Luziatelli esalta l’Almas: “Se ci salviamo, sarà la stagione più bella della mia vita. In barba a chi ci dava per spacciati…”

Luziatelli esalta l’Almas: “Se ci salviamo, sarà la stagione più bella della mia vita. In barba a chi ci dava per spacciati…”

A dispetto dei suoi venticinque anni, Marco Luziatelli (nella foto de “Il Messaggero”) è un ragazzo con le idee ben chiare e che qualche meta importante l’ha già raggiunta nella sua vita.

Tornato all’Almas a campionato già iniziato e dopo più di una perplessità sul da farsi nonostante lui sia cresciuto con i colori biancoverdi addosso, adesso il forte difensore centrale romano fatica a nascondere la soddisfazione per quanto il gruppo è stato in grado di costruire nel corso della stagione.

In effetti, più di un addetto ai lavori aveva vaticinato per la squadra di stanza a Ciampino una stagione all’insegna della sofferenza e probabilmente destinata a magre soddisfazioni.

E’ accaduto invece che la formazione di Carlo Galvanin e Bruno Nulli sia riuscita a ricavarsi un suo più che onorevole ruolo all’interno di un girone affatto morbido come il B di Eccellenza.

Merito per esteso di tutte le componenti, è quasi banale sottolinearlo, ma in misura maggiore di un gruppo che estende la propria armonia dallo spogliatoio al campo.

 

Marco, partiamo dai numeri.

Diciassette punti conquistati nelle prime nove giornate dopo il giro di boa equivalgono quasi all’intero raccolto del girone d’andata.

Un’andatura da piani alti della classifica, la vostra…

“Fortunatamente abbiamo trovato una nostra quadratura dopo essere stati troppo altalenanti nel corso della prima parte del torneo.

All’inizio venivano fatte scelte che faticavamo a comprendere, mentre adesso stiamo insistendo su un undici di base con l’inserimento di ragazzi come D’Urso e Cortellesi che stanno facendo bene.

Siamo molto soddisfatti, anche se resta il rimpianto di non aver cominciato con la stessa impostazione.

Se così fosse stato, sono certo che adesso saremmo già salvi e potremmo giocare per toglierci ulteriori soddisfazioni”.

ricciardi luziatelli liotti colasanti almas

E dire che tu sei tornato in biancoverde a stagione in corso…

“A fine agosto ero ancora senza squadra e francamente non pensavo proprio di tornare all’Almas.

Più di qualcuno mi aveva sconsigliato di tornare.

“Lascia perdere, tanto quella squadra retrocede”, mi ammonivano.

Poi i vari Ricciardi, Colasanti, Liotti, Valentini, gente che è cresciuta con me in questo club, hanno cominciato a tempestarmi di telefonate.

“Non dar retta alle chiacchiere, la squadra è valida e può far bene”, mi dicevano in coro.

Alla fine, mi sono fidato ed ho fatto bene.

Anzi, sai cosa ti dico?

Se ci salviamo, questa sarà certamente la stagione più bella da quando gioco a calcio sotto il profilo dell’armonia che si respira in questo gruppo

Il tutto in barba a chi ci dava per spacciati ancor prima di cominciare…”.

Da fuori date l’impressione di essere molto legati tra di voi.

“Ci frequentiamo spesso al di fuori del terreno di gioco e questo rende tutto più bello”.

Pochi tifosi al campo, in trasferta coatta da anni, perennemente lontano da via Demetriade: tutto questo vi pesa o attenua le pressioni permettendovi di giocare più sereni?

“Gli zeromila del Fuso, io così li chiamo.

Per come sono fatto io, a me giocare di fronte ad un pubblico piace molto.

Ad esempio, quando abbiamo giocato con la Bricofer Casal Barriera, mi sono divertito parecchio.

Ultras Casal Barriera 2

Loro hanno un piccolo ma appassionato gruppo ultras che li segue sempre ed io li ammiro molto.

E’ il lato bello del calcio, dal mio punto di vista.

Non posso negare però che un pubblico del genere a sostenerci potrebbe generare qualche pressione di troppo nei miei compagni più giovani.

Diciamo allora che va bene così: il deserto ci lascia liberi di testa e di gambe (sorride)…”.

Nelle prossime uscite vi troverete di fronte squadre come Colleferro, Morolo, Montespaccato ed Arce.

Possiamo definire l’Almas tra gli indicatori più probanti della lotta-salvezza?

“Sì, penso si possa affermare.

Attualmente siamo in una zona tranquilla della classifica, però non siamo ancora del tutto fuori da quella pericolosa.

Ai miei compagni lo ricordo costantemente e spesso mi prendono in giro perchè passo sempre per quello burbero, che si arrabbia (eufemismo, ndr) quando vedo che si abbassa la tensione.

Beh, non posso farci nulla.

Sarò tranquillo solo quando avremo raggiunto il nostro obiettivo ed aggiungo pure che dobbiamo superare i 42 punti per esserlo.

Di quella quota io non mi fido per niente…”.

Tornando sul concetto di armonia di gruppo, vorrei chiederti un’opinione su Ricciardi.

Voi due ormai vi conoscete alla perfezione: mi dici un pregio ed un difetto del Capitano?

“Innanzitutto gli mando un abbraccio perchè domenica scorsa si è fatto male ad un ginocchio ed era in lacrime.

Purtroppo già in passato ha subito brutti infortuni a quell’articolazione ed inizialmente si era temuto il peggio.

Per fortuna, sembra che si tratti solo di una piccola lesione al menisco esterno e dovrebbe guarire nel giro di un mese e mezzo.

ricciardi luziatelli almas

Cosa vuoi che ti dica su Lorenzo?

Lui ha questa enorme dote di saper mantenere sempre la calma, qualunque cosa accada.

Io lo ammiro molto, perchè sono esattamente antitetico nel comportamento, essendo un tipo focoso, fumantino per natura.

Quanto ai difetti, che io sappia non ne ha”.

Capitolo-Colasanti: per come la vedo io, è uno dei tre calciatori più forti sotto il profilo tecnico di questa categoria e sembra maturo per il grande salto.

Cosa gli consiglieresti di fare a fine campionato?

“Premessa: non c’è allenamento che io Flavio non lo insulti pesantemente perchè tende a piacersi un po’ troppo ed a concedersi leziosismi che non dovrebbe.

Quando fa così, lo pungolo a modo mio.

Colasanti

Detto questo, però, gli vedo fare cose che in queste categorie si vedono raramente.

Con lui condivido tanto, anche al di fuori del campo, parliamo spesso di questo argomento.

Gli dico: “Se ti chiamo in Serie D offrendoti lo stesso rimborso che prendi per giocare in Eccellenza, lascia perdere ed eventualmente trovati una squadra che punti a vincere in questa categoria.

Ad un patto, però…”.

Quale?

“Deve essere una squadra che lo faccia sentire importante.

Flavio ha bisogno di un ambiente che lo coccoli.

Deve essere lui il “Dieci”.

Qui all’Almas, per esempio, c’è Bruno Nulli che lo chiama “Principe”.

Mi sono spiegato?”.

Perfettamente.

Per quanto ti riguarda, ho invece la sensazione che tu abbia completato il tuo processo di maturazione a livello di calcistico.

Cosa ti aspetti per il futuro?

“Non è facile rispondere a questa domanda.

Dopo la laurea in Giurisprudenza, ho intrapreso un percorso professionale che spero mi conduca alla Magistratura o, in alternativa, all’Avvocatura.

Questo ovviamente mi impedirà di allenarmi nel primo pomeriggio come sto facendo attualmente.

Se troverò una squadra che mi permetterà di conciliare la grande passione che nutro per questo sport con gli impegni professionali, continuerò di certo.

A prescindere dal fatto che militi in Eccellenza o in Promozione”.

 

 

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