MORRONE: “LA CHIAMATA DELLA VITERBESE CASTRENSE NON SI PUO’ RIFIUTARE”

MORRONE: “LA CHIAMATA DELLA VITERBESE CASTRENSE NON SI PUO’ RIFIUTARE”

La notizia del suo accordo con il club di patron Camilli ha aggiunto pepe alla giornata odierna.

D’altronde, quando a muoversi è uno dei dirigenti più apprezzati (ed uno dei pochi dotati delle congrue certificazioni, ndr) del nostro ambiente, la cosa non può chiaramente passare sotto silenzio.

Nel suo palmares spiccano i successi di Pisoniano, Gaeta e Civitavecchia, arrivati curiosamente sempre a distanza di tre anni l’uno dall’altro.

E visto che l’ultimo della serie è datato 2011, i tifosi della Viterbese Castrense e, di riflesso, quelli del Rieti comincino pure a toccare i propri amuleti.

Morrone, come ci si sente a tornare in sella?

“Dopo due anni di forzata inattività, confesso che cominciavo a demoralizzarmi.

Peraltro, avevo giurato a me stesso che non avrei più lavorato per club di Eccellenza, dal momento che pensavo, forse in maniera presuntuosa, di aver già dimostrato abbastanza in questa categoria”.

E poi cosa è accaduto?

“Molto semplicemente ho ricevuto una chiamata da parte del preidente Camilli che avevo avuto il piacere di conoscere anni fa durante il calciomercato.

Alla proprietà occorreva una figura che conoscesse bene questo ambiente e così ci siamo accordati in maniera piuttosto rapida.

Una chiamata come quella della Viterbese Castrense non si può mai rifiutare”.

Perchè ha accettato?

“Attendevo un club di categoria superiore, ma considero la Viterbese Castrense già da categoria superiore.

Sono molto determinato per questa nuova avventura, ho stimoli importanti”.

Ha già avuto modo di conoscere la squadra?

“Sono stato mezz’ora al campo oggi pomeriggio ed ho salutato rapidamente mister Pirozzi ed i giocatori.

Da domani (giovedì per chi legge, ndr) avrò molto più tempo per stare con loro”.

E cominciare a fare le valutazioni…

“E’ il mio compito, in accordo con le esigenze della società e del tecnico, però una cosa voglio dirla con chiarezza fin d’ora…”.

Prego.

“Alfonso Morrone non ha pregiudizi di sorta verso nessuno, lo indica la mia storia personale.

D’ora in avanti, saremo tutti sotto esame, io per primo.

Sento parlare di tagli, ma di sicuro e preventivato non c’è nulla.

Solo dopo un’attenta valutazione delle situazioni si deciderà se cambiare qualcosa o meno”.

Cosa le ha chiesto la proprietà?

“La famiglia Camilli vorrebbe ripetere con la Viterbese Castrense quanto fatto con il Grosseto, raccolto in Serie D e portato fino alla cadetteria.

Noi tutti abbiamo davanti una grande opportunità, ci giochiamo qualcosa di estremamente importante”.

Il Rieti del suo amico Francesco Punzi ha cinque punti di vantaggio su di voi.

“Sicuramente un buon bottino dopo otto giornate di campionato, ma nel calcio non c’è nulla di definitivo.

Anni fa, quando lavoravo per il Gaeta, avevamo sette punti di vantaggio sul Boville Ernica al giro di boa e nel finale di campionato rischiammo seriamente di venire superati.

La strada è lungo ed in questo campionato l’esperienza m’insegna che non bisogna mai abbassare la guardia, quindi manteniamo la calma e pensiamo a come recuperare il gap”.

La Viterbese Castrense guadagna un grande direttore sportivo, ma noi perdiamo un ottimo commentatore tecnico per le nostre telecronache…

“Collaborare con voi la domenica mattina è stato un grande piacere.

Colgo l’occasione per ringraziare tutta la redazione di Sport in Oro, a partire da Raffaele Minichino, per tutta la stima dimostrata nei miei confronti anche nel periodo in cui sono stato fermo.

Voi non vi siete mai dimenticati del sottoscritto, a differenza di altri”.

Il calcio, si sa, è pur sempre una ruota….