Palestrina, le prime parole di Di Loreto: “Tornare qui è uno stimolo forte”

Palestrina, le prime parole di Di Loreto: “Tornare qui è uno stimolo forte”

Il Palestrina torna indietro di circa un anno.

La società prenestina ha deciso di sollevare dall’incarico mister Umberto Fatello dopo il k.o. interno contro il Tor Sapienza per 4-1 (in gol il neo arrivato Laghigna per gli arancioverdi) e ha richiamato Cristiano Di Loreto, l’allenatore che ottenne il salto di categoria nella Promozione 2018-19 (subentrando in corsa e tenendo un ritmo pazzesco nella seconda metà di stagione) e guidò la squadra nella prima parte dello scorso torneo di Eccellenza.

“Sicuramente ero rimasto dispiaciuto da come era finita la mia precedente avventura qui, d’altronde il mestiere dell’allenatore è fatto anche di queste cose.

Il fatto di poter rientrare ha rappresentato uno stimolo forte.

Tra l’altro ho uno splendido rapporto con capitan Giovanni Cristofari, i fratelli Marini e con tutto il club, non potevo rifiutare una piazza come questa dove si respira calcio.

Inoltre la società è venuta incontro a tutte le mie richieste, segno tangibile della stima che c’è nei miei confronti: non so dove potremo arrivare, ma certamente metterò il massimo impegno in questa mia seconda avventura a Palestrina”.

Di Loreto spiega che il patron Augusto Cristofari e il direttore sportivo Enrico Pagliaroli non gli hanno posto particolari obiettivi: “La società mi ha chiesto di fare il meglio possibile, alla fine vedremo dove saremo arrivati”.

E’ davvero strano che un tecnico apprezzato come lui non abbia trovato una panchina in estate: “Ero a un passo dalla chiusura con due club molto importanti, ma alla fine non se n’è fatto nulla.

Comunque, siccome sono un tecnico che non ama essere sponsorizzato o proporsi, mi aveva fatto molto piacere l’essere avvicinato da queste società”.

Oggi dirigerà il primo allenamento: “Conosco ovviamente i ragazzi che c’erano l’anno scorso e questo potrà essere un vantaggio per accelerare il processo di “digestione” dei miei metodi di lavoro.

Anche altri giocatori che non ho allenato li ho incrociati sui campi e la rosa è indubbiamente valida.

Diciamo che parto con un mese di ritardo rispetto alla concorrenza, ma c’è il tempo per fare una buona stagione” conclude Di Loreto.

(Ufficio Stampa Palestrina)