PARLA L’EROE DI FIRENZE, DIEGO TORNATORE: “GIOCARE PER L’EUROPA E’ STATO BELLISSIMO, MA ORA PENSO SOLO AL COLLEFERRO”

PARLA L’EROE DI FIRENZE, DIEGO TORNATORE: “GIOCARE PER L’EUROPA E’ STATO BELLISSIMO, MA ORA PENSO SOLO AL COLLEFERRO”

Il paradiso all’improvviso.

E’ ciò che ha vissuto ventiquattro ore fa Diego Tornatore, autore della doppietta che ha definitivamente steso l’Umbria dopo il sigillo iniziale di Luca Marongiu e che ha regalato al Lazio il visto d’accesso alla prossima edizione della Uefa Region’s Cup in programma nel 2015.

“Non sono abituato a giocare per l’Europa e giocare la gara di ieri è stato emozionante anche per le illustri presenze in tribuna a Firenze  – commenta schietto l’attaccante di origini irpine – Manifestazioni come quelle di ieri ripagano anche noi calciatori che anche in queste categorie giochiamo sempre con impegno e professionalità”.

Ventinove anni recentemente compiti, Tornatore è un calciatore in grado di emozionare il pubblico.

Nella nostra regione lo ha fatto a Sora, a Monte San Giovanni Campano, a Cisterna e dalla scorsa stagione lo fa a Colleferro.

Enrico Baiocco dice di lui: “E’ il giocatore più universale che esista in questa categoria, può e sa fare tutto.

Non solo è decisivo, ma è anche divertente”.

Il tecnico rossonero, che in passato ha allenato altri talenti purissimi come Chiavarini, Pizzolatto e Gama, non si capacita del perché uno come lui non sia arrivato e quotidianamente lo punzecchia: “Ricordati di darti uno schiaffo ogni volta che ti guardi allo specchio”.

“E’ tutto vero – conferma l’asso del Colleferro – Il mister ed io abbiamo un ottimo rapporto.

Comunque non ho rimpianti per quello che poteva essere e non è stato.

Si vede che meritavo di essere un giocatore da Eccellenza ed a me sta benissimo così”.

Smaltita la sbornia fiorentina, bisogna però subito rituffarsi nel quotidiano, ossia nella preparazione del match interno con il Cecchina.

Sulla carta non sembra una gara proibitiva.

O sbaglio?

“Non è così.

Anzi, sono proprio queste le partite che noi giocatori temiamo di più, perché possono creare più di un problema.

La carta non esiste, c’è solo il campo e le partite vanno giocate sempre al 100%, perchè nel calcio nulla va mai dato per scontato”.

Tre giorni dopo sarà di nuovo Coppa Italia.

“Quest’anno siamo partiti subito forte anche in quella competizione, dovendo affrontare il derby con la Vis Artena.

Per fortuna abbiamo vinto e siamo riusciti a regalare questa soddisfazione al presidente Talone, che ti teneva moltissimo”.

Ai nastri di partenza siete stati inseriti tra le squadre che si giocheranno il campionato.

Che torneo sta vedendo?

“Mi sembra molto equilibrato.

Alcune squadre, tra cui noi, hanno certamente qualcosina in più delle altre, ma le insidie sono ovunque.

Quanto a noi non ci stiamo ancora esprimendo al massimo, ma siamo comunque in media e non abbiamo mai perso.

Questi campionati si vincono anche soffrendo…”.

Come va l’intesa con Carlini?

“Alessio è uno degli attaccanti più complementari con i quali abbia mai giocato.

Tra di noi non c’è alcuna competizione come qualcuno ventilava ad inizio stagione, anzi ci aiutiamo a vicenda ed ormai per capirci basta uno sguardo”.