In una stagione sostanzialmente positiva per il Casilina del patron Umberto Coratti, è la prima squadra (denominata Libertas Casilina e militante nel Girone C di Promozione) a fare uno scivolone impronosticabile almeno fino a due mesi fa.
Perdendo tra le mura amiche il play out con lo Sporting Genzano, infatti, i ragazzi di mister Damiano Casarola hanno dovuto dire addio al campionato di Promozione: a nulla è servito il gol di Tafuri, la squadra castellana si è imposta per 2-1 giocando anche nella prima parte del secondo tempo in inferiorità numerica.
«Nella prima parte di gara non avevamo giocato una brutta partita – commenta capitan Cristiano Caramanica, ben 14 gol in stagione per uno che di mestiere fa il centrocampista -, poi a inizio ripresa e con la superiorità numerica a disposizione forse abbiamo pensato di aver praticamente raggiunto la salvezza.
Invece abbiamo subito un gol da palla inattiva al primo tiro avversario e lì tutto è cambiato, complicandosi in maniera devastante per noi.
Oltre tutto, l’arbitro ha anche espulso il nostro Iacorossi per un fallo che forse nemmeno doveva valere il cartellino giallo e poi è arrivato il gol dello 0-2 ospite in contropiede.
Nel finale abbiamo tentato il tutto per tutto, sciupando anche qualche buona opportunità dopo l’1-2 firmato da Tafuri».
Una retrocessione davvero difficile da digerire per Caramanica e compagni.
«Purtroppo negli ultimi due mesi la squadra ha viaggiato a un ritmo troppo blando, colpa nostra se è finita così.
Un gran dispiacere perché s’è formato un bel gruppo e sarebbe stato bello rimanere in Promozione».
Ora, chiaramente, il futuro è tutto da scrivere: bisognerà vedere le decisioni della società capitolina in tema di prima squadra, solo successivamente si vaglieranno le posizioni dello staff tecnico e dei vari giocatori.
«Il mio futuro? Ci sarà tempo per pensarci, ora c’è davvero troppa amarezza» conclude Caramanica.
(Ufficio Stampa LIbertas Casilina)