Ladispoli, Scorsini riabbraccia il suo passato: “Noi e la Favl Cimini tra le top del campionato. Il Dpcm ha dato un’opportunità al calcio dilettante, sfruttiamola”

Ladispoli, Scorsini riabbraccia il suo passato: “Noi e la Favl Cimini tra le top del campionato. Il Dpcm ha dato un’opportunità al calcio dilettante, sfruttiamola”

(Si ringrazia per la foto Alessio De Luca)

La sfida che domenica prossima all’Angelo Sale metterà di fronte il Ladispoli alla Polisportiva Favl Cimini, oltre a rappresentare il piatto forte della quinta giornata del Girone A di Eccellenza, poggerà anche sulla presenza sulla panchina dei tirrenici di quel Marco Scorsini che nella passata stagione vestiva i panni del timoniere dei viterbesi.

Tra le mille problematiche che, ahinoi, sta vivendo il nostro settore, flagellato com’è da inquietudini ed incertezze, per l’ex tecnico di Cassino, Civitavecchia e Monterosi ritrovarsi subito avversario di una realtà vissuta con pienezza fino ad una manciata di mesi fa come quella giallonera costituisce un appuntamento ad alto tasso emozionale.

“Viviamo giorni particolari e noi tutti siamo in trepidazione a causa del virus – esordisce Scorsini – Quando entriamo in campo per allenarci o per giocare una partita, non è semplice scrollarsi di dosso i timori di creare problemi ai nostri familiari, ma è il nostro lavoro e dobbiamo farlo con grande senso di responsabilità comune.

Io ritengo sia vergognoso solamente pensare che sia il calcio dilettante a portare in giro il covid, anzi sono dell’avviso che andrebbe fatto un plauso a tutte le componenti del nostro mondo, arbitri compresi, che stanno agendo per il meglio, pur con tutte le problematiche del caso.

Non dimentichiamo che qui ci sono realtà che hanno affrontato grandi sacrifici per ripartire e che stanno svolgendo un lavoro eccezionale, affinché vengano rispettati i protocolli.

Domenica scorsa aleggiava grande pessimismo in merito ad una possibile chiusura totale dello sport dilettantistico da parte del governo, ma il nuovo Dpcm rappresenta per tutti noi un esame: il messaggio che si coglie è che abbiamo tempo fino al prossimo 13 novembre per comportarci in maniera intelligente e dare un contributo al contenimento del virus.

Ci è stata data un’opportunità, non dobbiamo sciuparla”.

Nel corso dell’estate appena trascorsa, il tecnico di origine viterbese si è trovato di fronte ad un dubbio amletico: proseguire il lavoro impostato fino allo scorso marzo a Vignanello, oppure cedere al corteggiamento di un Ladispoli che aveva appena cambiato proprietà.

“Non è stato facile scegliere tra un progetto di natura triennale come quello elaborato dodici mesi fa con la Cimini e la prospettiva di allenare per la prima volta nella mia carriera la squadra della città in cui risiedo da ormai quattro anni – ricorda il tecnico – Alla fine, ho deciso di provare questa ebbrezza, calandomi interamente nel contesto in cui vivo.

Peraltro, l’Academy Ladispoli mi ha proposto un progetto molto simile a quello che avevamo in mente a Vignanello, ossia costruire una squadra che sia vicina ai propri tifosi e che li renda orgogliosi.

Qui mi trovo benissimo, ma desidero comunque ringraziare i presidenti Pecci e Patrizi per aver compreso la mia scelta ed avermi permesso di andare, nonostante avessimo già gettato le basi per la mia conferma”.

Allenare un club blasonato come quello rossoblù porta però inevitabilmente delle pressioni.

“Già in passato ho avuto la fortuna di lavorare in contesti importanti e quindi sono rodato – afferma con pragmatismo Scorsini – La pressione deve esserci, rappresenta il sale del calcio”.

Per il Ladispoli è stata un’estate particolare, vissuta con i piedi poggiati su due categorie fino ad una retrocessione che non è stata sancita dal verdetto del campo e che proprio per questo motivo inevitabilmente ha lasciato tracce amarezza in tutto l’ambiente.

“Per alcune settimane, di concerto con il direttore sportivo Claudio Carelli che ha svolto un ruolo importante nella costruzione della squadra, abbiamo ipotizzato due diversi scenari nella selezione dei calciatori che dovevano far parte della rosa – continua Scorsini – Siamo ripartiti quasi da zero, con la conferma del solo Salvato e dei ragazzi della nostra cantera, ma crediamo di aver allestito un organico in grado di darci delle soddisfazioni.

La società non ci ha chiesto di vincere a tutti i costi, ma di competere fino alla fine.

D’altronde, quando ti chiami Ladispoli non puoi disputare un campionato tanto per farlo…

Le favorite?

Partendo dal presupposto che questo sarà un torneo estremamente complesso visto il regolamento in vigore, io individuo un gruppo di sei squadre “top” che comprende Pomezia, Polisportiva Favl Cimini, Corneto Tarquinia, Civitavecchia, Aranova e, naturalmente, Ladispoli.

Attenzione, però, a considerare di un livello inferiore le altre che sono tutte in grado di battere le big.

Le sei retrocessioni previste a fine stagione aggiungeranno benzina a questo torneo.

Qui, se snobbi una partita, sono guai seri…”.

Nelle prime cinque uscite stagionali tra coppa e campionato, il Ladispoli ha manifestato una granitica compattezza difensiva, come emerge dallo zero nella casella delle reti subite.

Domenica, però, all’Angelo Sale si presenterà una Cimini che detiene l’attacco più prolifico del campionato e che ha nel solito Vittorini un bomber incontenibile.

“In un angolino del mio cuore rimane un pizzico di rammarico per non aver potuto terminare l’annata scorsa.

Eravamo partiti per centrare la salvezza che avevamo praticamente già conquistato al termine del girone d’andata e per circa due terzi del torneo siamo stati nelle posizioni di vertice.

Chissà, mancando ancora nove gare alla fine della stagione, forse saremmo riusciti a toglierci qualche ulteriore soddisfazione.

La Polisportiva Favl Cimini è una squadra molto competitiva e soprattutto una grande famiglia.

Domenica prossima sarà una grande partita e riabbraccerò volentieri tutti.

Per quanto riguarda Manuel, ho avuto il piacere di allenarlo sia a Civitavecchia che a Vignanello e ne ho apprezzato moltissimo le qualità umane e professionali – sottolinea l’allenatore dei tirrenici – Lui è un marziano, in giro non esistono molti calciatori che sentano come lui il profumo della porta avversaria.

Detto questo, io sono assolutamente soddisfatto dei miei Teti, Tabarini e Bezziccheri che stanno dando un grande contributo e che insieme a tutti i ragazzi del gruppo stanno facendo un lavoro eccezionale.

Speriamo di riavere a disposizione prima possibile un giocatore per noi importantissimo come Marco Neri, che purtroppo ha giocato solo il match di Coppa Italia per poi accusare un problema muscolare che fin qui gli ha impedito di esordire in campionato.

Il mercato?

Sono dell’opinione che il momento decisivo di un campionato arrivi tra gennaio e febbraio, quindi a dicembre faremo le nostre valutazioni.

Per il momento sono estremamente soddisfatto dei calciatori che ho a disposizione”.