Montespaccato, il Presidente Monnanni: “Grazie ai successi sportivi e sociali abbiamo restituito orgoglio e senso di appartenenza”

Montespaccato, il Presidente Monnanni: “Grazie ai successi sportivi e sociali abbiamo restituito orgoglio e senso di appartenenza”

In vista dell’inizio della nuova stagione sportiva e del VI anno del Programma “Talento & Tenacia” il Presidente di Asilo Savoia, azienda pubblica di servizi alla persona, ha rilasciato la seguente intervista agli organi di stampa.

Una nuova stagione è ormai alle porte. Con quali obiettivi l’affronta il Montespaccato?

“Questo è il terzo anno di Serie D per il Montespaccato, sicuramente il più importante. Innanzitutto perché a 4 anni dal sequestro della polisportiva che nel 2018 era stata retrocessa addirittura in promozione, dopo le sentenze di confisca di 1^ e 2^ grado e la condanna in appello dei principali imputati, attendiamo che entro l’anno si pronunci la Cassazione e che impianto sportivo e società divengano in via definitiva un bene pubblico della comunità di Montespaccato.
L’affrontiamo da unica società romana di Serie D vincitrice del titolo di “Campioni d’Italia” a livello giovanile e con crescente entusiasmo e
partecipazione da parte di tutto il quartiere, che vede ormai in “Talento & Tenacia” non solo una squadra di calcio, ma soprattutto un modello a tutto campo di inclusione, socializzazione, crescita dell’intera comunità.
L’obiettivo quindi non si limita a successi sportivi, che ovviamente perseguiremo, ma è ben più ampio e riguarda, per esempio, la possibilità concreta di ampliare ulteriormente – grazie all’apertura della “Palestra della Salute” e del “Centro Nathan – le opportunità di formazione e inserimento lavorativo di altri ragazzi della Polisportiva nel settore del fitness e dello sport in genere, inserendoli anche nei quadri societari come peraltro già avvenuto”.

Nel panorama dilettantistico laziale da società sequestrata rappresentate un’esperienza unica…

“Come Asilo Savoia, nell’ambito dell’accordo in essere con Regione Lazio e Tribunale di Roma, abbiamo assunto un compito ben più difficile ed ampio della gestione di una società sportiva, essendo piuttosto un modello di rigenerazione sociale di un quartiere di cui in passato si parlava solo per fatti di cronaca nera e a cui ora, grazie ai successi sportivi e a quelli sociali certificati a livello nazionale ed europeo, abbiamo restituito orgoglio e senso di appartenenza. Per il futuro, conclusa l’attuale fase di gestione da parte di Tribunale e ANBSC, pensiamo a un modello societario innovativo che, mantenendo salde radici nel quartiere di cui porta il nome esprimendone il protagonismo giovanile, preveda un ulteriore upgrade patrimoniale e finanziario attraverso forme di azionariato diffuso e il coinvolgimento di stakeholder istituzionali in linea con il brand e la reputazione che ci viene unanimemente riconosciuta”.

A livello sportivo, siete soddisfatti del Girone?

“Siamo di nuovo nel Girone E sulla base di criteri oggettivi legati alla nostra collocazione territoriale, la più a nord a livello cittadino e ne siamo ampiamente soddisfatti. Non ci ha mai interessato infatti essere collocati in un girone o un altro sulla base dei probabili avversari e quindi sul calcolo delle migliori opportunità di posizionamento in classifica. Ci interessa piuttosto avere avversari di valore – e oggettivamente il Girone E è riconosciuto da tutti come il più proibitivo tra quelli cui partecipano squadre laziali – e rispettosi dentro e fuori il campo dei principi di lealtà sportiva e di fair play. Siamo orgogliosi di far parte di un girone di serie D che vede la presenza contemporanea di Arezzo, Grosseto e Livorno, società che hanno scritto tante belle pagine di storia del calcio italiano, militando anche nella massima serie e che sicuramente eleveranno il già alto livello tecnico ed agonistico delle partite, deliziando a livello di spettacolo tutti i veri sportivi. Siamo poi estremamente contenti per la presenza dell’Ostia Mare, che restituisce ad ambedue le tifoserie un bel derby, mentre l’unico rammarico è proprio per l’assenza nel Girone dei “cugini” del Trastevere, con cui però avremo l’occasione di confrontarci il 28 agosto in Coppa Italia”.

In attesa che Roma sia dotata finalmente di un impianto per il professionismo, quali sono le novità per il “Don Pino Puglisi”?

“Grazie alla partecipazione all’avviso pubblico “Sport e Periferie” la Polisportiva ha ottenuto dal Dipartimento dello Sport un finanziamento di 700 mila euro e sono state già espletate le procedure di gara da parte della stazione appaltante per la prima fase dei lavori relativi al manto di gara. Siamo quindi in attesa del perfezionamento delle procedure di legge e auspichiamo che entro l’anno possano essere realizzati. Ovviamente allorché avranno inizio i lavori dovremo provvisoriamente chiedere ospitalità in un altro impianto omologato, il sacrificio sarà però ampiamente ripagato da un centro sportivo rinnovato e che sarà in linea con i migliori standard di settore”.

Vuole aggiungere qualcosa?

“Sì. Le cronache sportive si concentrano quasi sempre solo sulle prime squadre e quindi voglio evidenziare il grande successo sportivo e umano di un fantastico gruppo di ragazzi, i nostri “Under 18”, per lo più di Montespaccato, Casalotti, Torrevecchia e Primavalle, che per la prima volta nella storia hanno conquistato un titolo di Campioni d’Italia e sono stati festeggiati dall’intero quartiere. Molti di loro sono stati inseriti in prima squadra o nella Juniores Nazionale. Ecco il Montespaccato targato “Asilo Savoia” è fatto di ragazzi come loro, che dimostrano come quando si praticano sul serio i valori dello sport qualsiasi risultato è possibile. E sono convinto che anche questo anno, insieme ai nostri “senatori” Aimone Calì, Matteo De Dominicis, Samuele Maurizi e Riccardo Tassi, faranno la differenza consentendoci di migliorare di nuovo i record storici già segnati con la nostra gestione, magari facendoci avvicinare alla zona “play off””.

Ufficio stampa Montespaccato Savoia