Monti Cimini, Torroni lascia: “E’ venuto meno l’entusiasmo, ma restiamo amici”

Monti Cimini, Torroni lascia: “E’ venuto meno l’entusiasmo, ma restiamo amici”

Francesco Torroni si accinge a lasciare la Polisportiva Monti Cimini.

Lui che insieme a Gianni Patrizi ed a Francesco Pecci aveva dato il la alla nascita del club giallonero si farà da parte, lasciando a Patrizi la piena gestione della società e rimanendo solo come socio esterno.

“In questi tre anni alla PMC sono stato bene e mi lascio in ottimi rapporti con tutti – spiega l’ormai ex presidente – Purtroppo però, per una serie di fattori, il grande entusiasmo iniziale con il trascorrere del tempo è venuto meno e personalmente avverto l’esigenza di farmi da parte.

La Polisportiva Monti Cimini resta comunque una bella realtà che può durare a lungo, cosa che auguro a chi se ne occuperà in futuro”.

Nell’ultima stagione è arrivata la seconda promozione in Eccellenza negli ultimi tre anni.

“Il bilancio è abbastanza positivo e credo vadano sottolineati il lavoro ed i meriti di Cammillucci e di Salerno – prosegue Torroni – Mi ritengo soddisfatto anche per quanto riguarda il nostro settore giovanile, visto che abbiamo conservato la categoria regionale con la Juniores e, da quello che mi assicurano, anche con gli Allievi.

Il rammarico poggia sulla gestione del campo di Soriano nel Cimino, che ci è stato tolto attraverso un bando-capestro.

Mi piace però rimarcare l’acquisto di due pulmini per condurre i ragazzi agli allenamenti e poi riportarli a casa, segno evidente che gli sforzi sono stati fatti, eccome…”.

Altro aspetto che ha destato più di un rimpianto è stato il naufragio della liaison tra i comuni che dovevano sostenere il progetto della Polisportiva.

“Strada facendo, sono rimasti al nostro fianco solo quelli di Vallerano e Vignanello, mentre gli altri due (Soriano e Vasanello, ndr) hanno preferito concentrarsi su realtà locali che militano nelle categorie inferiori – racconta con amarezza Torroni – Purtroppo accadde anche quando ero presidente della Sorianese.

Anche lì, con una squadra che pure schierava gente come Amassoka, venivano a vederci cinquanta persone la domenica…”.

Dopo l’amara retrocessione di dodici mesi fa, attraverso il ripescaggio alla Monti Cimini si spalancheranno nuovamente le porte del massimo campionato regionale.

“Alla società auguro di affidarsi a persone competenti ed in grado di allestire una squadra in grado di mantenere serenamente la categoria – continua Torroni – Rispetto al passato l’errore da non ripetere è quelli di attribuire il ruolo di referente dello spogliatoio a più persone.

Il mio personale suggerimento è di individuarne una ed assegnare solo ad essa il compito di comunicare eventuali problematiche a Patrizi oppure a Pecci.

La storia ci ha insegnato che, fino a quando si è seguita questa strada, i risultati sono arrivati…”.

Il suo dietrofront è irreversibile.

“Negli anni passati questo per me era il momento più bello dell’intera stagione, poichè si progettava il futuro e si contattavano calciatori – chiosa il dirigente – Ora invece provo nausea nei confronti di determinate dinamiche di questo ambiente, ho visto troppi voltafaccia.

Negli ultimi giorni ho ricevuto tanti attestati di stima, anche da parte di persone che non conosco personalmente, e la cosa mi ha fatto piacere, però non cambio idea.

In futuro non so cosa accadrà, ma al momento ho bisogno di staccare.

Dopo dieci anni devo proprio ricaricare le pile (sorride)…”.