La Vis Artena in Serie D ha il volto di Tamburlani: “Voglio rendere orgogliosa mia madre”

La Vis Artena in Serie D ha il volto di Tamburlani: “Voglio rendere orgogliosa mia madre”

Poco più di due giorni fa la Vis Artena si è laureata Campione Regionale, tagliando con grande merito il traguardo davanti a tutti nell’appassionante volata per il titolo del Girone A di Eccellenza.

Quella scritta dalla formazione rossoverde è stata una pagina bella, intensa e ricca di episodi da raccontare.

Tra questi la mente dei più non può non andare alla vicenda che ha coinvolto Tommaso Tamburlani.

La storia di questo meraviglioso ragazzo di neppure ventun anni (li compirà tra una settimana) ha commosso l’intero panorama calcistico laziale, lasciando in dote a noi tutti la superba forza di volontà di un atleta che neppure nel momento in cui il dolore era indicibilmente lacerante ha fatto un passo indietro.

Nella grandiosa stagione artenese Tommaso è stato sempre presente.

Vuoi per un debito di riconoscenza nei confronti del club o di un tecnico che ha scommesso ad occhi chiusi su un centrale classe ’97, vuoi perchè sua mamma gli ha insegnato presto che le sfide che la vita ti presenta vanno raccolte senza esitazioni.

Per tutte queste ragioni, nel dare un volto al trionfo rossoverde abbiamo scelto quello di Tommaso.

Non ce ne vogliano gli altri, fondamentali come lui sul piano tecnico e della dedizione alla causa.

Tommaso ci ha trasmesso un insegnamento profondo, prezioso come l’amore che si percepisce dalle sue parole, e di tutto questo dobbiamo farne tesoro.

Tutti, nessuno escluso.

 

Tommaso, sono passate poco più di quarantotto ore.

Quali sensazioni ti sono rimaste addosso?

“Sensazioni belle, ancora non ci credo a quello che abbiamo realizzato.

Quella della Vis Artena è stata una specie di favola.

Vincere con un gruppo del genere, tutti amici, è stupendo.

Cosa posso dirti?”.

vis artena

Dimmi semplicemente quello che ti viene in mente.

Di getto.

“Sono consapevole del fatto che la vita ti toglie e la vita ti dà, però io sono un ragazzo positivo.

 E allora ti dico che la vita è comunque una cosa meravigliosa”.

Nelle ultime tre stagioni hai vinto due volte il Campionato di Eccellenza ed hai raggiunto una finale di Coppa Italia di Serie D.

Niente male per uno che ancora deve compiere ventun anni.

“Probabilmente sono un giocatore scarso, ma almeno nessuno potrà dire che porto sfortuna (ride)…”.

Non mi risulta che tu sia così scarso, anzi nell’ambiente si mormora che gli estimatori non ti manchino affatto…

“Se è vero, mi fa piacere.

La mia priorità resta comunque la Vis Artena.

Mi piacerebbe restare qui anche nella prossima stagione, ma prima dovrò parlare con il presidente”.

tamburlani città di ciampino

Hai vinto con la maglia del Città di Ciampino e poi ti sei ripetuto con quella della Vis Artena.

Quali sono i punti di contatto tra le due esperienze?

“Sarà banale, ma a fare la differenza è stato sempre il gruppo.

Sia nel City che nella Vis è stato quello il segreto.

Qualche sera fa sono uscito con Tiziano Carnevali.

Può sembrare una pazzia vista la differenza d’età che esiste tra noi, ma questo ti dà la dimensione di quanto siamo rimasti legati.

La stessa alchimia si è creata quest’anno.

Se ci vedevi agli allenamenti, ti mettevi le mani tra i capelli.

Chi arrivava vestito con i jeans, chi con una felpa.

Sembravamo una banda rispetto a gente sempre vestita in giacca e cravatta.

Poi però sul rettangolo verde contano altri fattori, servono gli attributi.

Ed alla fine è stata proprio la banda a vincere il campionato…”.

vis artena festa

Quasi come nelle favole, Tommaso…

“Sì, a me piacciono le favole.

Specie quelle in cui vincono quelli considerati più deboli.

Sono romanista ma, tanto per intendersi, se si gioca Leicester-Juventus, io sarò sempre dalla parte del Leicester”.

In questa favola a tinte rossoverdi sei sempre stato presente, non hai saltato neppure una partita ed hai chiuso il campionato con la fascia da capitano al braccio.

Cosa rappresenta tutto questo?

“Rappresenta la fiducia di un mister che ha avuto il coraggio di puntare su un centrale del ’97.

Lui ha scommesso su di me ed io ho cercato di dare sempre il massimo per lui e per i miei compagni.

Ho giocato con la febbre, con delle dita rotte e non mi sono mai lamentato.

Volevo ripagare la fiducia di tutti”.

vis artena

Conoscendo Francesco Punzi, credo sia altamente orgoglioso di te.

“E’ stata una stagione bellissima.

Il mister l’ho sentito l’altra sera al telefono.

Ci siamo detti: “Speriamo sia solo la prima di una lunga serie di campionati vissuti insieme”.

Magari proprio qui, visto che la Vis Artena avrà di sicuro la precedenza rispetto ad eventuali altre offerte”.

Tommaso, la tua storia ha commosso tutto il calcio laziale.

Tutti noi siamo rimasti colpiti ed allo stesso tempo ammirati dalla tua incredibile forza d’animo.

“Tutto quello che so della vita me lo ha insegnato mia madre.

Se ho delle qualità, se sono riuscito a conquistare qualcosa, il merito è soprattutto suo.

Ho continuato a scendere in campo per lei, perchè lei avrebbe voluto questo.

Mia madre mi ha sempre ricordato che la vita ti mette costantemente di fronte a sfide di ogni genere e, proprio facendo leva su questo suo insegnamento, io ho deciso di non piangermi addosso.

Lei non lo avrebbe meritato”.

tamburlani fiori

Esiste da qualche parte un sogno che speri di realizzare prima o poi?

“Mi piacerebbe riuscire a giocare qualche partita tra i professionisti o semplicemente trovare un buon lavoro.

La cosa che più conta per me è però rendere mia madre orgogliosa di me e mi auguro di riuscirci.

In un modo o nell’altro”.

 

 

 

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