che sono al 70, 80% della condizione”.

A proposito di coppa, domani già si torna in campo per il ritorno dei Sedicesimi di Finale.

Servirà una mezza impresa contro la squadra di Scarfini dopo il 3-1 subito al Tobia…

“Non la definirei tale.

Loro sono certamente una buona squadra, ma possiamo farcela.

Chiaramente sarà necessario fare attenzione in fase difensiva e poi provare a realizzare le due reti necessarie per passare il turno….”.

piccheri pomezia

Domenica però si giocherà la supersfida contro il Sora.

Non c’è il rischio che la mente di qualcuno di voi viaggi anzitempo verso il Tomei?

“E’ per questo motivo che ci siamo noi “vecchietti”.

La società è stata molto chiara sugli obiettivi stagionali ed alla coppa ci teniamo.

Si è mantenuta una rosa nutrita perchè si vuole concorrere su ambo i fronti.

La coppa può garantire il giusto spazio a tutti i calciatori.

Se uscissimo, ce ne sarebbe di meno…”.

Di allori ne hai conquistati tanti nel corso della tua carriera.

A tuo giudizio, cosa deve fare quest’anno il Pomezia per tagliare per primo il traguardo?

“Ne parlavo con capitan Baylon giusto domenica scorsa dopo la partita.

Qualcuno ha definito disastroso lo scorso campionato del Pomezia, ma questa squadra è comunque giunta seconda andandosi a giocare i play-off.

Certo, per le qualità che aveva poteva vincere anche con qualche giornata d’anticipo il torneo, ma ormai è andata così…

Forse si è sopravvalutata la rosa o, chissà, magari si sono sottovalutati gli avversari”.

Alessio Piccheri

Da fuori che spiegazione ti sei dato o comunque quali errori debbono essere assolutamente evitati in questa stagione?

“La mia opinione è che questa sia una società strutturata e giustamente ambiziosa di far bene, ma forse la frenesia di dover vincere porti ad essere poco lucidi.

Per arrivare all’obiettivo che ci siamo prefissati dovremo mantenere tutti la giusta lucidità.

Soprattutto nei momenti meno fortunati…”.

Mancano ancora cinque giorni, ma una parola sul match del Tomei te la chiedo lo stesso: anche se saremo solo alla settima giornata d’andata, possiamo considerarlo il primo snodo importante del campionato del Pomezia?

“Assolutamente sì, giocheremo contro i primi della classe a casa loro.

Ad inizio anno, ho subito pensato al Sora come la favorita di questo torneo per blasone e tradizione.

Da quelle parti ho tanti amici, tra i quali il mio ex mister Antonio Pecoraro, e tutti mi dicono che quella è una squadra costruita per far bene.

Di sicuro sarà un banco di prova importante per noi, perchè ci consentirà di verificare di che pasta siamo fatti.

Al Tomei il Pomezia andrà con massima umiltà e rispetto nei confronti dei nostri avversari, ma anche con la voglia di dimostrare il proprio valore”.

 

 

 

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