Le “5 giornate…di Caprino”: l’analisi sulla Serie D tra sorprese, certezze e delusioni

Le “5 giornate…di Caprino”: l’analisi sulla Serie D tra sorprese, certezze e delusioni

A cura di VALERIO CAPRINO

Secondo appuntamento con la rubrica “le 5 giornate”. Siamo infatti giunti alla decima di andata, e il campionato inizia a darci dei responsi, sebbene sia comunque prematuro dare giudizi definitivi su squadre e allenatori.

Partiamo con l’analisi seguendo quello che attualmente dice la classifica.

TRASTEVERE (22 punti) – Per la società presieduta da Pier Luigi Betturri, non è più una novità essere nei primi posti. Le 2 finali play off raggiunte nelle ultime stagioni, hanno di fatto inserito il Trastevere tra le società più organizzate e ambiziose della D. E il trend si sta confermando, sebbene ci sia stato un ricambio notevole tra staff e calciatori. L’immagine che attualmente il Trastevere mostra di se agli addetti ai lavori, e a chi non vive la società nel quotidiano, è quella di un gruppo coeso, e in cui ognuno rispetta il suo ruolo e lavora per il gruppo. Una società in cui il singolo non conta, ma conta il gruppo (dal magazziniere, ai calciatori, passando per la segreteria), e quello che ognuno fa per il gruppo, mettendo al servizio la propria competenza e la propria esperienza. Per questo il Trastevere vince e convince, in campo e fuori dal campo.

LANUSEI (21 punti) – In tanti, me compreso, dicevano:”sta facendo bene, ma prima o poi avrà un calo”. Beh, il calo non c’è stato, anzi la consapevolezza della propria forza, l’autostima dopo certe prestazioni, stanno aumentando vertiginosamente. Bravo mister Gardini, che sta dimostrando quanto il lavoro ben fatto a Trastevere (insieme al ds Andrea Calce) non sia stato assolutamente un caso. Bravo il mister nel confermarsi con una rosa certamente meno forte sulla carta, rispetto a quella che aveva a disposizione allo “Stadium” Trasteverino. Brava la società del Lanusei nel non farsi scappare un allenatore laziale, che qui è stato snobbato insipegabilmente, e ha dovuto lasciare Roma per continuare a farsi valere. Sono passate 10 giornate: il Lanusei ha praticamente sempre vinto con le squadre di medio bassa classifica, ha pareggiato contro squadre di caratura superiore come Latina, Albalonga e Flaminia, ha battuto l’Sff Atletico, e ha perso (l’unica volta) ad Avellino di misura, non meritando la sconfitta. Anche qui è il gruppo che porta avanti questa squadra verso un campionato fin ora eccellente. Questo accade quando tutti remano dalla stessa parte.

MONTEROSI (20 punti) – In questa rosa, rivoluzionata rispetto all’ultima stagione, ci sono dei veri e propri campioni (ovviamente, campioni per la Serie D). E sono i calciatori che, anche quando la squadra non ha brillato, hanno comunque fatto la differenza (vedi le partite vinte contro Budoni e Ladispoli). Poi c’è un mister come Marco Mariotti, altro campione vista la sua bravura e competenza, non solo per ciò che insegna in mezzo al campo, ma anche per come è bravo e intelligente nella gestione del gruppo, e per la gestione di alcuni calciatori di personalità all’interno di un gruppo. A Monterosi quest’anno sembra essere tornati a 2 stagioni fa: quando i meccanismi sembravano quelli giusti per poter andare in Serie C, categoria poi sfumata davvero per questioni di uno o due episodi.

AVELLINO e VIS ARTENA (18 punti) – Si, avete letto bene. Avellino e Vis Artena appaiate in zona play off. Parliamo di 2 entità calcistiche completamente differenti per storia, blasone, ma soprattutto per obiettivi. Ma in Serie D, come dico sempre, il blasone conta poco. In campo si va 11 contro 11, e se i calciatori non hanno la giusta determinazione, e non si calano in un campionato così difficile come la Serie D (specialmente quest’anno), allora non si va lontano. Molto positivo l’ultimo pareggio ad occhiali dell’Avellino a Monterosi, così come invece pessime erano state le prestazioni a Fregene prima, e Civita Castellana poi. Le 2 scoppole rimediate hanno probabilmente fatto capire a giocatori, e anche a qualche tifoso, che questo campionato è durissimo, e dunque in trasferta prendersi un punto contro una squadra attrezzata e organizzata come il Monterosi è un risultato molto positivo. Ora c’è bisogno di tornare a vincere in casa (al “Partenio-Lombardi”, o dove comunque l’Avellino giocherà le sue gare interne), ma l’approccio dei ragazzi di Graziani e la concentrazione mostrata a Monterosi fanno ben sperare i tifosi irpini. E poi a Dicembre il ds Carlo Musa dovrà trovare almeno 3 o 4 calciatori in grado di far alzare l’asticella, rispetto ad una rosa oggi certamente di livello, ma probabilmente ancora inferiore rispetto ad altre 2 o 3 compagini laziali. Capitolo Vis Artena: 6 vittorie su 10 gare. Battute tra le altre anche Aprilia, Cassino e Albalonga. Due giovanissimi ragazzi come Origlia e Persichini, classe 99, che stanno mettendo a repentaglio i pacchetti arretrati di molte squadre. Altri calciatori meno giovani che stanno dimostrando di poterci stare in D, come ad esempio Panella e Binaco. A proposito di Binaco: l’ultimo goal realizzato all’Albalonga è un qualcosa di straordinario, da vedere e rivedere. Complimenti mister Punzi, insieme al Lanusei di Gardini, sono i 2 allenatori che maggiormente si sono distinti per quello che stanno ottenendo, rispetto anche ai giocatori che hanno a disposizione.

SASSARI LD, SFF ATLETICO e APRILIA RACING CLUB (17 punti) – Di queste 3 il Sassari Latte Dolce di Stefano Udassi è stata la più continua. Una sola sconfitta, maturata tra l’altro in “Zona Cesarini” contro il Latina. Poi tante prestazioni positive, dalle quali forse poteva arrivare anche qualche punto in più, vedi ad esempio l’1-1 di Ladispoli. Però, rispetto alla scorsa stagione, è tutto un altro Sassari. La compagine dei presidenti Alessio Marras e Roberto Fresu, sebbene non sia seguita in città, perchè rappresentante del solo quartiere Latte Dolce, sta dimostrando con grande organizzazione, programmazione e lungimiranza, di poter essere una realtà oramai consolidata della quarta serie. E’ naturale che a Sassari la gente segua la Torres 1903, il più antico club Sardo, e la squadra che rappresenta da sempre la città di Sassari. Ma il piccolo Latte Dolce, anzi oramai ex piccolo Latte Dolce, ha dato dimostrazione di come gestire con serietà e serenità una squadra di quartiere in un campionato così impegnativo come la Serie D. E poco importa evidentemente ai presidenti del club, se la biglietteria la domenica al “Vanni Sanna” piange. Discorso diverso per Sff Atletico e Aprilia Racing. Entrambe restano sempre a qualche punto dalla vetta, a causa della mancanza di continuità. Con 3 vittorie consecutive si “rischia” addirittura di essere primi in classifica. Ma entrambe stanno avendo un rendimento altalenante. Bene, anzi benissimo in casa l’Atletico di Scudieri: spumeggiante, dinamico, a tratti irresistibile (vedi le sfide interne contro Avellino, Cassino e Flaminia), più lento, compassato, a volte anche impreciso e sfortunato in trasferta (un punto tra Anagni, Lanusei e Sassari Latte Dolce). L’Aprilia Racing Club con il cambio di allenatore ha migliorato la sua media punti, ma in zona goal c’è qualcosa che non va: troppe occasioni fallite nelle due gare interne contro Ladispoli e Anzio, che hanno portato un solo punto in classifica. E per le ambizioni del presidente Pezone è davvero troppo poco. Per fortuna che invece in trasferta sono arrivate due affermazioni importanti contro Latina e Albalonga. Ma se non si inverte la rotta in casa, si rischia poi di rovinare ciò che di buono viene fatto lontano dal “Quinto Ricci”.

OSTIAMARE (16 punti) – Con 10 punti nelle ultime 4 partite, l’Ostiamare appare la squadra tra le più in forma del momento. Un avvio in chiaro scuro per i lidensi, una sconfitta rovinosa in casa contro il Budoni ad inizio Ottobre, ma assolutamente immeritata. Da quella prestazione la squadra di Greco è ripartita, così come ha ripreso a segnare a raffica il suo bomber De Iulis, e non si è più fermata. Non tutte le società avrebbero gestito quel momento di iniziale criticità così come lo ha gestito il club del serafico presidente Luigi Lardone. Ma con la consueta serenità, e senza inopportuni e repentini stravolgimenti, la squadra ha iniziato a macinare gioco e punti, piazzandosi ora proprio a ridosso della zona play off.

CASSINO (14 punti) – Non c’è entusiasmo intorno alla squadra di Urbano. I tifosi si aspettavano probabilmente un campionato diverso, anche se è troppo presto per dare giudizi. Gli ultimi risultati negativi hanno abbassato le quotazioni del club caro al presidente Nicandro Rossi. Sarebbe bastato vincere l’ultima sfida interna contro una Lupa Roma in grande difficoltà, e invece è arrivato un pareggio che equivale ad una sconfitta. Mancano a Marcheggiani e compagni almeno 3/4 punti, persi malamente nelle ultime gare affrontate con poca incisività, e in cui spesso la squadra, una volta andata in vantaggio, si è fatta recuperare o addirittura superare.

FLAMINIA (13 punti) – Forse tra tutte le squadre del girone è l’unica che ancora si fa fatica a capire che ruolo potrà avere durante tutto l’arco della stagione. La rosa è di valore, con l’innesto di Abate, attaccante di esperienza, si è colmato il vuoto lasciato dallo sfotunato Ingretolli. E’ mancata un pò di continuità, anzi è mancato qualcosa in avvio di stagione. Ora la classifica è molto più tranquilla, però questa è una squadra che può e deve ambire a qualcosa di più rispetto ad una posizione di tranquilla metà classifica. O quantomeno provare a dire la sua nei quartieri medio alti. Intanto una grande soddisfazione per il presidente Bravini è arrivata: il 3-0 al “Madami” contro l’Avellino rimarrà comunque un risultato storico. Ora però serve farsi trovare pronti nei prossimi 3 impegni contro Cassino, Sassari Latte Dolce e Monterosi, per capire dove veramente può arrivare il Flaminia di Marco Schenardi, allenatore serio e preparato.

LADISPOLI, LATINA e ALBALONGA (11 punti) – Parto dal Ladispoli. Record di rigori subiti (6 se non sbaglio tra la 2a la 9a giornata), di cui la metà inesistenti. La fortuna non è stata dalla parte del team di Pietro Bosco. Ciò nonostante sono arrivati 11 punti, tutti contro squadre di caratura (sulla carta) superiore. Impossibile non menzionare le recenti vittorie in rimonta contro Aprilia Racing Club e Vis Artena, due successi che hanno dato uno slancio determinante alla squadra. Brilla sempre di più la stella di Federico Cardella, calciatore destinato ai professionisti, se continuerà su questi livelli. A Dicembre bisognerà intervenire sul mercato, ma in maniera cauta e oculata, perchè, contrariamente a quanto avevo detto in apertura di torneo, la squadra sta dimostrando di essere all’altezza, nonostante i pochi ritocchi estivi. Latina (con una gara da recuperare) e Albalonga sono le maggiori delusioni del campionato. Impossibile dire il contrario, visti gli obiettivi dei 2 club, attualmente a meno 11 dalla vetta. Con le ultime 2 sconfitte patite dalle 2 squadre nella 10a giornata, avevo ipotizzato che almeno una delle due panchine potesse saltare. Francamente credevo più nell’esonero di mister Parlato, e non in quello di Fabrizio Ferazzoli, che invece da lunedì non è più il tecnico dell’Albalonga. A mister Parlato invece va la fiducia della società, nonostante i risultati non positivi. Esonerare un allenatore ora, non so che effetto possa avere su una squadra. L’Albalonga è messa male in classifica, in ritardo rispetto alle altre, a mio avviso per colpe soprattutto dei suoi calciatori, che non hanno dimostrato per ora il loro reale valore. A questo punto, avrei atteso anche Novembre, fino alla gara di Coppa Italia del 28/11 a Sorrento. Questo mese di Novembre così pieno di impegni (tra domeniche e mercoledì di campionato, più l’importantissimo impegno in Coppa), poteva essere il mese della rinascita castellana, già a partire dalla delicata sfida di Domenica prossima in casa contro la lanciatissima Ostiamare. E poi se si fosse rimasti in una situazione di chiaro – scuro (per ora più scuro a dir la verità), a Dicembre si sarebbe potuto optare per il cambio del mister, oppure con la riapertura del mercato, pensare alla sostituzione di quei 4/5 calciatori che fino ad oggi non ha dimostrato a pieno il loro valore. Purtroppo per Ferazzoli, la dirigenza castellana non l’ha pensata come me, e ora dunque si attende il nome del nuovo allenatore, che dovrà dare la sterzata decisivo al cammino dell’Albalonga. Tornando a Parlato, uno dei tecnici più vincenti in Serie D, si giocherà tutto Sabato nel match interno contro il Budoni. Unico risultato ammesso: la vittoria dei nero azzurri, altrimenti parleremo di un’altra panchina saltata.

CASTIADAS e BUDONI (9 punti) – Entrambe hanno in comune il fatto di aver raccolto meno di quanto seminato. Però l’ultima sconfitta interna del Castiadas contro il Città di Anagni deve suonare come una campanello d’allarme, perchè gli scontri diretti in casa non vanno mai persi. Il Budoni è squadra molto coriacea, e con un allenatore che sa il fatto suo. Deve fare di più in casa: decisive saranno le due prossime sfide interne contro Ladispoli e Anzio.

TORRES (8 punti) – Il cambio in panchina ha certamente giovato. L’arrivo di Marco Sanna al posto di Pino Tortora ha portato quei punti necessari intanto per abbandonare le ultimissime posizioni. La vittoria contro il Trastevere ha fatto capire che la squadra c’è, ed è una squadra che ha i mezzi per risalire la china. Serviva una svolta ed è arrivata subito con il ritorno di mister Sanna. Fondamentale tornare a fare i punti, e non perdere lo scontro diretto in inferiorità numerica a Budoni. Un minimo di continuità in questi casi è necessario per uscire dalla zona calda. Il presidente Sechi e la piazza credono fermamente in questa squadra, e sono convinti che possa fare molto di più.

CITTA’ DI ANAGNI e LUPA ROMA (7 punti) – Si è sbloccata la squadra ciociara, e lo ha fatto in trasferta, e per di più senza subire goal. Si è sbloccato il bomber Gragnoli. Dunque una serie di circostanze che proprio nella 10a di andata possono aver cambiato di fatto il campionato degli uomini di Manolo Liberati. Che sia mancato un attaccante nella prima parte di stagione è fuori dubbio, e probabilmente è costato qualche punto, ma c’è tutto il tempo e le condizioni di cambiare decisamente rotta. Ripartire da quanto di buono dimostrato a Castiadas deve essere l’imperativo categorico della squadra bianco rossa. La Lupa Roma è in difficoltà: 7 giornate senza vincere, qualche buona prestazione, ma niente di più. Serve qualcosa in più alla squadra di Amelia, che dovrà necessariamente arrivare dal mercato dicembrino. Attualmente è una squadra che appare in grande difficoltà questo si, ma che a Cassino si è presa un punto d’oro soprattutto per il morale.

ANZIO (5 punti) – Di questi 5 punti, 4 sono stati conquistati nelle ultime 2 gare. Pareggiare ad Aprilia senza subire goal è un dato che deve far riflettere su quello che questa squadra può dare, e sul fatto che nonostante mille difficoltà e una rosa in parte non all’altezza, non è da sottovalutare. Dunque anche l’Anzio c’è, anche l’Anzio se la giocherà. Patron Rizzaro non molla mai, e non lo farà neanche in questa circostanza.

Appuntamento dunque tra altre 5 giornate per un ulteriore approfondimento. Tra 5 giornate saranno saltati altri allenatori secondo voi ?

Io dico di si…(almeno un paio).