Il campionato del Montespaccato entra nella sua fase decisiva, imboccando l’ultimo rettilineo che porterà gli uomini di Bussone al verdetto definitivo. D’ora in avanti saranno tutte finali per i romani che ben si stanno comportando in quest’ultimo segmento prima del traguardo.
La squadra è imbattuta da oltre un mese, essendo reduce da cinque risultati utili consecutivi con due vittorie e tre pareggi ed avendo dimostrato di essere in grande salute.
Si è risbloccata anche dal punto di vista offensivo. Fattore che ha coinciso con il ritorno al gol anche da parte di Aimone Calí, autore di una splendida doppietta nell’ultima gara disputata contro il Tau Altopascio. Proprio con lui, il “Duca del Gol”, abbiamo avuto il piacere di confrontarci per approfondire i temi legati alla stagione sia dal punto di vista personale che collettivo.
Aimone, complimenti per la doppietta. Abbiamo visto i tuoi gol: bellissimi. Soprattutto il primo. Ma anche il secondo non è scontato perché sul palo uno ci si deve sempre trovare. Bisogna esser bravi ad attaccare la porta..
“Eh si, è proprio così. Grazie, davvero..”
Quanto si soffre a dover aspettare quando si è attaccanti come te che vivono per il gol?
“Sicuramente quest’anno per tutti noi è stato difficilissimo. Stanno mancando i gol, sia da parte mia che in generale. In questa stagione è evidente che qualcosa sia mancato. Abbiamo avuto delle difficoltà a trovare delle soluzioni offensive. Si vede dal fatto che siamo il peggiore attacco della Serie D”.
Ma a volte i numeri mentono. Non siate troppo severi con voi stessi. Anche perché avete dei margini di crescita che si notano e che adesso, tra l’altro, state iniziando a sfruttare..
“Si però la stagione è iniziata in un modo. E noi adesso dobbiamo fare di tutto per raddrizzarla. Mancano sette giornate, sembrano poche ma in realtà ci sono ancora tanti punti a disposIzione, quindi tante possibilità a disposizione per fare bene. Dobbiamo dare quel qualcosa in più. Sembra che lo abbiamo capito e possiamo farlo, nonostante adesso ci aspetti un calendario molto difficile contro tutte le squadre più attrezzate o più in forma del torneo”.
Si è percepito dal clima nel post partita contro il Tau, che queste due reti arrivate, oltretutto in rimonta, sono state ulteriore benzina sul fuoco per far continuare il periodo positivo?
“Sicuramente. È quello che ci siamo detti tra di noi, anche all’interno dello spogliatoio, tra compagni. In particolare dicevamo che ci può stare di fare un punto a Livorno e magari lo festeggi come una vittoria. Ma sapevamo che quello contro il Tau Altopascio è invece uno scontro diretto e devi per forza vincerlo. Non ci possiamo permettere di perdere punti contro squadre alla nostra portata. Poi ci sta di andare a fare una battaglia ad Arezzo o a Livorno dove forse riesci a strappare almeno un punto. Però l’importante è conquistare, soprattutto adesso, l’intera posta contro le squadre del nostro livello per tirarci fuori da questa situazione”.
Adesso viene il bello perché per l’inizio del rush finale si va ad Arezzo. Test ad altissimo coefficiente, anche se in questo momento non si può guardare in faccia a nessuno. Per cui, senza dover essere per forza spavaldi, andate dichiaratamente là per vincere o almeno senza timori reverenziali, giusto?
”Certo, anche perché abbiamo dimostrato che nel girone di andata, contro le grandi ci siamo sempre comportati bene. Col Livorno abbiamo vinto e l’Arezzo ci ha pareggiato la partita solo al 94’, altrimenti stavamo parlando di un’altra vittoria. Forse contro queste squadre è più facile rimanere concentrati perché sappiamo che c’è da soffrire. Quindi siamo tutti più predisposti a soffrire per 90’ e di conseguenza tiriamo fuori grandi prestazioni. L’Arezzo è un’ottima squadra e noi andremo certamente la per fare risultato. Perché noi dobbiamo comunque fare di tutto per salvarci”.
Contro queste squadre siete in grado di interpretare molto bene la partita anche perché probabilmente parlate un po’ la stessa lingua dal punto di vista tecnico, avendo anche voi dei grandi giocatori. È il fatto di sentire un po’ la competizione che vi fa tirare fuori il meglio?
“Si, però resta il fatto che loro comunque sono alti in classifica mentre noi purtroppo quest’anno abbiamo avuto qualche deficit. Questo si. Perché nonostante la squadra che abbiamo stiamo facendo male. Però adesso, l’unica cosa che conta, al di là di tutto, è rimanere concentrati per poterci salvare”.
Comunque, anche se contro l’Arezzo non dovesse andar bene, i numeri ultimamente parlano chiaro e non verrebbe scalfita quella consapevolezza di avere tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo a fine stagione..
“Esattamente. L’obiettivo deve sempre essere quello e rimanere ben focalizzato. Dobbiamo raggiungerlo e cercheremo anche di arrivare alla salvezza diretta. Questo si fa totalizzando più punti possibili. Non drammatizziamo se alcuni di questi non dovessero arrivare già contro l’Arezzo. Dopo ci sarebbero comunque altre sei partite per farcela. Ci proveremo fino alla fine”.
Un pronostico per questa sfida? Quindi chiaramente, ti sto chiedendo almeno un marcatore del Montespaccato…
”Noi, di solito, siamo molto superstiziosi in squadra. Però mi auguro di continuare da dove ho appena ripreso, dando personalmente una mano alla squadra”.
Mi sento di dire che il vostro sia solo un potenziale in parte inespresso e che in primavera dovrebbe rivelarsi. Non pensi anche tu la stessa cosa?
“Si. I problemi che ci sono stati durante l’anno si cercavano di affrontare con delle chiacchiere. Ma adesso abbiamo messo da parte tutto, I nervosismi, le divergenze per chi sta in panchina e chi gioca, per dirigerci uniti verso l’obiettivo. Poiché sappiamo che la società e noi tutti non meritiamo di retrocedere”.
Soprattutto per come avete conquistato e mantenuto nel tempo questa categoria… “Esatto. Anche per come la società ci mette in mostra e ci da fiducia”.
Ancora di più per questo, viste tutte le opere e le attività di comunicazione che avete sempre svolto e che hanno dato vita al bellissimo progetto, sportivo ma non solo, che con grande impegno e tenacia state costruendo anno dopo anno e che sempre più persone ormai conoscono..“Certo. Senza ombra di dubbio. Il Presidente ci vuole davvero bene e quindi non sarebbe giusto ripagarlo con questi risultati che purtroppo nel calcio ci stanno ma che noi dobbiamo fare in modo di cambiare. Lo stiamo facendo ma dobbiamo continuare su questa strada. Ci possiamo riuscire dato che siamo ancora in tempo per rimediare”.