Monterosi, momento perfetto per Costantini: “Dedico il gol a mia moglie. Con il Rieti farà la differenza Spirito..”

Monterosi, momento perfetto per Costantini: “Dedico il gol a mia moglie. Con il Rieti farà la differenza Spirito..”

Costantini Monterosi

Di Alessandro Bastianelli.

Due gol in due vittorie per ridare ad una piazza sopita l’entusiasmo che mancava da qualche mese.

Il Monterosi è tornato, con sette punti nelle ultime tre partite i biancorossi si sono rilanciati in zona salvezza, ottenendo linfa vitale per distanziare la coppia Lanusei-Nuorese, ma soprattutto il terzetto di coda: ad oggi, il Monterosi – sebbene al tredicesimo posto – sarebbe salvo, in virtù dei 12 punti di distanza dal Tortolì – con otto o più punti non si gioca il play out.

Costantini in azione
Costantini in azione

Nelle due vittorie con Budoni e Ostiamare, c’è anche (e soprattutto) la firma d’autore di Andrea Costantini. Il capitano biancorosso ha firmato due gol decisivi, uno dei due davvero di gran fattura, un destro di prima intenzione che ha punito la sua ex squadra, l’Ostiamare.

Una settimana perfetta per il trentatreenne centrocampista, che festeggia gol, vittoria e compleanno (il 5 Aprile) con dedica.

«Un po’ mi dispiace per gli amici che ho ancora all’Ostiamare, fra giocatori, Presidente e tifosi, ma domenica non potevamo fare altro che vincere, era troppo importante – esordisce al telefono Costantini, contattato per un’intervista.

Sono felice di aver segnato e dedico gol e vittoria a mia moglie, con cui aspettiamo una bambina».

Costantini ai tempi dell'Ostiamare
Costantini ai tempi dell’Ostiamare

La vittoria dà altro margine sulle inseguitrici, anche se Lanusei e Nuorese non mollano. Per il capitano biancorosso guai a pensare che il più sia fatto: «Stiamo facendo bene, ma c’è chi dietro di noi sta correndo forte, gli ultimi risultati del Lanusei ci fanno capire che c’è ancora da sudare – sottolinea l’ex giocatore di Virtus Lanciano, Pomezia e Ostiamare.

Io credo che la sicurezza di salvarci ce l’avremo a 38-39 punti, adesso abbiamo quattro partite difficilissime con Rieti, Cassino, Latina e Tortolì, sono belle sfide in cui le motivazioni non dovranno mai venire meno».

Ed è proprio nelle grandi partite che i giocatori guadagnano ancor di più dalle motivazioni, e per il Monterosi ce n’è una alle porte.

Scotto e Luciani, Rieti
Scotto e Luciani, Rieti

Domenica i biancorossi andranno a Rieti a far visita alla capolista, che con il pareggio di domenica non può rilassarsi nel suo eterno duello con l’Albalonga, tornata a ruggire a – 5.

Costantini è ben consapevole della difficoltà dell’impegno: «Nessuno di noi dovrà pensare al duello con il Rieti dello scorso anno.

Loro sono la capolista e non possono sbagliare, noi siamo una squadra che in questo momento sta lottando per evitare i play out, dobbiamo ricordarcene quando entreremo in campo: occorrono umiltà e motivazioni, senza giri di parole, anche perché ci saranno tante osservatori e spettatori ed è una bella partita per farsi notare…

Un compagno che può fare la differenza? Michele Spirito, sicuramente – sorride ndr – io lo chiamo così e mi riferisco allo spirito del nostro gruppo, che deve contare più di ogni altra cosa».

Uno spirito che è tornato ad accendersi, come una molotov, nell’ultimo mese: chi l’avrebbe mai detto che una compagine così tecnica come il Monterosi potesse ritrovarsi a lottare per salvarsi?

Renan Pippi
Renan Pippi

Costantini dà la sua interpretazione della altalenante stagione biancorossa, caratterizzata da ben tre cambi di guida tecnica: «Quest’anno ci sono mancate la tranquillità e la fiducia dello scorso anno, non siamo riusciti ad esprimerci sui nostri livelli dopo un inizio difficile, e questo ci ha messo in difficoltà. Anche cambiare tanto a Dicembre è stato difficile, poi gli infortuni, la partenza di Pippi e la squalifica di Matuzalem hanno fatto il resto, è stato un mix di fattori.

Se mi chiedi di Perrone e Ferazzoli – aggiunge, sollecitato, il capitano biancorosso – posso dirti che sono due ottimi allenatori che forse hanno avuto poco tempo qui a Monterosi. Forse c’è stata troppa fretta di cambiare, ma il Presidente ha deciso così e noi abbiamo rispettato la sua scelta.

Tutti qui a Monterosi si sono prese le proprie responsabilità, anche noi giocatori: con il Presidente e la dirigenza abbiamo stipulato un “patto di ferro” per la salvezza, abbiamo il dovere di centrare l’unico obiettivo che ci è rimasto, la salvezza diretta».

 

Fabrizio Ferazzoli
Fabrizio Ferazzoli

Un obiettivo con cui Costantini chiuderebbe il suo terzo anno a Monterosi.

Il tre, un numero che ritorna nella carriera del capitano biancorosso: tre anni a Lanciano in C, tre anni a Pomezia, tre anni ad Ostia e ora il triennio a Monterosi, possiamo parlare di ciclo chiuso?

Il regista è schietto, e la prende anche sul ridere: «Beh se guardiamo i numeri, è destino che io debba andarmene – sorride ndr – ma del mio eventuale rinnovo non abbiamo ancora parlato con la società, adesso la priorità è solo il risultato sportivo.

Monterosi è una piazza per certi versi unica nel Lazio, c’è una cura dei dettagli maniacale: dai magazzinieri che ti fanno trovare le magliette pulite e piegate, alla nutrizionista, sino al Presidente, c’è un’organizzazione meticolosa ed una puntualità esemplare.

Qui mi sono trovato bene, e spero di concludere questo triennio guadagnando l’obiettivo che ci siamo posti nel 2018, dopo aver fallito quello dei play off».

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