MAURIZIO RAGGI CI PRESENTA IL NUOVO CASALOTTI. ECCO COME SARA’…

MAURIZIO RAGGI CI PRESENTA IL NUOVO CASALOTTI. ECCO COME SARA’…

di Serena Di Ceglie

BUONGIORNO RAGGI! HA UN PASSATO DA CALCIATORE E DA ALLENATORE, NON INDIFFERENTE! COSA CONSIGLIA AI GIOVANI CHE OGGI SI AFFACCIANO A QUESTE REALTA’?

Ai calciatori consiglio innanzitutto di vivere questo sport come puro divertimento, come un modo per socializzare con ragazzi che condividono questa stessa passione, in ambienti puliti e controllati! E’ un gioco e come tale va vissuto con leggerezza, senza fare troppi voli pindarici, seppure con la massima professionalità! Ai giovani allenatori invece, consiglio di mettere in campo sempre grande passione e di tenersi costantemente aggiornati perché lo sport del calcio è in continua evoluzione!

AVENDO VESTITO ENTRAMBI I PANNI… AD OGGI QUALE PROFESSIONE HA PREFERITO? IL CALCIATORE O L’ ALLENATORE?

Da calciatore ho avuto ottime opportunità, iniziando al Banco di Roma al quale grazie a Giacomo Losi ho esordito in C a soli 17 anni! Ho avuto una lunga carriera, sia in serie B che in entrambe le serie C, dopo aver militato nella primavera della Roma. Ho alle spalle quattro campionati vinti e stagioni dirette da signori allenatori, come Scala, Nicoletti, Caramanno… insomma grandi nomi! Da calciatore non ho mai avuto un procuratore eppure sono sopravvissuto, da allenatore invece ti dico che senza sarei sempre rimasto “a spasso”! Devi trovare una società che ti dia fiducia, che creda nelle tue idee anche quando i risultati stentano ad arrivare… un allenatore è forte se ha alle spalle una società forte secondo me! Questo per dirti che non so quale posizione preferisco, ma di certo quella dell’ allenatore è più difficile…

IN QUALE SOCIETA’ HA AVUTO MAGGIORI STIMOLI?

Non saprei, sono stato bene quasi ovunque! Ho vissuto due anni importantissimi al Foligno, ottenendo due salvezze miracolose! A Todi ho chiuso al quinto posto e ho avuto il piacere di battere il Grosseto di Andreazzoli, cosa che per me è sempre stata motivo di orgoglio, perché spesso mi sono scontrato con grandi nomi di oggi. Anche alla Cynthia non ho fatto male, credo il nostro sia stato il miglior piazzamento degli ultimi quindici anni di storia! Ma i ricordi più belli li ho con la Nestor Masciano forse, squadra di eccellenza umbra con la quale ho vinto la coppa Italia!

IL BEPPE VIOLA E’ RICOMINCIATO! VI HA MAI PARTECIPATO?

No, mai! Ho visto moltissime gare, soprattutto quando si disputavano al centro della Vigor Perconti, ma non ho mai avuto il piacere di prendervi parte! E’ una manifestazione bellissima, conosciuta in tutta Italia… e noi tecnici del Lazio ne andiamo fieri! Minichino ha dato vita ad un capolavoro, credo davvero sia la Champions League del calcio giovanile…

DA APPASSIONATO DI SETTORE GIOVANILE, SEBBENE CREDO LA DOMANDA SIA SCONTATA, A QUALE MODELLO SI ISPIRA?

Alla Nuova Tor Tre Teste, per passione, qualità e fantasia. Vanno presi da modello sia per l’ organizzazione del lavoro che per la qualità che mettono in campo! Ho allenato molti ragazzi frutto del loro vivaio, e tutti loro avevano stoffa da vendere… segno che lì si lavora bene!

SO CHE AL CASALOTTI, DOVE E’ DIRETTORE TECNICO, CI SONO GRANDI NOVITA’…

Si! Abbiamo rilevato da Enzo Teti anche la parte agonistica, grazie al presidente, Franco Lo Trionte… e con l’aiuto di Mauro La Salvia come responsabile della scuola calcio, stiamo cercando di creare uno staff tutto nuovo e composto da ex calciatori molto noti nella nostra regione, che ci daranno lustro oltre ad una grande competenza! Ripartiremo da qui, dalla scuola calcio, fino ad arrivare agli allievi, e non solo per ricominciare a vincere titoli, cosa che rientra comunque tra i nostri target, ma soprattutto per creare un gioco nostrano frutto di un mix tra tecnica e coordinazione col pallone in primis, pensando poi alla forma fisica! Il principale obiettivo è tirare su ragazzi che abbiano una sorta di simbiosi col pallone… vogliamo creare una metodologia di lavoro diversa, tutta nostra!

QUALE PENSA SARA’ IL VOSTRO PUNTO DI FORZA?

Gli allenatori, tutti molto giovani ma tutti diplomati, poiché credo che solo grazie a continui aggiornamenti si possa diventare grandi, e se vogliamo garantire anche ai genitori buoni risultati, le basi sono fondamentali! Avremo tecnici con l’ unico scopo di far crescere i ragazzi, con tanta tanta umiltà. Stiamo ripartendo da zero e spero che il tempo ci aiuti…

NON AVETE UNA PRIMA SQUADRA TRA GLI OBIETTIVI?

Al momento no.  Il nostro presidente onorario, Dino Antinori, non ci ha nascosto un grande desiderio a tal proposito… ma per ora abbiamo come obiettivo principe il settore giovanile…

GRAZIE RAGGI! IN BOCCA AL LUPO!