L’ARZACHENA FERMA LA LUPA ROMA

L’ARZACHENA FERMA LA LUPA ROMA

Primo pareggio della stagione per la squadra di Cucciari che ha “impattato” sull’1-1 con l’Arzachena che ha lottato con “ardore” con novanta minuti. Per i romani, arriva il primo “stop” dopo quattro vittorie consecutive.

LUPA ROMA-ARZACHENA 1-1

Lupa Roma: Di Loreti, Pasqualoni, Celli, Capodaglio,. Santarelli (69’Crescenzo), Martorelli, Neri (76’Sentinelli), Perrulli, Tajarol, Morini (60’Leccese), Raffaello. A disp.:Di Filippo, Forti, Luciani, Metta, Faccini, Chiesa. All.:Cucciari.

Arzachena: Rutzittu, Gnignera, Rossi, Milia (92’Dello Russo), Balleello, Sola, Spina, Manzo, Hasa (87’Del Rio), Siazzu (80’Cro), Spano. A disp.:Marzeddu, Aiana, Pili, Zucchi.

Arbitro: Andreini di Forlì.

Ass.arb.li: Paone di Ercolano e Netti di Napoli.

Marcatori: 6’Neri (LR), 51’Siazzu (A).

Note: Espulsi: Perrulli per fallo di reazione (LR) e Manzo (A) all’81’ per somma di ammonizioni, Sola (A) al 92′ per somma di ammonizioni. Ammoniti:Martorelli (LR), Capodaglio (LR), Pasqualoni (LR), Balleello (A), Spina (A) e Rutzittu (A).  Calci d’angolo:12-0 per la Lupa Roma. Recupero:2’pt e 8’st.

La Lupa Roma si ferma dopo quattro vittorie di fila in virtù del pari per 1-1 al “Desideri” contro l’Arzachena dopo una gara molto combattuta in cui la squadra di Alvardi, dopo ver sofferto per lunghi tratti il “forcing” della squadra di Cucciari, è riuscita a portare a casa un punto. I padroni di casa, in formazione rimaneggiata, si presentano con un 3-3-3- con Neri, Perrulli e Morini alle spalle dell’unica punta Tajarol mentre gli ospiti, in maglia bianca, rispondono con un 4-4-2 con Siazzu e Spano in attacco. Dirige l’incontro Andreini di Forlì. Nel primo tempo, la Lupa Roma parte subito forte e va vicino al goal al 4′: Morini triangola in velocità con Perrulli ma la sua conclusione d’esterno trova pronto Rutzittu, il “man of the match” nonché tra i migliori degli ospiti con Gnignera, Spina e Siazzu, che si salva anche con l’aiuto del palo. Poco dopo, ci prova Perrulli con un calcio di punizione insidioso dalla distanza ma il portiere ospite devìa in angolo con l’aiuto della traversa. E’ il preludio al goal che arriva al 6′: sul cross dalla destra di Raffaello, Neri insacca sul secondo palo con un colpo di testa che termina in rete all’angolino alla destra di Rutzittu. L’Arzachena, dopo aver subìto molto la Lupa Roma ad inizio partita, prende fiducia e per poco, non trova il pari al 19′, alla prima opportunità, con un calcio di punizione a girare di Hasa dalla distanza che “centra” il palo alla destra di Di Loreti creando più di un brivido alla porta dei romani… La gara è molto combattuta e nel finale di tempo, il “team” di Cucciari va vicinissimo al raddoppio in più di un’occasione: al 34′, Perrulli serve Tajarol che conclude da buona posizione ma Rutzittu si supera e sulla ribattuta di Morini, l’estremo difensore dell’Arzachena compie un’altra prodezza e sventa la minaccia. Al 41′, Capodaglio, tra i migliori dei romani con Neri, lancia proprio Neri che si presenta solo davanti a Rutzittu ma si defila troppo sul versante sinistro ed alla fine, la sua conclusione trova pronto il portiere sardo che compie un altro “miracolo” deviando in angolo. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo dominato dalla Lupa Roma… Nella ripresa, gli ospiti entrano in campo con un altro “piglio” rispetto al primo tempo ma al 5′, i padroni di casa vanno vicino al goal: su angolo dal versante destro di Perrulli, Raffaello s’inserisce bene sul primo palo ma il pallone finisce alto di poco. Pochi istanti dopo, l’Arzachena si porta sull’1-1: Pasqualoni sbaglia il disimpegno di testa con il pallone che finisce sui piedi del trentotenne Siazzu che infila da “due passi”… A questo punto, la Lupa Roma aumenta il suo “forcing” ma perde lucidità mentre la squadra di Alvardi attua una vera e propria linea “Maginot”. Al 16′, i sardi si rendono pericolosi con Spano, servito da Spina, ma la sua conclusione dal limite dell’area viene parata da Di Loreti alla sua destra creando qualche brivido alla porta dei romani. E’ un assedio a “Fort Apache” quello della Lupa Roma che spreca una grande opportunità per il raddoppio cinque minuti dopo: al 21′, su angolo di Perrulli dal versante sinistro, il colpo di testa di Raffaello, dall’area piccola, termina incredibilmente alto ed i sardi si salvano… Al 26′, la squadra di Cucciari è pericolosissima: Tajarol conclude a rete dopo un’azione convulsa ma Rutzittu respinge il tiro e sulla ribattuta il “tap-in” al volo di di Leccese, subentrato da poco a Morini, trova ancora pronto il portiere sardo che blocca il pallone. Due minuti dopo, i sardi si fanno vedere con un tiro di Hasa dalla distanza ma Di Loreti fa buona guardia e non si fa sorprendere. Il finale è “incandescente” e cresce il nervosismo… Al 33′, la Lupa Roma spreca un’altra occasione per il 2-1: su angolo dalla sinistra di Perrulli, il colpo di testa da corta distanza di Leccese termina alto. Tre minuti dopo, le due squadre rimangono in dieci uomini per le espulsione di Perrulli e Manzo per reciproche scorrettezze con il giocatore sardo che lascia il campo per somma di ammonizioni. I padroni di casa ci provano fino alla fine ma con scarse idee e poca lucidità mentre la squadra di Alvardi si difende a “denti stretti…” Nel recupero, molto lungo a causa di diverse interruzioni, Pasqualoni prova a riscattarsi dopo l’errore che è costato il goal dell’Arzachena lottando caparbiamente sul versante destro ma la sua conclusione “centra” il palo alla sinistra di Rutzittu e poi Capodaglio tenta un insidioso pallonetto ma Rutzittu sventa la minaccia deviando in angolo. Prima dell’epilogo, la squadra di Alvardi termina la gara in nove uomini per l’espulsione di Sola per somma di ammonizioni dopo un brutto fallo su Crescenzo, subentrato nella ripresa a Santarelli. Dopo ben otto minuti di recupero, al triplice fischio di Andreini di Forlì, l’Arzachena, che ha disputato un ottimo secondo tempo, esulta dopo aver fermato la Lupa Roma, che non aveva mai pareggiato fino ad ora. Per i sardi, è un punto d’ “oro” in “chiave-salvezza” mentre per la squadra di Cucciari, Campione d’Inverno, il verdetto è molto “amaro” dato che avrebbe meritato il successo in virtù delle tante occasioni sprecate ma al di là del risultato, c’è la consapevolezza di avere numeri da primato…

Giorgio Attolico