Latina, dopo l’esonero parla Scudieri: “Ringrazio comunque la società per l’opportunità, ma ho sbagliato a fidarmi di alcune persone…”

Latina, dopo l’esonero parla Scudieri: “Ringrazio comunque la società per l’opportunità, ma ho sbagliato a fidarmi di alcune persone…”

LATINA – Il classico fulmine a ciel sereno. Nella serata di ieri, mercoledì 17 marzo 2021, il Latina Calcio 1932 attraverso una nota sui propri profili Facebook e Instagram, ha comunicato l’esonero di mister Raffaele Scudieri.

Una notizia inaspettata, che ha fortemente scosso l’ambiente sia nel capoluogo pontino che in quello di gran parte degli addetti ai lavori, arrivata tre giorni dopo il bruciante ko nello scontro diretto al vertice col Monterosi, ma nel momento clou della stagione, con la formazione nerazzurra e quella viterbese a contendersi il primato del Girone G di Serie D, con una differenza di appena tre punti in classifica.

I NUMERI – Il Latina, per la prima volta veramente in lotta per il ritorno in Serie C dopo il fallimento del 9 marzo 2017 dalla Serie B e i tre precedenti campionati anonimi, solleva Scudieri dopo un cammino finora quasi perfetto, durante il quale i nerazzurri, secondi a -3 dal primo posto, hanno conquistato 43 punti in 20 partite e registrato sia il miglior attacco con 40 gol fatti che la miglior difesa con appena 11 reti subite, il tutto impreziosito anche dal miglior rendimento esterno del Girone G con 23 punti in 11 gare lontano dal Francioni. Da qui i tanti dubbi sulle motivazioni che hanno portato all’allontamento dalla panchina del Latina dell’ex allenatore di SFF Atletico e Ostiamare, che ai nostri microfoni ha provato a ricostruire quanto accaduto in queste ultime ore.


Mister qual è il tuo stato d’animo dopo la notizia dell’esonero? E in che modo ti è arrivata?

L’esonero mi è stato comunicato tramite il Direttore Sportivo Marcello Di Giuseppe. Per me è un fulmine a ciel sereno, perché è vero che venivamo da una sconfitta nello scontro diretto col Monterosi ma eravamo pienamente in linea con l’obiettivo prefissato a inizio stagione, ovvero quello di giocarci il campionato, dopo tre stagioni in cui il Latina lottava al massimo per la zona play-off. Quello che mi chiedo è cosa è cambiato rispetto alla conferenza stampa di quattro giorni fa del DS, quando facendo il punto della situazione attestava comunque il grande lavoro svolto finora da me, il mio staff e dalla squadra, confermandomi tra l’altro come l’allenatore al centro del progetto…

I numeri del Latina finora parlano chiaro: 43 punti in 20 partite, secondo posto a -3 dal Monterosi, miglior attacco con 40 gol fatti e miglior difesa con appena 11 subiti, miglior rendimento esterno del Girone G con 23 punti in 11 gare lontano dal Francioni. Che motivazioni ti ha dato la società?

Ho parlato sia col Presidente Terracciano che col Direttore Sportivo Di Giuseppe e la motivazione che mi è stata data è sostanzialmente che secondo loro non fossi convinto della squadra a mia disposizione e non avessi entusiasmo. Per loro il Latina è la squadra più forte del campionato, per me è ovviamente una squadra fortissima, ma c’è anche da dire che non giochiamo da soli e ci sono altre squadre attrezzate… Poi alcune stanno facendo una grande stagione, come il Latina e il Monterosi, altre sono molto distanti dalla vetta pur essendo state costruite per arrivare in cima alla classifica come ad esempio Sassari Latte Dolce e Nocerina. Per me comunque nel calcio contano i numeri e i numeri sono dalla mia parte.

Non c’è ancora l’ufficialità, ma secondo indiscrezione potrebbe essere Salvatore Ciullo il tuo sostituto. A prescindere da questo, cosa ti aspetti per il futuro? Speri ancora in un ripensamento della dirigenza?

Non credo che la società avrà dei ripensamenti, ormai ha fatto le sue scelte. Io comunque fino a fine anno sono sotto contratto con il Latina e se dovesse arrivare un’altra chiamata sono obbligato a tornare. Lo farei per ripagare la società stessa, che mi ha consentito di coronare il sogno di allenare in una grande piazza come Latina, per il mio staff e soprattutto per i tifosi, che mi dispiace non poter ripagare per tutto il loro affetto facendo tornare la loro squadra tra i professionisti. Purtroppo per me il Covid è sinonimo di sfortuna: l’anno scorso ero secondo a quattro punti dalla Turris con l’Ostiamare e fu bloccato il campionato; quest’anno sono primo, perdo una partita e scendo a -3 dal primo posto e vengo esonerato…

 

Cosa ti senti di dire ai tifosi del Latina, al tuo staff e alle tante figure che gravitano nel nostro calcio (compresi allenatori, dirigenti e calciatori di altre squadre) che ti hanno sostenuto e stanno continuando a farlo anche in questo momento?

Ringrazio calorosamente sia i tifosi del Latina, il mio staff e tutti i miei amici nel mondo del calcio. In tanti mi hanno chiamato per esprimermi la loro solidarietà e tutto questo non può che farmi piacere. Di certo questo significa che le mie doti umane, ancor prima che tecniche, vengono apprezzate da molti. Io sono una persona schietta, sicuramente ho tanti difetti, ma sono uno che calcisticamente si è fatto da solo e dice sempre quello che pensa. Lungi da me fare polemiche in questo momento, auguro comunque al Latina di vincere il campionato e di tornare tra i professionisti, ma per quanto mi riguarda sicuramente in questo percorso ho sbagliato a fidarmi di alcune persone…