Lega Pro, criteri più rigidi per i ripescaggi: rotta verso la D Elite?

Lega Pro, criteri più rigidi per i ripescaggi: rotta verso la D Elite?

Di Alessandro Bastianelli.

E’ notizia di qualche giorno fa l’innalzamento dei contributi economici per chiedere il ripescaggio in Lega Pro, votata dal Consiglio Federale all’unanimità Venerdì 26 Maggio.

Le nuove norme per i ripescaggi prevedono 300 mila Euro a fondo perduto più 200 mila Euro con fideiussione per l’iscrizione in Lega Pro, mentre per chiedere il ripescaggio in Serie B sarà necessario sborsare 700 mila Euro a fondo perduto più altri 300 mila Euro con fideiussione.

Tanto per farsi un’idea del cambio di rotta, lo scorso anno bastavano “appena” 250 mila Euro, fra fideiussione e fondo perduto, per poter chiedere il ripescaggio nella vecchia Serie C.

Inoltre, non sarà possibile chiedere il ripescaggio per chi lo ha già ottenuto negli ultimi 5 anni, 2 anni in più rispetto alle vecchie norme.

Stringato ma eloquente il commento di Carlo Tavecchio:

“Sono provvedimenti drastici, ma su questo argomento non si transige più”.

La FIGC imprime così un pesante cambio di rotta alla pratica dei ripescaggi, balletto vivace di ogni estate calcistica.

Ci si chiederà: per quale motivo, se i requisiti sono così difficile da ottemperare, si sono disputati i play off, ai quali sono state ammesse compagini – come il Rieti – che già hanno goduto del ripescaggio negli ultimi anni?

La razionalità di questa decisione è evidente soltanto in un discorso di più ampio respiro.

La FIGC di Carlo Tavecchio ha tracciato la via verso la Serie D Elite, una sorta di campionato “cuscinetto” fra la Lega Pro e la Serie D attuale, ma per poter procedere ha bisogno di una ulteriore riduzione di squadre in Lega Pro, dal momento che il progetto ne prevede un numero pari a 40.

Questa estate, i tifosi delle compagini che hanno vinto i play off potrebbero così ricevere delle delusioni: sborsare circa 500 mila Euro, di cui molti a fondo perduto e senza ritorno, è un compito oggettivamente difficile da assolvere per qualsiasi forza economica attuale.

Lo sa bene il Rieti, che con queste norme non potrebbe neanche richiedere il ripescaggio; stesso potrebbe dirsi anche della Triestina, che ha costituito una nuova società a campionato in corso nel 2016, ma sempre con lo stesso titolo che ha goduto del ripescaggio nel 2012-2013.

Si procede così in un vicolo poco illuminato verso la nuova stagione di Lega Pro e Serie D, con la certezza che – oltre ai ripescaggi – sia l’intero sistema che, di qui a poco, potrebbe ricevere una riforma tanto rivoluzionaria, quanto audace.

Questa la graduatoria dei ripescaggi stilata con le 9 squadre vincitrici dei play off:

Ciliverghe Mazzano 2,14

Triestina 2,11

Rieti 2,08

Rende 1,94

Massese 1,88*

Nocerina 1,88

Imolese 1,85

Gozzano 1,73

Vis Pesaro 1,65