Lupa Frascati, parla il ds Santorelli: “Fortunati ad avere una proprietà come questa. Possibile ripresa? Siamo pronti”

Lupa Frascati, parla il ds Santorelli: “Fortunati ad avere una proprietà come questa. Possibile ripresa? Siamo pronti”

La Lupa Frascati non scende in campo da tre mesi e mezzo.

L’ultima gara ufficiale giocata dalla formazione di mister Federico Pace risale infatti allo scorso 11 ottobre, quando i castellani vennero battuti tra le mura amiche dalla Vigor Perconti.

Di lì in poi, sono giunti i rinvii delle sfide con Villalba Ocres Moca e Real Rocca di Papa La Rustica, la notizia della ripetizione del match con l’Atletico Lodigiani ed infine lo stop deciso dal dpcm di fine ottobre.

Se, come ventilato nei giorni scorsi, il prossimo 5 febbraio si stabilirà di consentire la ripresa per il Campionato di Eccellenza, Sebastiani e compagni potrebbero trovarsi di fronte ad un vero e proprio tour de force, prima del riallineamento dei calendari ipotizzato per il 14 marzo.

Il direttore sportivo Gianni Santorelli, persona saggia ed equilibrata, analizza con il consueto savoir faire il momento.

“Manca tanto la normalità.

In questi cento giorni abbiamo vissuto prevalentemente un sentimento di impotenza, quasi di rassegnazione – esordisce ai nostri microfoni il dirigente castellano – Seguire le varie vicende in televisione e pensare di poter tornare a fare la cosa che amiamo di più sembra quasi un’utopia, però non dobbiamo mollare, anche perché, quando sei al campo e vedi con quale serietà si allenano i ragazzi, ti torna la fiducia”.

In questo lungo periodo di forzata inattività, la Lupa Frascati non ha mai smesso di presentarsi allo stadio Otto Settembre.

“In questi giorni la prima squadra si sta allenando tre volte alla settimana – conferma Santorelli Ovviamente lo facciamo nel pieno rispetto delle normative vigenti e seguendo alla lettera le indicazioni sanitarie.

La società ci sta dando la possibilità di svolgere l’attività dalla scuola calcio alla prima squadra.

E’ un momento quasi indecifrabile, ma dobbiamo stringere i denti”.

La New Energy, società che detiene il pacchetto di maggioranza della Lupa Frascati, ha una visione globale del calcio, come dimostrano i grandi investimenti sostenuti anche in altre realtà sportive di categoria superiore.

“Ci sentiamo protetti e tutelati in tutto e per tutto dal club – riflette il direttore sportivo – Fabio Gentile e Francesco Manzo sono due persone perbene, splendide, così come Roberto Muzzi.

Quando hai una società del genere alle spalle, riesci ad affrontare con maggiore serenità un periodo difficile come questo.

Mi sento davvero di ringraziarli per tutto ciò che fanno per noi”.

Nel corso della settimana il Comitato Regionale Lazio ha formulato delle ipotesi di ripartenza in vista di decisioni che potrebbero arrivare il prossimo 5 febbraio.

“Noi comunque siamo pronti ad adeguarci a qualsiasi direttiva, però qualche dubbio sulla fattibilità rimane – prosegue Santorelli – Anche dopo l’applicazione del nuovo protocollo relativo ai tamponi, mi pare che in Serie D continuino ad avere delle difficoltà e non so se a livello regionale le cose andrebbero meglio.

La speranza è che nei mesi primaverili la situazione possa migliorare e che ci possa permettere di terminare le attività, magari aprendo alla possibilità di svolgere le partite infrasettimanali anche nel tardo pomeriggio per consentire ai calciatori che lavorano di essere presenti.

Il mercato?

Nelle scorse settimane abbiamo inserito in rosa due elementi di spessore come Luca Salvati, Vincenzo Lupo e Francesco Di Bari, ma restiamo comunque vigili e pronti ad approfittare di eventuali possibilità nelle prossime settimane”.

In questi giorni l’ambiente del calcio laziale ha partecipato con grande commozione alla scomparsa del direttore generale del Pomezia, Pietro Peri.

“Non lo conoscevo molto bene, ma ne ho sempre sentito parlare bene da tutti – sottolinea il ds – Quando viene a mancare uno di noi, è sempre un grande dolore, una fitta al cuore.

Tutti noi ci combattiamo sul campo di calcio, però poi questo sport ci affratella, ci fa sentire tutti parte di una grande famiglia.

Sono vicino ai suoi cari”.

Quando ci saremo lasciati alle spalle questa terribile esperienza della pandemia, in molti ritengono necessario individuare nuovi principi su cui dovrà muoversi il calcio dilettante.

“Credo che ci sarebbe bisogno di una revisione generale del sistema, sia a livello organizzativo che economico – conferma Santorelli – Tra i professionisti ed i dilettanti esiste un abisso, a cominciare dalla tutela che deriva da contratti che in queste categorie non esistono.

Questo è certamente un aspetto sul quale bisognerà intervenire, anche per essere maggiormente vicini alle società che investono ed agli stessi calciatori”.