Pagliaroli scuote il Villalba Ocres Moca: “Il 99% non basta, dobbiamo dare il 101%. I senatori? Devono trainare il gruppo…”

Pagliaroli scuote il Villalba Ocres Moca: “Il 99% non basta, dobbiamo dare il 101%. I senatori? Devono trainare il gruppo…”

Senza peli sulla lingua.

Chi naviga nelle acque del nostro calcio regionale, conosce bene la schiettezza di Enrico Pagliaroli.

Tornato a Villalba da direttore generale dopo le positive esperienze nei settori giovanili di Spes Artiglio e Ponte di Nona, a lui ed al riconfermato Gianluca Angelucci la società dei presidenti Scrocca e D’Autilia ha chiesto di comporre una rosa in grado di salvarsi senza troppi patemi nella stagione del ritorno nel massimo campionato regionale.

Un obiettivo che i tiburtini possono certamente centrare, a patto che i giovani di talento di cui dispongono si convincano al più presto delle loro capacità e che gli elementi più esperti riescano a toccare in loro le corde giuste per accelerarne la crescita attraverso l’esempio.

Nonostante un avvio di stagione contraddistinto da qualche delusione di troppo, in via Pantane si vive con una certa serenità il momento, anche se tutti attendono che la fatidica scintilla inneschi la reazione sperata.

Al dg il compito di provare a stimolarla.

 

Al netto della sconfitta a tavolino con l’Almas, in campionato il Villalba Ocres Moca ha raccolto solo cinque punti nelle prime sette uscite.

Solo una questione di approccio al campionato o c’è dell’altro?

“A mio giudizio, credo che più che altro dovremmo cominciare a scuoterci di dosso qualche timore reverenziale di troppo per questa categoria.

Se analizziamo le varie gare che abbiamo disputato, non siamo mai andati veramente in difficoltà con nessuno, neppure al cospetto di squadre importanti, ma siamo sempre stati condannati da errori individuali.

Questo mi porta a dire che dobbiamo aumentare il livello di attenzione, perchè l’Eccellenza non è la Promozione.

Qui ogni sbaglio lo paghi a caro prezzo.

Tutta la dirigenza era consapevole che sarebbe stato un anno difficile per tutta una serie di fattori, però abbiamo le qualità per uscirne fuori.

Molti osservatori sostengono che abbiamo i giovani migliori del campionato ed infatti siamo soliti scendere in campo ogni domenica con un classe 2000 e tre ’99 fin dal primo minuto.

Di loro siamo estremamente soddisfatti, casomai una svegliata (testuale, ndr) devono darsela i grandi.

Da gente come Fagioli, Nasti, Prioteasa e Muzzachi ci aspettiamo di più.

Sono tutti ragazzi bravi, intelligenti e devono capire che dall’alto della loro esperienza devono fungere da traino nei confronti dei compagni più giovani…”.

Qualcuno però sostiene che la rosa, pur di acclarato talento, sia troppo giovane per questo torneo.

Cosa ti senti di rispondere in merito?

“I giocatori che indossano la maglia del Villalba per me sono i più forti.

Punto.

Lo ripeto: finora le prestazioni migliori sono state quelle dei vari Zanoletti, Libertini, Di Bari e Bartucca, solo per citarne alcuni.

Il mister sta lavorando alla grande, gode della massima fiducia da parte di tutti noi”.

In mezzo a qualche delusione di troppo, il mercoledì da leoni con la Bricofer Casal Barriera.

Perchè il Villalba non riesce a tirar fuori quello spirito più frequentamente?

“Quel giorno non avevamo nulla da perdere e credo che scendere in campo con la mente libera ci abbia aiutato a fornire una prestazione davvero importante.

Ci siamo detti: “Questo è ciò che sappiamo fare, dunque facciamolo”.

Poi però arrivano gare come quella con il Montalto, una nostra rivale diretta, in cui rischiamo di prendere due gol nel giro di un minuto.

Dobbiamo essere più incisivi, agonisticamente cattivi come siamo stati contro il Casal Barriera.

Specialmente in casa”.

Domenica prossima farete tappa a Casal del Marmo.

Che tipo di interpretazione ti aspetti da parte della squadra contro l’Astrea?

“Dobbiamo scendere in campo cattivi, determinati, senza sentirci le vittime designate.

Così facendo, sono certo che la prestazione la faremo, come contro l’Eretum Monterotondo ed il Team Nuova Florida.

Dobbiamo dare tutto: il 99% dello sforzo non basta, bisogna andare oltre.

Serve almeno il 101% per vincere”.

I tifosi vi sostengono con grande passione.

Ti senti di lanciar loro un messaggio?

“Ci sono sempre vicini e di questo li ringrazio.

A loro chiedo di continuare a farlo e di avere pazienza.

La squadra ce la sta mettendo tutta”.

 

 

 

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