Matteo Prandelli scalpita: “Aspetto la chiamata giusta, ho ancora tanta voglia di fare goal e mettermi in discussione”

Matteo Prandelli scalpita: “Aspetto la chiamata giusta, ho ancora tanta voglia di  fare goal e mettermi in discussione”

Matteo Prandelli, attaccante classe 1988, è quella classica prima punta che farebbe comodo a qualsiasi squadra.

Prestanza fisica importante, sempre pronto a sacrificarsi per la squadra, Prandelli dopo un anno non troppo positivo è pronto a rimettersi in discussione.

Il bomber, nativo di Brescia, ha sempre disputato degli ottimi campionati tra Serie C e Serie D con le maglie di Montichiari, Siena, Pescina, Colligiana, Como, Messina, Sansepolcro, Sambenedettese, Flaminia, San Teodoro, Lupa Roma, Picerno, Anzio e Vis Artena. Nello scorso mercato invernale per la prima volta nella sua carriera è sceso di categoria, accasandosi a Tivoli. Poi purtroppo a marzo è arrivato lo stop definitivo dei campionati e tutti sappiamo come è andata a finire.

L’anno scorso avevo iniziato la stagione ad Artena. Siamo partiti forte, eravamo un bel gruppo, molto affiatato e guidati da un tecnico molto preparato come Stefano Campolo.

Poi a dicembre la società ha deciso di ridurre i costi e a quel punto ho chiesto di essere ceduto. Poi è arrivata la chiamata del Tivoli. In un primo momento l’ipotesi di scendere in Eccellenza non mi affascinava, però dopo aver parlato con il DS Pagliaroli e il mister Paris ho capito che quella era la scelta giusta. Tivoli merita altri palcoscenici, è una piazza storica affamata di grande calcio, che non centra nulla con questo tipo di campionato. Sul più bello, quando eravamo secondi in classifica, come un fulmine a ciel sereno Paris e Pagliaroli sono andati via e qualcosa è cambiato.

E’ arrivato Liberati e io non ho avuto più molto spazio. Non ho mai fatto polemica perchè ogni allenatore ha le sue idee di gioco e noi giocatori dobbiamo rispettarle, possiamo non condividerle, ma le dobbiamo accettare. Resta il fatto che se la stagione si fosse conclusa regolarmente a maggio, secondo me avremmo potuto benissimo vincere noi il girone.

Comunque ci tengo a ringraziare tutta la società del Tivoli e i suoi splendidi tifosi, anche se per pochi mesi, mi sono trovato benissimo e anzi…. E’ tornato mister Paris e chissà che magari faccia un pensierino su di me…(ride)

In questo periodo ho ricevuto diverse chiamate però a 31 anni con due figli e una moglie non posso permettermi di fare delle scelte azzardate. Quindi preferisco aspettare, nella speranza che arrivi la chiamata giusta con un progetto serio e ambizioso.

Ho ancora tanta voglia di rimettermi in discussione e fare tanti gol. Mi sto allenando tutti i giorni, proprio per farmi trovare pronto quando si ripartirà. Eccellenza o Serie D per me non fa differenza.

A proposito di Eccellenza, secondo me con questo nuovo format, ovvero 3 gironi da 16 squadre e con 6 retrocesssioni per raggruppamento, il livello si alzerà notevolmente, soprattutto la competitività delle squadre. Certo ci saranno molte società, che vista la crisi economica che stiamo vivendo, potranno spendere di meno, però tutte cercheranno di attrezzarsi per non sfigurare.

Io resto alla finestra, il mio telefono è sempre acceso (ride) e se qualcuno ha bisogno di un attaccante esperto e affamato di rivalsa, quello sono io…”