L’Ostiamare fa chiarezza: Tutti gli adempimenti infrastrutturali per poter fare la Lega Pro

L’Ostiamare fa chiarezza: Tutti gli adempimenti infrastrutturali per poter fare la Lega Pro

L’Ostiamare del Presidente Luigi Lardone, attraverso un post sulla propria pagina facebook, ha voluto fare un pò di chiarezza sul possibile ripescaggio in Lega Pro e su tutti gli adempimenti infrastrutturali che sono richiesti alle Società.

Di seguito quanto pubblicato dalla società biancoviola:

“In questi giorni si parla tantissimo di Ostiamare in Lega Pro. Soprattutto a livello mediatico si fa un gran parlare di classifica ripescaggi e di biancoviola in vetta in questa speciale classifica, grazie agli indubbi meriti sportivi acquisiti con la splendida stagione conclusa per la pandemia da covid19. Si citano, anche, in ottica ripescaggio, alcuni impianti che potrebbero ospitare le gare interne dei lidensi, ma chi ci ascolta e chi scrive è veramente a conoscenza dei tanti adempimenti infrastrutturali che sono richiesti alle Società, per poter disputare un campionato di Lega Pro?

Con questo primo post vogliamo iniziare a fare chiarezza, parlandovi di alcuni di questi criteri che sono richiesti ufficialmente, ed entro il 29 Luglio, nel Sistema delle Licenze Nazionali per l’ammissione al Campionato Professionistico di Serie C 2020/2021.

Innanzitutto partiamo dal terreno di gioco che deve essere in erba naturale, mista/rinforzata oppure in erba artificiale approvata dalla FIFA con il rilascio della licenza FIFA QUALITY PRO, con ottimo sistema di drenaggio e irrigazione. Le misure previste? 105 x 68. Lungo la fascia perimetrale una larga di 1,5 metri priva di asperità e ostacoli, denominata “campo per destinazione” e distanza minima degli ostacoli fissi (es. muretti, ringhiere, pannelli pubblicitari, etc.) dal terreno di gioco di m 2,5 dalle linee laterali e di m 3,5 dalle linee di porta. E infine deve essere prevista un’area di riscaldamento dei calciatori lungo le linee laterali o dietro i pannelli pubblicitari situati dietro le porte.

Insomma, gli esempi che abbiamo più vicini a noi, ovvero il nostro “Anco Marzio” e lo Stadio “Giannattasio” della Stella Polare, per evidenza di cose, non possono rientrare tra gli impianti omologabili per poter disputare una Serie C. Ma proseguiamo. Sempre in campo le panchine devono essere adeguatamente coperte, in grado di ospitare 18 persone ciascuna e si prevede anche la panchina per il quarto ufficiale, in prossimità della linea mediana, a 2,5 metri dalla linea laterale del campo di gioco.

Il percorso che dagli spogliatoi conduce al campo di gioco deve essere dotato di pavimentazione antiscivolo che deve essere presente negli spogliatoi giocatori ed in quello degli arbitri. L’infermeria deve essere avvicinabile dagli automezzi di soccorso.

Inoltre si prevede un locale per controllo antidoping di 20 mq, con zona d’attesa (posti a sedere per 8 persone, appendiabiti e/o armadietti e frigorifero), zona prelievi (scrivania, 4 sedie e armadietto con serratura) e zona bagno (1 lavandino, 1 WC e una doccia). A disposizione delle squadre, degli arbitri e degli altri ufficiali di gara, nelle vicinanze degli spogliatoi, vanno messi a disposizione almeno 2 posti di stazionamento per gli autobus delle squadre e almeno 4 per le autovetture. Queste zone devono essere interdette al pubblico.

In caso il percorso di accesso agli spogliatoi interessi zone percorse dal pubblico, dovrà essere garantita la sua interdizione temporanea per mezzo di separatori mobili e presidio di steward. Questi sono solo alcuni degli adempimenti richiesti. Per farvi entrare, pian piano, nel discorso. Nella prossima puntata parleremo della tribuna e di tanti altri adempimenti che sono richiesti. Ma iniziamo, intanto, a riflettere…E a non basarci solamente su ciò che viene scritto in giro.”