Parla Massimo Corinaldesi. “Con l’Aurelianticaurelio mi sono sentito a casa, dispiace per come sia finita.”

Parla Massimo Corinaldesi. “Con l’Aurelianticaurelio mi sono sentito a casa, dispiace per come sia finita.”

Dopo aver stravinto il Girone A del Campionato di Promozione 2021/22 con l’Aurelianticaurelio, quest’anno Massimo Corinaldesi, almeno ad inizio stagione, lo vivrà ai box, da osservatore esterno ed imparziale. Il rapporto iniziato solo un anno fa con i blaugrana si è inaspettatamente concluso, dopo il trionfo annunciato di una cavalcata che ha visto i ragazzi di Mister Di Loreto in testa dalla prima giornata senza mai farsi superare dalle proprie avversarie.

L’ex DS tra le altre di Cisco, Fregene e Tivoli è considerato uno “specialista” dei salti di categoria e nel corso degli anni ha regalato diverse gioie alle piazze in cui è stato chiamato a dare il proprio contributo. Nonostante abbia girato in lungo e in largo le realtà del calcio regionale però, quest’ultima tappa all’Urbetevere Stadium, casa fino allo scorso anno dell’Aurelio, ha avuto un sapore diverso, quasi di punto d’arrivo, sia per questione geografica, che per la bontà del progetto messo in piedi che ha dato i frutti da noi tutti osservati: ma cosi non è stato.

Direttore, partiamo dalla fine: cosa le lascia una vittoria come quella dell’ultimo Campionato?

” L’esperienza dell’ultimo anno ha confermato per quanto mi riguarda la certezza che nel calcio, le vittorie le creano i gruppi forti. Quando c’è una squadra coesa e compatta è lì che si creano le annate vincenti, che può essere anche una salvezza se il progetto di cui si fa parte è orientato verso quell’obiettivo.

La società svolge sicuramente il suo ruolo importante, per esempio con il patron Mauro Lumaca c’è sempre stata una visione comune, ma è il campo che ha l’ultima parola. A livello personale questa stagione in particolare, mi ha regalato tante gioie, in gran parte scaturite dalle difficoltà che abbiamo incontrato durante il percorso.

Tutti dicevano che avevamo la squadra più forte: secondo me non eravamo forti, ma fortissimi, l’unico problema è che non siamo mai riusciti a fare una partita con la rosa al completo: infortuni, Covid, un allenatore che ha abbandonato la nave dopo un mese, diciamo che il nostro premio ce lo siamo dovuti sudare forse più degli altri e per questo devo ringraziare i ragazzi che mi hanno regalato delle domeniche fantastiche. D’altra parte devo confessare che però, c’è un po’ di amarezza per come si è conclusa la favola Aurelio.”

Invece questa estate non ha trovato un progetto che la convincesse?

” Sicuramente non mi reputo un Direttore “comodo”, rispetto a molti che fanno dell’accondiscendenza verso la proprietà il punto di forza e molto spesso non possono nemmeno definirsi del mestiere. In questo lavoro sono una persona che difende gli investimenti dei Presidenti, e questo a volte può creare attriti con la Società stessa, e penso che ad un dirigente che ricopre questa carica non debba mancare il coraggio per creare un confronto dove e quando è necessario.

Se c’è una proprietà che però osserva ed apprezza il tuo lavoro, è difficile che si venga a creare una posizione di contrasto. Per quanto mi riguarda, tendo molto a voler mettere le mie impronte nelle realtà in cui opero e preferisco dare vita ad un progetto che mi vede sempre coinvolto in prima persona, sono fatto così.

Solo quest’anno ne ho viste di squadre partite per vincere tutto, che hanno a malapena centrato la salvezza, costruite da pseudo direttori che continuano a mantenere il proprio incarico, evidentemente è così che deve andare.”

Da osservatore esterno chi vedi tra le favorite in Eccellenza?

“Ancora molto presto per puntare su un cavallo vincente. Sicuramente, a discapito dei gironi, per giocatori presi, spessore e competenza dello staff tecnico, il titolo di possibile protagonista spetta all’ UniPomezia: hanno messo in piedi una grandissima squadra, la Presidenza mi sembra molto ambiziosa, hanno un bravissimo Direttore che è Fabio Quadraccia. Secondo me hanno tutte le carte in regola per fare un bel percorso.”