OSTIAMARE: PER CONTINUARE IL MOMENTO POSITIVO SERVIRANNO ALTRI TRE PUNTI CON L’ANZIOLAVINIO: ECCO COME CI ARRIVA

OSTIAMARE: PER CONTINUARE IL MOMENTO POSITIVO SERVIRANNO ALTRI TRE PUNTI CON L’ANZIOLAVINIO: ECCO COME CI ARRIVA

Una partita molto importante anche se ancora c’è molto da scrivere, Ostiamare-Anziolavinio,  essendo solo all’antivigilia della seconda giornata di campionato. I biancoviola di patron Lardone, che pure hanno ben figurato già domenica scorsa espugnando per 2-0, risultato alquanto british, il terreno del palestrina, non possono nè vogliono fermarsi. E’ risaputo che le ambizioni della società lidense sono quelle di fare subito meglio del sesto posto della stagione appena trascorsa, il che vuol dire – necessariamente – almeno entrare nella griglia playoff del gruppo G, per tentare il salto di categoria. Ma vediamo come ci arriva, a questo scontro e a questa stagione, la squadra ostiense.

A cura di Giovanni Crocé

SQUADRA RAFFORZATA, ANCHE SE ALFONSI NON C’E’ PIU’

L’impressione immediata, a leggere nomi e profondità della rosa, un sempre più deciso mix tra esperienza, giovani e giovanissimi (questi ultimi, come da diktat presidenziale, meglio ancora se direttamente promossi dalla fiorente Juniores Nazionale, che l’anno scorso ha vinto il girone ed è stata eliminata solo ai quarti dai napoletani della Mariano Keller). I “pezzi forti” della rosa, a livello di nuovi arrivi, sono gli acquisti delle punte Christian Massella (ex giovanili biancoviola, classe 1990, proveniente dall’anziolavinio) e Orlando Fanasca (prima punta con un passato importante anche con la Fiorentina, proveniente dalla Lupa Castelli Romani ma che già aveva fatto non bene ma benissimo nei recenti anni d’oro del Città di Marino), e del terzino Marco Angeletti (classe 1986 proveniente sempre dall‘Anziolavinio). Oltre a questi tre senior i giovani in età di lega presi subito per fare i titolari o i titolari aggiunti, pronti subito a entrare in gioco dalla panchina, sono due mediani classe 1995, Tommaso Maestrelli Jr. (Ex prodigio e regista del futbolclub, con gli oranje di Roma Nord ha vinto campionato e coppa italia di promozione due stagioni fa, vinto un torneo delle Regioni Juniores con coach Giannichedda e giocato tutto l’anno passato da titolare fisso in eccellenza) e Alessandro Biagiotti (ultimo capitano della Berretti della Ternana, due anni fa nella primavera del Brescia, tornato nel Lazio dopo anni splendidi nelle giovanili dell’Urbetevere, dove ha giocato sino agli allievi elite per poi far partire il suo giro d’Italia). A completare il rooster dei portieri è giunto via Sora il portierino Ludovici, classe ’94, per mettere un po’ di Pepe a Travaglini, attualmente il titolare della porta ostiense.

Va detto, a scanso di non essere miopi, che l’assenza reale e più pesante, in termini di fantasia, leadership, gol e presenza nello spogliatoio, è quella di Maurizio Alfonsi, talentuosissimo “numero 10” che fino a maggio è stato il capitano dei “gabbiani” lidensi ed ironia della sorte calcistica, già domenica pomeriggio alle 15 tornerà all'”Anco Marzio” di Ostia lido, ma per fare male, sportivamente parlando, ai suoi freschissimi ex compagni, perchè proprio oggi ha firmato per l’Anziolavinio di Patron Rizzaro. A prescindere dalla qualità degli arrivi questa assenza andrà attentamente soppesata nell’arco di tutto il campionato perchè spesso il “Magic Box” tanto stimato, tutt’ora, da Patron Luigi Lardone, era solito togliere diverse castagne dal fuoco in alcuni match complicati (spesso con punizioni dal limite magistrali) ai suoi. Ma va detto anche che per contro, il cammino in queste primissime battute stagionali è stato positivo, tre punti in campionato sono arrivati in una trasferta al debutto sempre insidiosa e sono già stati superati (due pareggi per 1-1 e due affermazioni ai calci di rigore rispettivamente contro Nuorese e Isola Liri) altrettanti turni di Coppa Italia di Serie D, tanto è vero che il prossimo step in coppa sarà affrontare in casa in gara  unica, il prossimo 15 ottobre, la Lupa Castelli Romani.

PERCHE’ SI:  L’Ostiamare può centrare l’obiettivo perchè l’amalgama appare già discreta, la difesa piuttosto solida dove c’è l’esperienza di Martinelli, e la qualità di giovani dalle già buone qualità come De Nicolò e Cesaretti, oltre al già citato travaglini. In fascia, tra difesa e attacco, agirà presumibilmente con la solita maestria nella due fasi il classe 1989 Daniele Piro, in mezzo c’è oltre ai giovani anche la impagabile qualità del metronomo classe 1984 Adriano D’Astolfo, andato anche in gol al debutto in campionato assieme al compagno di reparto Andrea Costantini (jolly buono spesso anche per recitare la parte del difensore centrale) e assurto a vero uomo squadra. Attualmente infortunato (ne avrà almeno fino a metà ottobre per una brutta frattura al piede) il “nueve” Loreto Macciocca, ma tra i più esperti Massella e Fanasca e giovani di assoluto spessore (il già titolare Davide Ferri, classe ’97 salito direttamente dagli allievi elite di Patanella), Sargolini (’95 a cui sembra aver fatto benissimo l’annata in eccellenza in prestito al Grifone Monteverde, dove da esterno d’attacco puro era sovente man of the match e tra i migliori giovani del massimo campionato regionale laziale) e Daniel Rossi (bomber classe ’96 salito direttamente dalla Juniores Nazionale, assieme al trequartista  Alessio Palazzini, già andato a segno in coppa con l’Isola Liri), sembrano non mancare le alternative davanti.

PERCHE’ NO: Perchè arrivare ai playoff e fare meglio della pur buonissima campagna scorsa non è scontato nè facile, soprattutto in una serie D dove dovrebbero esserci almeno di nome, più giocatori di categoria superiore, per l’effetto domino a cascata determinato dalla fusione nella C divenuta a girone unico e perchè oltre ai lidensi, Lupa Castelli ed Olbia sembrano avere davvero le carte in regola per fare un gran campionato. E aggiungiamo anche che la piazza di Ostia è storicamente tra le più esigenti della categoria e avrebbe fame di serie C come non mai e qualche pressione, grande o piccola, potrebbe alimentarla ai primi risultati non soddisfacenti. La partenza positiva sarà fondamentale per far lavorare bene il tecnico, anche lui bravo e nuovo, come Roberto Chiappara (classe 1973 arrivato, anche lui, dall’Anziolavinio ma già esperto della categoria assaggiata anche a Fidene) e il suo staff, con l’ex giocatore di serie A Daniele Berretta come secondo allenatore e Fabrizio Mataloni (manco a dirlo, anche lui ex Anziolavinio) come preparatore atletico. Il modulo dovrebbe essere un 4-3-3 di partenza che spesso potrebbe diventare 4-4-2 o 4-2-3-1 a seconda delle necessità dettate da avversario, infortuni e svolgimento tattico della partita.

OBIETTIVO MINIMO: PLAYOFF

GIOCATORE DA SEGUIRE: Daniele Sargolini: classe 1995, talento da vendere come esterno offensivo, di cui è stato probabilmente il miglior esemplare in Eccellenza nella passata stagione durante il prestito al Grifone Monteverde. Oltretutto è prodotto delle giovanili biancoviola, come piace al presidente Lardone.